I PIU' LETTI
SOFIA BERTIZZOLO E LA VOGLIA DI RIPARTIRE DOPO UN 2024 DIFFICILE: «LE CADUTE, IL SOGNO OLIMPICO SFUMATO MA... ORA SONO PRONTA»
di Giorgia Monguzzi | 17/11/2024 | 08:11

Gli americani amano usare il termine Roller Coaster, montagne russe, ed effettivamente non c’è modo migliore per descrivere la stagione di Sofia Bertizzolo. Dalla vittoria in Australia nel mese di gennaio alla terribile caduta alla Vuelta a Burgos, la ripartenza, un nuovo stop e in tutto questo la dolorosa rinuncia alle Olimpiadi. Il 2024 della forte atleta veneta della Uae ADQ Team è stato segnato da tanta, troppa sfortuna, ma la sua incredibile tenacia non l’ha fatta mai mollare e l’ha proiettata verso il 2025.

E’ ancora lontano l’inizio delle gare ma Sofia Bertizzolo ha già iniziato ad allenarsi perché, come ci dice subito, l’importante è farlo con costanza e determinazione. Ora fisicamente sta benissimo ed ha obiettivi ben chiari, ma con lei risulta quasi impossibile non riavvolgere il nastro sulla stagione appena trascorsa. Il 2024 di Sofia era iniziato con lo sprint, una bella campagna australiana con tanto di maglia a punti al Tour Down Under e vittoria alla Geelong Classic, poi tutta la stagione delle classiche da fine febbraio a metà aprile. L’atleta della Uae Team Adq si sentiva bene, ad inizio maggio era volata a Parigi con la Nazionale per provare il percorso delle Olimpiadi, poi però la settimana successiva succede il patatrac. È il 17 maggio, con la seconda tappa della Vuelta a Burgos si arriva ad Alto de Rosales, inizia la volata e nel tumulto generale Sofia Bertizzolo ed Elisa Balsamo finiscono a terra. Non è una caduta come niente. La veneta cerca di rimettere insieme i pezzi, dopo 3 mesi ritorna alle gare, al Tour un’altra caduta, un nuovo stop. C’è chi davanti a questa sfortuna avrebbe tirato i armi in barca, ma lei no e medicatasi le ferite a capito che non ci si può fermare.

«E’ stata una stagione dolorosa sia fisicamente che moralmente, perché oltre alla caduta in sé c’è stato altro, quest’anno volevo prepararmi al meglio, c’era l’appuntamento olimpico di Parigi a cui non volevo assolutamente mancare. Il percorso era ottimo soprattutto per le mie caratteristiche, sapevo che potevo giocarmela o comunque dare una mano alla squadra, ci credevo e invece è tutto svanito. Dovrò aspettare altri 4 anni per sognare ancora– racconta Sofia a tuttobiciweb il dispiacere è tanto, ma piangersi addosso non serve a niente. La squadra ha completamente ridisegnato il calendario per me, infatti il mio più grande rimorso è stato non poter dare una mano alle mie compagne, non essere al pieno della mia forma. Purtroppo non posso cancellare la stagione che c’è stata, ma poso impegnarmi a fare meglio per la prossima».

Nei giorni successivi alla caduta si è scritto tanto di Elisa Balsamo, ma poco di Sofia Bertizzolo che ha dovuto affrontare un suo calvario personale bloccata in casa e con un mese senza bici. Il bollettino medico è stato quello di frattura del polso ma soprattutto la lesione del vasto mediale che ha richiesto immobilità e un recupero lento e doloroso. «A causa della caduta ho lesionato profondamente un muscolo della gamba che mi ha obbligato al riposo assoluto, se camminavo o provavo a muoverlo avrei danneggiato la ricostruzione e compromesso la mia carriera futura. Fortunatamente al mio fianco ho avuto persone come Carla e Anna, le fisioterapiste della squadra e il centro Fisiolab che seduta dopo seduta mi hanno fatto recuperare completamente la gamba. E’ stato un percorso lungo e difficile, in pratica sono stata 22 giorni letteralmente ferma, non potevo guidare e fare quello che volevo, in pratica mi sono ritrovata come un adolescente bloccata in casa a dipendere da mia madre. Per chi come me è abituato a viaggiare tutto l’anno è una situazione che sta stretta, soprattutto perché ero lontana dalla bici e non potevo fare altro che aspettare e non mollare» ci spiega Sofia Bertizzolo che dettaglio dopo dettaglio ci regala il quadro di un recupero fatto con tenacia, ma anche con la passione per uno sport a cui ha sempre voluto bene.

