I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. CADUTE E CADUTONE
dalla Redazione | 21/03/2017 | 07:30

Il recente filmato che mostra una spettacolare caduta quasi generale del gruppo nella gara a tappe in Oman e documentata dalle telecamere che riprendevano la gara, ha avuto un picco di visualizzazioni con numeri d’assoluta entità, sia in Italia, sia all’estero. Fortunatamente non ci sono state particolari conseguenze per i corridori coinvolti nel capitombolo la cui causa scatenante, come si vede dalle immagini, è la notevole pozza d’acqua che attraversa la sede stradale, all’uscita di una curva. Si salvano dalla caduta i primi quindici circa che si trovavano nelle posizioni di testa e poi i corridori in coda che hanno avuto il tempo di rallentare e fermarsi, oppure passare ai lati, evitando quelli a terra.   

E’ stata una caduta di gruppo definiamola di tipo “orizzontale” mentre, una di genere “verticale”, con corridori che finiscono – letteralmente – uno sopra l’altro, formando un “mucchio selvaggio”, è quella colta, con straordinaria prontezza, dall’obiettivo del noto fotografo di ciclismo Sergio Penazzo. Era una tappa al sud del Giro d’Italia 1985 e il fotografo, con bravura, ha colto ancora in volo, in parte ancora agganciato alla sua bicicletta, l’occhialuto ciclista-filosofo Marco Vitali – ora apprezzato commentatore RSI, la radio della Svizzera italiana.

Riferendoci a cadute del tipo “cadutone” collettive del passato è rarissimamente possibile documentarle visivamente come quella ricordata più sopra colta da Sergio Penazzo al Giro d’Italia 1985. Erano altri tempi e con altri mezzi di ripresa e documentazione visiva.

Facendo ricorso alla memoria, in quanto anche testimoni in diretta, ricordiamo la caduta collettiva, totale, del gruppo dei partecipanti all’inizio della gara del Gran Premio Industria e Commercio di Prato disputata il 28 giugno 1996, corsa di rilevante importanza nel quadro del panorama nazionale.

Dopo pochi chilometri dal via, in località Poggio a Caiano, verso Quarrata, il gruppo procede, come si dice, regolare sotto un cielo grigiastro e con una temperatura calda e afosa. Cadono quattro goccioline di pioggia e, improvvisamente, il gruppo sparisce alla vista. Tutti i corridori in pratica cadono a terra, con movimenti quasi al rallentatore e quelli che cercano di mettersi  in piedi scivolano inesorabilmente non riuscendo a camminare. La sede stradale, assai ampia, presentava dei tratti con pavimentazione a cubetti, in discesa leggerissima, con andamento rettilineo. Solo una dozzina circa di corridori scampa alla caduta. Anche i meccanici che accorrono per portare aiuto scivolano e cadono. Un gran bailamme, un intrico di corridori e biciclette, che induce il presidente del collegio di giuria, l’esperto francese Jacques Sabathier, di concerto con la direzione corsa, a neutralizzare la competizione. Per consentire di rimettere in sesto corridori e biciclette è stata necessaria una neutralizzazione lunga, durata una quarantina di minuti, un fatto raro nella casistica ciclistica.

Che cosa era successo? La spiegazione più dettagliata e circostanziata dell’accaduto l’aveva fornita Fabrizio Fabbri, allora direttore sportivo alla Mapei, che abitava (e vi risiede tuttora) a Quarrata, a pochi chilometri dal luogo. E’ un tratto di strada particolarmente trafficato anche dai mezzi pesanti con un impianto semaforico dai tempi molto lunghi. La sosta al semaforo, prolungata, a motori accesi, determina l’accumularsi del materiale che esce dal tubo di scappamento e si deposita sul fondo stradale formando una patina di sostanze oleose. Basta qualche goccia di pioggia per causare una scivolosità estrema e pericolosa. La pioggia battente riesce invece a lavare la superficie più velocemente. Una situazione che chi pedala conosce bene e magari, spiacevolmente, ha sperimentato sulla propria pelle.

Per fortuna nessun danno fisico per i corridori, solo qualche escoriazione ma le conseguenze peggiori sono toccate alle biciclette determinando un lungo e affannoso intervento dei meccanici, un lavoro in “cooperativa” per collaborazione manuale e prestito delle parti incidentate per sistemare le bici fra le varie squadre. La pioggerellina era durata pochi istanti ma i guai causati furono molti. I corridori, superate presto le conseguenze di questa caduta “alla moviola” per la dinamica, senza danni, intanto, scherzavano fra loro e osservavano il lavoro dei meccanici e del personale di squadra.

Dopo una quarantina di minuti la corsa riprese e terminò regolarmente. Giusto per la precisione ricordiamo l’ordine d’arrivo: 1° Fabrizio Guidi, 2° un altro toscano, Francesco Casagrande con l’uzbeko Djamolidine Abdoujaparov 3°, massiccio velocista che di cadute s’intendeva, soprattutto nelle volate che affrontava sprigionando la sua notevole e ostenta potenza, avanzando a zig-zag, dimenandosi vistosamente sui pedali, talvolta forzando passaggi “fra maglia e pelle”, temuto dagli avversari e soprannominato il “terrore di Taskent”.

