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MONDIALI MTB. LO JUNIOR VITTONE REGALA IL BRONZO ALL'ITALIA
dalla Redazione | 30/08/2019 | 08:12

E' lo junior Andreas Vittone a regalare all'Italia la prima medaglia di questo Campionato Mondiale MTB 2019: sul circuito di Mont-Saint-Anne il campione italiano di categoria si rende grande protagonista, lottando fino all’ultimo per la vittoria e riuscendo infine a salire sul podio con una prestazione eccellente. Il 17enne, nativo di Aosta ed in forze al Velo Club Monte Tamaro, chiude a 20” dal britannico Charlie Aldridge, che conquista uno storico titolo per la sua nazione, mentre l’argento va al francese Luca Martin, a 11”.

Vittone trova subito grande feeling con il percorso, partendo molto forte e andando a comporre il terzetto di testa insieme ad Aldridge e al canadese Carter Woods. Già nel 2° giro l'azzurro rientra sul gruppo di testa e poi, con un piglio da grande, stacca tutti di qualche secondo, cercando la fuga alla Van der Poel. All'inizio del quarto giro Vittone si ritrova quindi da solo e al comando: dietro di lui il francese Martin, staccato di soli 4 secondi, e a breve distanza Gran Bretagna, Sudafrica e Canada.

 

 

 

Nel momento decisivo esce però la maggiore brillantezza di Aldridge: il britannico cerca di superare Vittone a grande velocità, arriva anche un contatto tra i due. L'azzurro finisce a terra, riportando anche qualche al cambio della sua bici. E mentre Charlie Aldridge va a prendersi la medaglia d'oro ormai in solitaria, il francese Martin è sull'attenti e approfitta dei problemi di Vittone, andando a vincere un argento che sembrava per lui ormai lontano.

Rammarico per il campione italiano di categoria, che dopo il traguardo sfoga tutta la sua rabbia per l'occasione persa. L’italiano scrive però un pezzo di storia, anche se il bronzo non rende del tutto onore a quanto oggi ha fatto. Alle sue spalle si piazza Woods a 37”, mentre sono lontani tutti gli altri, con il sudafricano Luke Moir che chiude la Top 5 a 1’33”. Gli altri due azzurri in gara: Davide Toneatti chiude 13° a 4’40”, mentre Andrea Colombo non termina la gara.

Al femminile, ancora delusione per la selezione azzurra: Nicole Pesse, unica in maglia azzurra in gara nella prova femminile juniores, non è al meglio e chiude 33esima a +15'. La medaglia d'oro è andata alla svizzera Jacqueline Schneebeli, che dovo aver vinto il titolo continentale ora guarda tutto il mondo dall'alto in basso. Secondo gradino del podio per l'Austria con Mona Mitterwallner (+1'08''), bronzo alla danese Helene Marie Fossenholm (+3'11'').

IL COMMENTO DEL CT CELESTINO - "Andreas Vittone ci ha fatto una bella sorpresa" racconta al termine della gara il CT Mirko Celestino. Che poi aggiunge: "E' stata una giornata sicuramente positiva, ma anche molto sfortunata. Tre ragazzi in condizioni così non li ho mai avuti, quindi avremmo potuto arrivare molto più in alto e giocarcela al 100%: purtroppo la fortuna non ha girato a nostro favore. Nemmeno Nicole Pesse, in giornata no, è riuscita ad entrare veramente in gara, che peccato".

Andreas Vittone, Davide Toneatti ed Andrea Colombo si rendono autori di prestazioni eccellenti, ma i risultati ottenuti non renderanno loro onore: "Davide Toneatti ha fatto una gara strepitosa. Partenza ottima, è tra i primi 12 nel giro di lancio, prima di bucare. In nemmeno due giri recupera posizioni e dalla 33esima torna in 14esima piazza, per poi bucare ancora. E nonostante tutto questo, chiude la gara 13° a 4'40'': significa che oggi aveva proprio la gamba per andare sul podio. Un vero peccato". Andrea Colombo non può nemmeno provarci: nella prima discesa impatta la corona su una roccia, ed è costretto a dare forfait.

E poi c'è Andreas Vittone, che non ha voluto arrendersi alla sfortuna: partito col botto, è riuscito a mantenersi in testa per tutta la gara, fino a dominarla in solitaria durante il quarto giro. Poi, sull'ultima salita il britannico lancia la sua azione e tenta di superare l'azzurro: "A quel punto i due si agganciano - spiega Celestino - e Vittone ha la peggio, finendo a terra e con un cambio mal funzionante. Ma nonostante questo non si è arreso, tornando in sella e portando a casa una medaglia di bronzo che per noi però vale molto di più". Dopo il quarto posto nel Team Relay, anche questo bronzo lascia un po' di amaro in bocca alla selezione azzurra.

 

 

Ma il CT guarda avanti e sottolinea con orgoglio: "Sono fiero di tutti i ragazzi, di come si stanno comportado e delle emozioni che ci stanno regalando. Sono sempre più convinto di aver fatto le scelte più giuste". ​

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