Per la prima volta in Italia, grazie ad una collaborazione tra G.C. Fausto Coppi Cesenatico e G.S. Progetti Scorta, è stato possibile effettuare un sondaggio tra i ciclisti per ottenere indicazioni su come migliorare la sicurezza nelle granfondo.
Manifestazioni che, per complessità gestionale e differenti propositi di chi vi partecipa, necessitano di una costante ricerca che le renda più adeguate al loro straordinario successo di partecipazione e quindi più attente a fattori quali la percezione del rischio, l’effettiva tutela dei concorrenti, i disagi della circolazione stradale, l’applicazione concreta delle regole, la consapevolezza delle varie responsabilità.
Esigenza avvertita da molti, tanto che al questionario “20 domande per la tua sicurezza”, installato per 23 giorni sul sito ufficiale della 44ª “Nove Colli”, hanno risposto in 2.388 tra cicloamatori e cicloturisti.
Gli esiti del sondaggio sono stati recentemente pubblicati nella brochure preparatoria dei lavori della 23ª edizione del Giorno della Scorta, in programma a Faenza il 30 novembre: ve li proponiamo perché ciascuno possa valutarli autonomamente e quindi tenerne conto, se crede, a seconda che si trovi nei panni dell’organizzatore, del ciclista, dell’operatore della sicurezza, del dirigente sportivo, oppure dell’appartenente alla Pubblica Amministrazione o Forze di Polizia.
DOMANDE E RISPOSTE DEL SONGAGGIO SULLA SICUREZZA NELLE GRANFONDO
1) Prima di iscriverti ad una granfondo, ti informi sul livello di sicurezza riscontrato nelle edizioni precedenti?
a - Sì 52%
b - No 19,3%
c - Talvolta 28,7%
2) Come giudichi il livello medio della sicurezza nelle granfondo italiane?
a - Scarso 14,6%
b - Inadeguato 16,2%
c - Sufficiente 69,2%
3) Cosa consigli per migliorare la sicurezza nelle granfondo?
a - Più moto di scorta 12,2%
b - Più personale negli incroci e rotonde volte 54,3%
c - Più medici ed ambulanze 3,0%
d - Più cartelli per segnalare il percorso ed i pericoli 30,5%
4) Quando nel programma della manifestazione è scritto «Vige il Codice della Strada», cosa si deve intendere?
a - Che la corsa è regolarmente autorizzata 6,60%
b - Che non può esserci competizione
dovendosi rispettare la normale segnaletica stradale 27,4%
c - Che la responsabilità di gareggiare, a scapito della normale segnaletica stradale, è assunta dai singoli concorrenti 66,0%
5) Che cos’è l’ASA (Addetto alle Segnalazioni Aggiuntive)?
a - Un volontario occasionale messo di presidio agli incroci 40%
b - Un volontario abilitato dal Ministero dell'Interno con poteri di regolazione del traffico 35%
c - Un volontario della protezione civile 25%
6) Cos’è la Scorta Tecnica?
a - Un motociclista dell'organizzazione con compiti tecnici 46,6%
b - Un motociclista volontario abilitato dal ministero dell'interno con compiti di regolazione del traffico in sostituzione o in ausilio della Polizia Stradale 29,9%
c - Una motostaffetta con compiti di scorta 23,5%
7) Cos’è la motostaffetta?
a - Un motociclista incaricato dall'organizzazione di bloccare il traffico 21,1%
b - Un motociclista, appositamente abilitato, incaricato dall'organizzatore di scortare i corridori con compiti di semplici segnalazione 62,6%
c - Un motociclista incaricato di ispezionare preventivamente il percorso 16,2%
8) Per consentire il transito delle granfondo, ti risulta che il traffico venga bloccato?
a - Sì 34,3%
b - No 8,7%
c - Non saprei 3,3%
d - Non sempre 53,7%
9) Prima della partenza di una granfondo, ti informi se è stata predisposta la sospensione temporanea del traffico?
a - Sì 53%
b - No 20,7%
c - Talvolta 18,7%
d - Non è compito mio 7,6%
10) Quali sono i documenti che attestano il provvedimento di sospensione temporanea del traffico?
a - Autorizzazione alla gara 9,4%
b - Ordinanza del prefetto o del sindaco 75,6%
c - Ordinanza del questore 15%
11) In una granfondo, qual è il tratto di strada protetto dalla eventuale ordinanza di sospensione temporanea del traffico?
a - L'intero percorso 8,2%
b - Il tratto compreso tra il veicolo "Inizio Gara" e quello "Fine Manifestazione" 16,4%
c - Il tratto compreso tra il veicolo "Inizio Gara" e quello "Fine Gara" 75,4%
12) Qual è la funzione del veicolo con il cartello “Fine manifestazione”?
a - Indicare lo spazio massimo di applicazione dell'ordinanza di sospensione del traffico 33,5%
b - Indicare il servizio "Scopa" 16,2%
c - Indicare ai concorrenti di avere superato il tempo massimo consentito per essere classificati e per indicare al personale di presidio la cessazione di ogni attività e sorveglianza 50,3%
13) Da cosa si riconoscono i veicoli “Inizio gara ciclistica” e “Fine gara ciclistica”?
a - Dalla presenza del cartello "Inizio Gara" o "Fine Gara" 36,2%
b - Dalla presenza della scritta "Organizzazione" più lampeggiante giallo 2,3%
c - Dalla presenza del cartello "Inizio Gara" o "Fine Gara" più doppio lampeggiante giallo o arancio più bandiera arancio fluorescente sul lato sinistro 61,5%
14) I concorrenti che lungo il percorso vengono superati dai veicolo “Fine gara ciclistica”, che cosa devono dedurre?
a - Che sono finiti oltre lo spazio in cui viene bloccato il traffico e quindi procedere rispettando le norme del codice della strada 90,4%
b - Che il loro distacco dai primi supera i 15 minuti 5,9%
c - Che si tratta di un errore compiuto dal conducente del veicolo 3,7%
15) Nelle granfondo, cosa significa «ordinanza di chiusura totale della circolazione stradale»?
a - Che sul percorso possono transitare soltanto i ciclisti regolarmente iscritti 13,6%
b - Che il percorso destinato ai concorrenti è interdetto alla normale circolazione stradale (nella fascia oraria prestabilita), ad eccezione dei veicoli di pronto soccorso, di polizia e di quelli autorizzati dall'organizzatore 81,6%
c - Che la circolazione stradale è sospesa per l'intera giornata su tutto il percorso 4,8%
16) Il personale di presidio agli incroci, quali obblighi ha nei confronti dei concorrenti che transitano oltre il “fine gara” ma prima dei veicolo “fine manifestazione”?
a - Bloccare il traffico al sopraggiungere dei concorrenti 39,5%
b - Bloccare il traffico soltanto per i gruppi più consistenti 4,4%
c - Segnalare agli utenti della strada e ai concorrenti l'imminenza di un pericolo, inducendo alla prudenza senza facoltà di bloccare il traffico 56,1%
17) Le ordinanze di sospensione temporanea del traffico, hanno una durata temporale di applicazione?
a - Sì, 15 minuti oppure 30 minuti, a seconda di quello che sta scritto nell'ordinanza 44%
b - No, il tempo di sospensione lo decide l'organizzatore 20,6%
c - Non me ne sono mai interessato 35,4%
18) La scorta (polizia, scorta tecnica, motostaffetta) a quali concorrenti deve garantire la copertura?
a - A tutti, indistintamente 31,3%
b - A quelli compresi tra il veicolo "Inizio Gara" e "Fine Gara" 65,8%
c - Ai primi 100 2,9%
19) Prima della partenza, ti accerti di come è stato predisposto il servizio di assistenza sanitaria e quali sono i numeri di emergenza da chiamare il caso di necessità?
a - Sì 62,7%
b - No 27,5%
c - Solo quando ritengo il percorso pericoloso 9,8%
20) Durante la granfondo, i concorrenti, cosa devono verificare per essere certi che il traffico venga bloccato al loro transito?
a - Che davanti a loro ci sia la moto di scorta 10,2%
b - Di non essere troppo lontani dai primi 1,3%
c - Di non essere stati superati dal "Fine Gara" 88,5%
Aggiungiamo solo alcune brevi considerazioni, nell’auspicio di contribuire a focalizzare le questioni di maggior rilievo.
1 - È lusinghiero che il 69% degli intervistati consideri «sufficiente» il livello medio della sicurezza nelle granfondo. Quasi un premio agli sforzi compiuti fino ad oggi su questo fronte, che non ha emergenze vere e proprie ma solo qualche manifestazioni non ancora all’altezza delle effettive necessità.
Inoltre, il 52% dei ciclisti dichiara che prima di iscriversi ad una granfondo s’informa sul grado di sicurezza registrato nelle edizioni precedenti. Confermando quindi la possibilità, per gli organizzatori, di promuovere l’immagine e la partecipazione delle proprie manifestazioni, attraverso la valorizzazione e la specificazione delle misure adottate per la loro sicurezza.
2 - I principali consigli che vengono dati per migliorare la sicurezza nelle granfondo sono: più personale negli incroci e rotonde (54,3%) e più cartelli di segnalazione dei pericoli (30,5).
