Pirelli
annuncia con grande orgoglio la partnership OEM con Pinarello,
blasonato marchio di
Villorba (TV) e produttore di alcune delle biciclette più prestigiose e
desiderate al mondo. La notizia corre nell’ambiente con grande velocità, anche
perché l’ingresso di Pirelli nel mondo delle bici ha destato immenso interesse
lo scorso anno. Da un marchio come Pirelli ci si aspetta molto e l’intera
gamma di pneumatici può vantare prestazioni di altissimo livello. Qui un nostro link
Ben il 100%
delle Pinarello Dogma F10 del catalogo 2018/2019, la bici che ha vinto gli
ultimi Tour de France, sarà equipaggiata con i pneumatici PZero Velo, un
connubio vincente che darà ottimi risultati fin da subito. Una cosa è certa, l’incontro
tra i due prestigiosi brand è un punto di arrivo importante, ma è da
considerarsi anche un punto di partenza per arrivare a domani con prodotti
ancora più competitivi. Ricerca, innovazione e tecnologia all’avanguardia
sono elementi imprescindibili con cui i due marchi affrontano questo momento
storico mettendo sul mercato alcuni dei migliori prodotti esistenti oggi.Pinarelllo
ha scelto Pirelli con il cuore ma anche con ragione, visti i severi mesi di
test a cui ha sottoposto il materiale.
La gamma PZero Velo ha saputo farsi
valere con prestazioni ottimali e bilanciate su tutti i terreni. Tenuta
sull’asciutto e sul bagnato, bassissima resistenza al rotolamento, ottima
resistenza alle forature, maneggevolezza e durata saranno garanzia di
performance su cui chi acquista una Dogma F10 potrà contare.
Pirelli si conferma quindi un partner di riferimento assoluto anche nel mondo cycling, un risultato importante a cui il marchio della P lunga è arrivato in brevissimo tempo dal suo ingresso nel mercato. Se da una parte Pirelli per voce di Antonella Lauriola, COO business Unit Velo Pirelli, conferma l’entusiasmo per questo operazione, è Fausto Pinarello, Presidente ed Amministratore Delegato di Pinarello a sottolineare di essere certo di aver messo sulle Dogma F10 il miglior pneumatico oggi presente sul mercato.
Giorgio Perugini