E’ un affiatato e numeroso gruppo di pedalatori, di varia età e provenienza, assidui, quello raggruppato sotto le insegne “Kammi” con sede a Bollate, proprio alle porte di Milano. Una sede definiamola “burocratica”, presso l’omonimo, vasto negozio, di calzature e abbigliamento, sportivo e non, di Daniele Azzalin che può considerarsi ancora un “giovane” rispetto a molti dei suoi compagni - e pure compagne - di pedalate. La vera attività degli appassionati della Kammi è comunque sulla strada, soprattutto lungo gli itinerari che portano verso il nord e i rilievi altimetrici della Brianza, del comasco, del varesotto e della bergamasca.
E’ da più di quindici anni che il nucleo costitutivo del gruppo, il “nocciolo duro”, soprattutto il sabato e la domenica, ha la razione fissa di oltre cento/centoventi chilometri. Un menù che comprende, nella parte centrale, quale piatto forte, le salite, citate in ordine sparso, del Ghisallo con le deviazioni alla Conca di Crezzo e alla Madonnina, il Bisbino, San Fermo della Battaglia, la Bevera, la Sirtori, il Lissolo, l’Alpino, sopra Galbiate e via discorrendo con le mete conosciutissime dagli appassionati lombardi e non solo quelli. Coloro i quali hanno la possibilità non dovendo più sottostare agli orari di lavoro integrano il “lungo” del fine settimana con altre uscite, soprattutto il martedì e il giovedì. Dicevamo del “nocciolo duro” originario quantificabile in quindici pedalatori circa e, nel tempo, con vari apporti e innesti di giovani di varie provenienze e propensioni ciclistiche, si è arrivato al numero attuale che si situa attorno alla quarantina. Strada, soprattutto strada, e salita sono nel DNA Kammi ma nella stagione fredda il fuoristrada raccoglie numerose adesioni. Un paio di volte l’anno, soprattutto nella bella stagione, l’orizzonte ciclistico si amplia e i pedalatori della Kammi si cimentano in diversi “tour” o “raid”, magari insieme con appassionati di altri sodalizi dei dintorni dei comuni di Bollate, Senago, Paderno Dugnano, Cusano, Varedo che sono i luoghi di residenza dei Kammi.
Ovviamente, com’è inveterata abitudine di questi gruppi, le sfide interne sono sempre aperte, coltivate così come le bonarie prese in giro che alimentano una competitività, comunque sempre misurata e calibrata sulla sicurezza, che sono un po’ il gusto, il sale, dell’attività e del divertimento su due ruote.
Costante bersaglio del gruppo è Alfio Andreon, veneto d’origine ma bollatese a tutti gli effetti, con un passato agonistico di buon livello, soprattutto nel ciclocross, ai tempi di Longo, Guerciotti, Livian e C. - Giusto qualche anno fa…., erano i favolosi anni 1960. Alfio Andreon, un po’ il decano del gruppo, comunque sa prendersi le sue rivincite soprattutto quando la strada si rizza sotto le ruote. Temprato dalla sua attività di piastrellista esercitata per oltre mezzo secolo (e “piastrellista” è l’appellativo con il quale è sempre individuato nel gruppo), lentamente ma inesorabilmente, soprattutto quando la pendenza è più sensibile, con il suo stile – anzi “non stile” – dimenandosi sul sellino, da seduto, macina il rapporto e la resistenza di tutti, o quasi, i suoi assai più giovani competitori pedalando un mezzo che non è esattamente ai vertici della tecnologia. E le sue primavere sono più prossime alle settantacinque che alle settanta. Ribatte agli amichevoli “sfottò” sia con le parole, sia con i fatti pedalati.
Un bel gruppo d’amici fra loro e amici, grandi amici, della bicicletta quello della Kammi di Bollate del “presidente” (così è indicato da tutti, con varie intonazioni a secondo delle circostanze) Daniele Azzalin.
Giuseppe Figini