Giovanni ha muscoli di acciaio, una dote naturale, una eredità famigliare, una passione sportiva, sarà anche l’allenamento, in bici in piscina con gli sci e con la tavola, la tavola a vela mica la tavola imbandita, in pianura ti sfila dalla ruota, in salita piuttosto che mollare ci muore, in discesa non tira i freni, adesso è troppo tardi ma se si fosse dedicato al ciclismo prima avrebbe potuto fare tranquillamente il professionista, e a dirlo non sono io ma uno che ha fatto sette anni da professionista e vinto tre tappe al Giro d’Italia e indossato anche la maglia rosa, adesso si depila le gambe, dico Giovanni non l’ex maglia rosa, sì poteva anche farne a meno ma lui dice che è meglio così, sarà per i massaggi o sarà che se cade poi la ferita si pulisce in fretta, comunque quello che io ammiro di lui è la tenacia, la convinzione e tutta questa forza, tutta questa potenza.
Viola ha una pedalata leggera, femminile, urbana, spensierata per quello che si può esserlo in città fra macchine e autobus, portiere e clacson, e poi impegni e orari, appuntamenti e doveri, ma se quella bicicletta un po’ scricchiolante e a tratti perfino sbilenca ha una sua eleganza e stile allora significa che lei riesce a trasmettergliela, mi piace quando la incrocio, io sempre trafelato e mi immagino impresentabile, lei leggera e femminile, io la saluto, il mio saluto è un urlo, un’eco, un servizio, lei mi risponde, la sua risposta è uno squillo, un cinguettio, una volèe, mi dà sempre l’impressione di lasciare dietro di sé una scia di farfalle o di petali o di stelline, come in un’oasi o in un bosco o in una fiaba.
Adriano quasi non va più in bici, preferisce il motorino, per quanto non sembri ormai sarà più vicino agli ottanta che ai settanta, c’è da capirlo, però quando pedala lo fa ancora con una certa energia, spinge come se fosse un arrotino, come se pigiasse l’uva, come se avesse i piedi gelati, la sua è una vecchia bici, l’avrà recuperata da qualche parte, magari un vecchio cliente con una vecchia bici, tieni Adriano pensaci tu, perché Adriano è nato fra bici e moto, la bottega del padre, che ha ereditato, mantenendo la stessa penombra, forse gli stessi calendari un po’ osèe, e lo stesso odore di olio e grasso, e quella bottega è un minuscolo centro sociale, si chiacchiera si commenta si discute, si abita si respira si vive.
Giovanni, Viola e Adriano. Peter Sagan, da poche ore, che lo sappia o no, li rappresenta al mondo.
Marco Pastonesi