Pedalare per i polmoni e per la testa, pedalare per le gambe e per il cuore, pedalare per andare al lavoro e a scuola, pedalare per viaggiare e per esplorare, pedalare per guadagnare anni di vita e per guadagnare anche con alberghi e ristoranti, pedalare per sentirsi più vicini agli altri e a se stessi, più dentro la città e la campagna, più su di morale e giù di pancia.
Pedalare è “Fa’ la cosa giusta”, una fiera – a Fieramilanocity, da oggi a domenica - in cui ci si occupa di biologico, km0, moda critica, mobilità sostenibile, turismo responsabile, consumo consapevole, e ovviamente di tutto quello che è legato alla bicicletta, che poi è tutto questo e altro ancora. C’è uno spazio, il ciclobar Forchette e Forcelle, ispirato, dedicato e animato dalla bicicletta e dal mondo che le gira intorno. In particolare: sabato, ore 11, “Bici a Milano: da rottami a esperienze educative e sociali”, organizzato da Ciclobby; sabato, ore 14, “Impariamo a riparare la bici”, con la Ciclofficina Balenga; sabato, ore 16, “Bikenomics: economia della bicicletta e nuove infrastrutture in Italia”, organizzato da Cyclopride; sabato, ore 17, una tavola rotonda con Mauro Berruto e Flavio Tranquillo, e Gino Cervi a moderare e animare, sullo sport e l’etica; domenica, ore 11, “La bici? Ecco come non farsela rubare!”, a cura della Ciclofficina Balenga; domenica, ore 12, “L’Agenda Ritrovata: ciclostaffetta itinerante dove la cultura è il testimone”, da Milano a Palermo dal fratello di Paolo Borsellino, e a parlarne c’è anche lo scrittore Gianni Biondillo; domenica, ore 15, “Come diventare un ciclo esploratore”, organizzato da Wonder Way; e domenica, ore 16, “In sella. Milano nel racconto di quattro scrittori a pedali”, con Riccardo Barlaam, Lino Gallo, Ercole Giammarco e Roberto Peia, in collaborazione con Ediciclo. Inoltre dj e musica, aperitivi e spuntini, e una pista ad hoc per i bambini.
Per chi ci va, è normale: la salvezza del mondo passa attraverso la bicicletta, cioè la sua lentezza, il suo silenzio, la sua purezza, la sua umanità. Ma per chi non ci va, la bici è ancora una scoperta o una rivelazione, un’illuminazione o una folgorazione, un’idea o un progetto. Crederci, è il minimo.
Marco Pastonesi