Più contenuta invece la richiesta (12%) di impiegare un numero maggiore di staffette e scorte tecniche. Quest’ultima avanzata quasi esclusivamente da quel circa 20% di ciclisti che in una granfondo fa la competizione vera e propria, nello spazio protetto tra l’inizio e il fine gara
3 - Preoccupa che il 66% dei partecipanti dichiari che, qualora nel regolamento della granfondo sia scritto «Vige il codice della strada», si possa gareggiare ugualmente (ignorando la normale segnaletica stradale), lasciando la scelta alla responsabilità dei singoli concorrenti.
Ipotesi assurda e foriera di comportamenti fuorvianti, che non possono che costituire elemento di preoccupazione per le responsabilità degli organizzatori. I quali, a questo punto, farebbero bene a specificare nei loro programmi-gara in che modo verrà esattamente applicato il C.d.S., distinguendo tra chi potrà gareggiare (perché protetto dall’ordinanza di sospensione temporanea del traffico) e chi invece, una volta superato dal veicolo “fine gara”, dovrà attenersi al rigoroso rispetto della normale segnaletica stradale, sospendendo ogni velleità agonistica.
4 - Le figure dell’ASA (Addetto alle segnalazioni aggiuntive) e della scorta tecnica, dotate di specifici poteri proprio per la sicurezza nelle manifestazioni ciclistiche, sono conosciute solo dal 33% dei partecipanti alle granfondo. Un limite che oltre a non tutelare adeguatamente gli stessi ciclisti, non rende neppure giustizia a quegli organizzatori che invece contano molto su questi particolari volontari della sicurezza.
Più conosciuta la figura della motostaffetta, ma forse solo per retaggio storico, dato che poi il 70% dei ciclisti praticanti non sa distinguere tra i soggetti con poteri di regolazione del traffico (scorte tecniche) e quelli che possono svolgere solo attività di semplice segnalazione (motostaffette).
5 - È del 53% la fetta di ciclisti che, prima della partenza, s’informa sull’esistenza o meno dell’ordinanza di sospensione temporanea del traffico.
Una percentuale modesta, che pone una doppia riflessione: è alta la fetta di praticanti che deliberatamente ignora le regole e le responsabilità di quando si pedala in una granfondo; è convenienza degli organizzatori elaborare forme di comunicazione che al riguardo risultino più chiare e più efficaci. Anche se, nella pratica, il non interessamento di certe condizioni, è soprattutto di quelli che partecipano con spirito dopolavoristico, abituati a pedalare nelle retrovie, scortati solo dalla loro prudenza e dal loro normale buon senso.
6 - Il 75% degli intervistati sa che lo spazio coperto dalla eventuale ordinanza di sospensione temporanea del traffico, è quel tratto di strada delimitato dai cartelli mobili inizio e fine gara.
Il 90% sa anche che una volta superati dal cartello “fine gara” ci si deve uniformare alla normale segnaletica stradale. Risposte incoraggianti, ma poco coerenti ad altre date su questioni simili.
7 - Solo il 50% degli intervistati conosce la funzione del veicolo col cartello “fine manifestazione” e quindi, che al suo passaggio viene tolto ogni forma di assistenza e sorveglianza del percorso.
Un difetto di conoscenza un po’ colpa anche gli organizzatori, che nonostante i regolamenti tecnici, non sempre mettono in campo questo specifico veicolo.
8 - Circa i due terzi dei partecipanti al questionario, dimostrano di avere sufficienti o discrete cognizioni per riconoscere le autorizzazioni e le ordinanze della gara, compreso l’esatto equipaggiamento dei veicoli inizio e fine gara.
9 - L’81,6% dei granfondisti pare sappia distinguere tra «chiusura totale» e «sospensione temporanea» del traffico. Ma solo il 46% sa che le ordinanze di sospensione temporanea del traffico possono variare a seconda della manifestazione, con tempi anche superiori ai tradizionali 15 minuti.
10 - Un terzo dei ciclisti non sa che la scorta con le moto (compresa la Polizia Stradale) viene data quasi esclusivamente a quelli compresi nello spazio delimitato dai veicoli inizio e fine gara. Esistono quindi molti concorrenti che non hanno l’esatta percezione del pericolo, come quando, pur avendo accumulato ritardi abissali, affrontano le discese con disarmate spericolatezza.
11 - L’88,5% dei ciclisti dichiara di sentirsi protetto per il solo fatto di essere nello spazio tra l’inizio e il fine gara, e non per la presenza o meno della moto della scorta davanti a loro.
Un dato da valutare attentamente, che suggerisce agli organizzatori di studiare forme di coinvolgimento di ciclisti, direttori di corsa e addetti alle scorte, per una gestione delle granfondo che abbia, quale presupposto della sicurezza, una comune cultura del rischio e delle forme di prevenzione.
G.S. Progetti Scorta – G.C. Fausto Coppi Cesenatico