E’ però anche l’occasione per ricordare l’amico Fabrizio Fabbri, valido corridore professionista negli anni 1970 per un decennio, e all’attivo ottimi successi e sei maglie azzurre. E’ stato poi direttore sportivo nella Mapei alla quale è sempre particolarmente e affettivamente legato così come, con la moglie, la gentile signora Loretta, provetta cuoca, intrattiene da sempre stretta amicizia con la famiglia del grande Alfredo Martini.

E’ stato Fabrizio Fabbri, piacevolmente conversando (e fumando), a confermare questo “amarcord” legato a una gara, la sua corsa di casa, il G.P. Industria e Commercio di Prato, che “Fabbrino”, come lo chiamavano i suoi tifosi, ha vinto due volte, in anni consecutivi (1973 e 1974) con la sua grinta, il suo “stile” – virgolette d’obbligo - personale, personalissimo, pedalando con forza con le sue gambe arcuate che gli hanno valso pure l’appellativo di “cow-boy”, sia in bici, sia a piedi.
Non sono mai mancati grinta, coraggio e spirito di sacrificio e leale collaborazione per la squadra al “Fabbrino”.
E, per essere in connessione e conclusione con il tema, non siamo proprio caduti male con lui.

Giuseppe Figini

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Bike-room.com, uno dei più grandi e affidabili siti per la vendita di biciclette d’Europa, si conferma ancora la migliore piattaforma per acquisto di biciclette uniche e Limited Edition. In quest’ottica...

222 km e 5400 metri di dislivello, una tappa di alta montagna con l’arrivo posto sopra i 2000 metri che promette di dare un ulteriore scossone alla classifica. Nel percorso...

TPU si o TPU no? Lattice o butile? Possiamo dare più di una buona motivazione per avvalorare la scelta di ognuno di questi sistemi di camera d’aria, ma una cosa...

Specialized, forte della partnership speciale avviata con SRAM, altro titano dell’industria ciclistica mondiale, annuncia oggi l'introduzione dei suoi modelli di punta road equipaggiati con il nuovissimo gruppo SRAM RED AXS....

In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW,...

Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio...

SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare...

ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e...

Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al...

Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi...

Le nuove Powerstrap Aeroweave di Fizik non sono semplicemente le scarpe più ventilate che abbia mai indossato, sono anche un prodotto creato per dare il massimo sui pedali, così come...

I pantaloncini Unico,  disponibili solo online nella speciale edizione in tinta unita, sono chiaramente destinati al ciclista esigente che desidera prodotti innovativi sotto ogni punto di vista. Zero cuciture ed un...

Nonostante non siano salite sul primo gradino de podio per la cronometro Foligno-Perugia, le Veloce Extreme di Northwave customizzate per il nostro Ganna meritano comunque voti altissimi. Il rosa in...

Un nuovo atleta di spicco va ad aggiungersi agli ambassadors di Repente. Matteo Zurlo, campione italiano gravel della categoria élite, ha scelto le selle prodotte dall’azienda di Romano d’Ezzelino (Vicenza)...

Può capitare di dimenticarsi il multitool, ma se cercate la soluzione per far in modo che questo non accada più, questa è senza dubbio fornita da Topeak e si chiama...

Il nuovo casco da cronometro Alien si posiziona proprio nel punto esatto in cui l'innovazione aerodinamica incontra l'efficienza umana. È così che Limar progetta come spostare l’aria in maniera chirurgica,...

Il marchio Colnago è rinomato per i suoi prodotti in edizione limitata e per i suoi squisiti design di biciclette. Ogni bicicletta è il risultato di un processo di sviluppo...

È giunta l’ora e dopo averlo visto in una bellissima livrea crono poco tempo fa, oggi il Team Bahrain Victorius il nuovo casco da cronometro Wingdream di Rudy Project. Innovativo?...

Il Consiglio di amministrazione di Miche S.R.L. annuncia l'arrivo di Gregory Girard nel ruolo di Amministratore Delegato, rafforzando così la sua posizione di leadership nel settore della produzione di componenti...

Se la vostra gravel è l’unica bici che usate nel fuoristrada, un reggisella telescopico potrebbe essere  l’unico elemento con cui semplificare le discese ed i passaggi più complicati. KS, marchio...

Ora è ufficiale, il Team Torpado Kenda pedalerà la stagione appena cominciata con i pedali LOOK X-track. I più attenti avevano già notato le bici del team sui campi gara equipaggiate...

Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto...

La nuova maglia Race 2.0 di Alé Cycling è il capo giusto per chi ama le sfide e desidera essere veloce in ogni circostanza, merito di tessuti racing e di...

Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni, ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette, una scelta green che porta a diversi...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




TPU si o TPU no? Lattice o butile? Possiamo dare più di una buona motivazione per avvalorare la scelta di...
Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui...
di Giorgio Perugini
Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy