La giovane Francesca Baroni, sedici anni, campionessa italiana della categoria juniores del ciclocross, titolo conquistato in Friuli, non ha staccato dal ciclismo in primavera, anzi... Si gode sì la sua maglia tricolore ma, terminata la stagione del ciclocross, l’atleta della valtellinese Melavì Focus Bike Team, è impegnatissima con gli allenamenti lungo le strade della sua Toscana che, in questo periodo, sono il teatro del grande ciclismo nella regione all’inizio della stagione 2016. Per conoscere bene questa simpatica, carina e tosta ragazza toscana rimandiamo alla bella ed esauriente intervista, proprio su tuttobiciweb.it, di Giulia De Maio del 12 gennaio scorso (CLICCA QUI).
Giulia De Maio che, nel 2003, vestì a Bassano del Grappa la medesima maglia tricolore nella categoria Esordienti, di Francesca Baroni nel 2016 ha tratteggiato con incisività, specifica competenza e sentita partecipazione la figura e la passione.
Francesca vive con intensità il ciclismo in tutte le sue espressioni e pedala dall’età di sei anni. Vive a Bozzano, una frazione di Massarosa, sul lago di Massaciuccoli, in provincia di Lucca, quasi al confine con quella di Pisa, lungo quello che era il collaudato itinerario del G.P. di Camaiore che, dopo Montramito, portava alla ripetuta scalata del Monte Pitoro. E' un panorama un po’ diverso rispetto a quello delle severe montagne della Valtellina. Spinta però dalla sua passione per il ciclismo, tutti i generi di ciclismo, supportata da papà Luca e mamma Alessandra, non perde occasione per vivere eventi ciclistici d’ogni genere con discrezione e ricercare motivi di ricordo per alimentare il suo interesse per le due ruote.
Un appassionato – e dire appassionato è veramente riduttivo – del ciclismo, al maschile o al femminile che sia, come Gianfranco Rosellini del noto ristorante I Violi di Cintolese, ha segnalato la presenza di Francesca Baroni, che conosce da tempo, al traguardo del G.P. Industria e Artigianato di Larciano insieme ai suoi genitori. Avevamo notato una ragazza carina che, incurante della pioggia, intercettava i corridori che, a mano a mano, abbandonavano la corsa e con gesti eloquenti, accompagnati da un chiaro sorriso, sempre stando al proprio posto comunque, senza invadenza o insistenza, chiedeva e otteneva la loro borraccia. Operazione che l’ha vista particolarmente impegnata, sempre con successo e soddisfazione per lei, dopo l’arrivo. Tramite i genitori, e pure direttamente con il suo amichevole eloquio, ha spiegato che la medesima operazione l’aveva compiuta il giorno prima lungo il percorso delle Strade Bianche, giornata particolarmente proficua e piena poiché la corsa era doppia, al femminile e al maschile. E già pregustava analoghe, piene, fruttifere giornate per le tappe d’avvio della Tirreno-Adriatico con un sorriso solare, aperto, allegro.
Una conferma della sua passione per tutto quanto ruota attorno alle due ruote, una conferma della sua peculiare passione già illustrata da Giulia De Maio e della sua vitalità e abilità in bici e pure giù dalla bici, nella vita che affronta con gioiosa e sorridente grinta, con fatti, atteggiamenti, passione e spirito coniugati sempre al concreto, al positivo che trasmette con il suo luminoso sorriso.
Giuseppe Figini
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