Franz Theurl e Astrid Pirker-Trojer sono due personaggi conosciuti nell’ambiente del ciclismo per la loro grande passione per le due ruote che va di pari passo con tutto quello che riguarda l’Italia, in tutti gli ambiti, di costumi, cultura e tradizioni.
Sono austriaci, naturalmente e orgogliosamente austriaci,
per nascita e formazione ma con il cuore aperto verso tutto quanto, di
positivo, si riferisce all’Italia e con una costante, unica,
spiccatissima, passione per la bicicletta e il ciclismo nelle sue
molteplici espressioni.
Professionalmente, per lavoro, operano nel settore bancario in posizioni di responsabilità dirigenziali a Lienz, nell’Osttirol,
nel Tirolo Orientale, ossia la regione dell’Austria che confina con
l’Italia e che ha nella ridente città di Lienz il capoluogo. E’ nel naturale proseguimento orografico della Val Pusteria,
con continuità di splendidi paesaggi dolomitici, una vallata molto
aperta e soleggiata contrappuntata da spettacolari vette delle montagne
rosa entrate a fare parte del patrimonio dell’Umanità Unesco e da
caratteristici, ordinati, piacevolissimi e ospitali centri abitati con
edifici che uniscono e contemperano la storia, la tradizione e la
modernità per un’offerta turistica, sia estiva, sia invernale, di
specifica e qualificatissima valenza. Questo sia per l’Alta Pusteria,
sia per le altre zone che formano l’Osttirol, ossia le Dolomiti di
Lienz, il grande Parco Nazionale, la zona degli alti Tauri con la
possente sagoma del Grossglockner, che con i suoi m. 3798 d’altitudine, è la cima più alta dell’Austria.
Un nome questo che rievoca il debutto del Giro d’Italia in Austria, nel 1971,
con la prima escursione della corsa rosa in territorio austriaco con
arrivo al Grossglockner (tradotto significa “grande campanaro”), la Cima
Coppi di quell’edizione a quota m. 2362, con il successo in solitaria del bresciano Pierfranco Vianelli,
medaglia d’oro alle Olimpiadi su strada di Città del Messico 1968,
all’unica sua vera performance fra i professionisti. Era la 17^ tappa.
All’indomani si corre la Lienz-Falcade con la vittoria di tappa di
Felice Gimondi e la conquista della maglia rosa definitiva da parte dello svedese Gosta Petterson, vincitore finale al Vigorelli di Milano, nella squadra Ferretti diretta dal grande Alfredo Martini.
Franz Theurl è pure il presidente dell’Ufficio Turismo di Lienz mentre Astrid Pirker-Trojer è il referente organizzativo anche
per la sua brillante e spigliata conoscenza della lingua italiana che
anche Franz, ora, inizia a parlare con accento leggermente teutonico.
Insieme sono, con i loro collaboratori, una coppia sorretta da un
costante entusiasmo per il ciclismo. Risale al 1996 il primo contatto
con il Giro del Trentino del patron Guido Amistadi, con Nerino e Lina
Ioppi, con Giacomo Santini, presidente. Un rapporto che diventa subito strettissima amicizia e il Giro del Trentino, ora Giro del Trentino-Melinda, gestito quale general manager da Maurizio Evangelista,
ha trovato sempre grande accoglienza e ospitalità con arrivi e partenze
che si sono succeduti con frequenza, quasi annuale, in località
dell’Osttirol. E si succederanno ancora negli anni a venire, come
annunciato congiuntamente, ufficialmente, in occasione della bella e
suggestiva manifestazione serale che ha concluso la giornata dell’arrivo di tappa nella splendida Anras
nel corso dell’edizione recente della manifestazione del G.S. Alto
Garda, dove sono stati ricordate le figure degli scomparsi amici Guido
Amistadi e Nerino Ioppi.
Non solo Giro del Trentino ma l’Osttirol ha spalancato le porte, in varie occasioni, anche a tappe del Giro d’Italia,
sempre con Franz e Astrid quali promotori validi e sempre entusiasti,
soprattutto Astrid con il suo italiano fluente, il su suo brio, il suo
approccio alle situazioni che coniuga l’efficienza e il piacevolissimo
aspetto nordico con espressività mimiche e gestuali assolutamente e
simpaticamente latine. E quando la corsa rosa non prevede tappe in
Osttirol, la regione è presente al Giro d’Italia con la sua promozione turistica del
territorio che presenta molte opportunità anche per i praticanti la
bicicletta, sia in strada con attrezzate piste ciclabili, sia in
fuoristrada con percorsi protetti e ben segnalati in un quadro naturale
di peculiare effetto.
San Candido, o Innichen, detto in
tedesco, luogo di confine fra Italia e Austria, con la visione delle
pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo, con il suggestivo lago della
prossima Dobbiaco, è il luogo di congiunzione – e non di divisione – di una passione e di una vocazione per la bicicletta, e molto altro, che è bene e degnamente interpretata da Franz e Astrid.
Giuseppe Figini