In questo lungo mese tra fisioterapia e rabbia, la veneta è riuscita però a togliersi un piccolo sfizio che le ha fatto tornare il sorriso. «Quest’anno il Giro d’Italia maschile ritornava finalmente, dopo 10 anni, a Bassano del Grappa dove sono nata e un po’ ero in lutto perché sapevo che avrei dovuto correre a Londra proprio in quel weekend. Poi però c’è stata la caduta e quando ancora ero in ospedale piangendo per quello che era successo la dottoressa si avvicinata e mi ha detto “non preoccuparti Sofia, almeno puoi goderti la tappa del Giro”,  è stato il primo pensiero che mi ha riportato il sorriso. E infatti tutta fasciata ed ingessata a Bassano del Grappa c’ero pure io come fiera membra del Marco Frigo Fan Club, gruppo di cui faccio parte con fierezza. E’ stato bello, davvero bello».

Sofia è ripartita poco alla volta, ha ripreso in mano la bici, ha iniziato ad allenarsi con costanza per farsi ritrovare pronta il più presto possibile. E’ stato difficile vedersi scivolare via il sogno Olimpico ma con la tenacia che la contraddistingue è andata oltre, ha puntato alla gara successiva provando a rinascere e a ritrovare se stessa.

«Prima del Tour avevamo fatto già un bel ritiro in altura con le ammiraglie e tutto il resto, ma è stato solo nel momento della partenza per la Grande Boucle che mi sono resa conto che stavo tornando. Solitamente sono in un aeroporto almeno una o due volte al mee, l’ultima volta che era passato così tanto tempo era per il lockdown e così quando sono tornata a Venezia per prendere un aereo ho capito che potevo ripartire» ci dice Sofia che ha poi usato la corsa francese come un banco di prova per superare la paura. La squadra le aveva chiesto di buttarsi in volata e lei non ha esitato, un modo per provare a se stessa che doveva andare avanti. «Fortunatamente la paura non c’è mai stata, nella sfortuna di Burgos non ho visto niente, mi sono solo sentita travolgere e quindi non ho mai esattamente avuto la percezione di quello che era successo e nemmeno il timore di riviverlo» ci specifica Sofia. Dopo la bella ripartenza nelle prime tappe della corsa francese una nuova caduta l’ha bloccata, questa volta è stato meno difficile riprendere a pedalare e fortunatamente ha potuto chiudere la stagione in sella, disputando il Simac Tour.

Il 2024 che si conclude tra qualche gioia, ma molta più sfortuna, è per Sofia un punto di ripartenza, un modo per guardare avanti e pensare già a dopo. «Per l’anno prossimo il mio obiettivo è tornare ad alti livelli e vincere una corsa World Tour. Credo che partirò dall’Australia e magari puntare già lì a qualche gara come la Cadel Evans Race che mi piace molto. Poi vorrei concentrarmi di più sulla seconda parte delle classiche, magari sacrificare corse come la Nieuwsblad in favore di Ardenne e Fiandre e poi tornare al Giro. Da quando sono diventata professionista non ne ho mai perso uno e mi è dispiaciuto dover rinunciare, è la mia corsa del cuore perché è si è evoluta fianco a fianco con il movimento femminile» ci dice l’atleta veneta provando già a delineare un possibile calendario per la prossima stagione. Nel 2025 nascerà la Milano Sanremo al femminile, una corsa affascinante che ha attirato l’attenzione di Sofia, ancora non sa cosa andranno le cose, ma le piacerebbe un giorno essere al via, magari non nella prima edizione ma sicuramente in quelle successive per provare il brivido di un'altra classica monumento.

Di certo c’è che qualcosa nel Team Uae Adq è destinato a cambiare, nel 2025 infatti nell’organico della squadra emiratina arriverà Elisa Longo Borghini, un innesto importante che sicuramente darà più forma al team come ci conferma la stessa Sofia. «Elisa è una grande professionista, ha obiettivi chiari e quando sente di avere la gamba buona sa prendere in mano la situazione: parla con le compagne, da indicazioni precise e se viene messa nella condizione migliore difficilmente sbaglia. Credo che il suo arrivo la squadra possa avere una struttura ben definita, in passato abbiamo già lavorato per un’unica capitana, sappiamo come gestire la situazione e forse quest’anno abbiamo proprio fatto l’errore di avere troppe carte da giocare e raccogliere poco» ci dice prima di salutarci.

Intanto il 2025 si avvicina a piccoli passi, sembra lontano ma non ci si può distrarre, Sofia Bertizzolo vuole farsi trovarsi trovare pronta. Vuole la sua rivincita.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Trek lancia una nuova configurazione di Madone Gen 8, una speciale edizione che scende sotto ai limiti di peso minimo imposti dall’UCI e con soli 6, 40 kg, comprensivi di...

