Rubare una bici è una delle cose più facili al mondo: basta saltare in sella, al peggio prima rompere una catena e poi filare via veloci. E se invece la due ruote rubata semplicemente non funzionasse e i pedali girassero a vuoto?
È questa la situazione che offre Neox, un modello elettrico made in Italy (prodotto da Fabrizio Storti) che è davvero un concentrato di tecnologia e design. La sua forza è che protegge l’accesso con un PIN del tutto simile a quello che si deve immettere per sbloccare il cellulare.
In questo caso, però, a sbloccarsi è il meccanismo del movimento, che è completamente incastonato all'interno di una scocca. In buona sostanza, senza la password che lo attiva, è come se si pedalasse a vuoto e dunque la due ruote passa dall'essere un gioiello da 5000 euro a un mezzo di locomozione che può solo sfruttare la gravità o la spinta tipo skateboard.
Nei laboratori-officina di Recoaro Terme dove Neox è nata si è pensato a una bicicletta che non necessitasse dunque di un lucchetto quando parcheggiata. E al tempo stesso la trasmissione e il cambio sono nascosti, dato che il sistema è robotizzato: è stato sviluppato completamente in Italia. La ruota posteriore è di facile installazione, con un gesto si attacca o stacca.
Il retro ricorda una MTB nelle dimensioni del telaio, ma in realtà è più vicina alla bici da strada. D’altra parte deve sfruttare il suo propulsore elettrico che le garantisce un’autonomia davvero niente male di 100km, per una spesa di 35 centesimi di euro per una ricarica completa e un tempo di attesa di appena quattro ore e mezza.
Il prezzo è importante, 5000 euro, ma è giustificato da una serie di innovazioni e primizie impossibili da trovare in nessun'altra bicicletta elettrica. Ecco il sito ufficiale per maggiori informazioni.
Diego Barbera