Un continuo cambiamento governa questa splendida De Rosa 70 Deva ed il motivo si trova tutto nella sua speciale colorazione, una tonalità glicine cangiante che si rinnova, muta, si evolve sotto la...

Garmin Ltd. (NYSE: GRMN) ha acquisito MYLAPS, azienda olandese leader nel settore del cronometraggio integrato, del live tracking e dell'analisi delle prestazioni che contribuisce a creare un'esperienza sportiva ottimale per...

Nel gruppo si riconosce benissimo, merito della sua eleganza e di un design che ne esalta le forme aerodinamiche. Vi sto parlando della Merida Reacto, un modello che può vantare...

Polini scrive un’altra straordinaria ed emozionante pagina nella storia dell’e-bike racing. Nel suggestivo scenario di Breuil-Cervinia, ai piedi del Cervino, è andato in scena il Gran Premio Polini d’Italia, prova...

Anche andando indietro nel tempo è difficile trovare un corridore così comunicativo e vincente come Tadej Pogacar, uno che si fa amare dalla folla e conquista la stima dei propri...

Fino a poco fa era impensabile pensare ad una scarpa davvero ultraleggera per correre nel XC o nel gravel ad alti livelli, ma oggi le cose cambiano. Le nuove Vento...

Per il 2026 arrivano le nuove BIG.NINE 400, 200 e 40, mtb con una geometria completamente aggiornata, forcelle da 120 mm e dettagli ottimizzati per ogni misura disponibile. Con questi...

Trek ha presentato Untitled No. 25, l'ultima arrivata nella serie di vernici personalizzate Project One ICON. Il nuovo design debutterà con il team femminile Lidl-Trek al Tour de France Femmes...

Guerciotti srl, la prestigiosa azienda milanese produttrice dell’omonimo marchio di biciclette e che ha di recente festeggiato il suo sessantesimo anniversario di attività, sta sviluppando la sua rete vendita. E’...

È stato l’enigma di inizio stagione, il mistero che si è tramutato in una sontuosa gamma di ruote al servizio della formazione World Tour Picnic PostNL. Sono ben quattro i...

Specialized presenta oggi la bellissima e velocissima S-Works Tarmac SL8 “Demi Dreaming LTD”, un’edizione limitata disponibile in soli 400 esemplari numerati ispirata a Demi Vollering, una delle più grandi atlete del circuito...

La nuova proposta Razer di Northwave è una scarpa passe-partout, un prodotto polivalente per chi ama il fuoristrada in ogni sua sfumatura. Comoda, traspirante e leggera gioca il ruolo del...

Dopo aver già raccolto l’interesse del mercato con un round da €500.000 nel 2023, Bikeroom – realtà italiana che sta rivoluzionando il mondo della vendita di biciclette di alta gamma...

Con le nuove Vega Carbon Fizik ha semplicemente deciso di portare ai massimi livelli ogni concetto innovativo con cui ha realizzato le ultime calzature top di gamma in questo ultimo...

Arriva oggi la nuova collezione Foundation Graphic Jersey, il mix perfetto tra stile da gara  e comfort pensato per le uscite di tutti i giorni. Ogni singolo capo riprende lo...

La sostenibilità oggi è una dote imprescindibile per un prodotto, un fattore chiave che eleva lo stato stesso del prodotto posizionandolo in maniera migliore nel mercato. Ovviamente, questo atteggiamento green viene...

Periodo di grandi giri in bici? Vi serve una borsa strutturata in maniera tale da ospitare quello che vi serve per pedalare? La nuova borsa Topeak PakGo Gearpack II farà al...

Quando l’arte incontra la velocità, nascono capolavori in movimento. L’arte non è fatta per rimanere ferma. Non esiste solo nei musei o sulle tele. L’arte si evolve, si trasforma, prende...

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: manca una settimana al Gran Premio Polini d’Italia, tappa unica del FIM 2025 World Cup Ebike Enduro, in programma il 26 luglio a Breuil-Cervinia, ai piedi dell’inconfondibile profilo del Cervino....

HALO® è la nuova gamma di lubrificanti per catene ad alte prestazioni prodotta da Finish Line, una gamma di prodotti innovativi nati per cambiare le regole e per portare a...

Avete presente il “water dipping”, ovvero la tecnica di verniciatura che genera linee sinuose e irripetibili sulle superfici? Bene, così vengono rese uniche le venti Verticale SLR Wave, la prima capsule...

Campagnolo presenta Pista, una nuova ruota progettata per le competizioni in velodromo e ottimizzata per le specialità tattiche. Pronta a garantire un’esperienza racing a un’utenza ancora più ampia, si propone...

Vi presentiamo due bici che profumano di leggenda, da una parte la bici con cui Ganna ha vinto il suo quinto titolo nazionale, la velocissima Bolide F TT 2024, dall’altra...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy