I PIU' LETTI
OSCAR TUTTOBICI. GANNA, LA GRANDE SORPRESA
di Giulia De Maio | 19/12/2020 | 08:10

È stato un anno più che positivo per Filippo Ganna. Così tanto che pure uno degli ultimi tamponi a cui si è sottoposto, alla vigilia degli Europei su pista di Plovdiv, hanno da­to questo esito. Top Ganna non si è fatto mancare nulla nel 2020, nemmeno il coronavirus. A fine febbraio ha conquistato il quarto titolo mondiale nell’inseguimento individuale con la ciliegina del record del mondo (4’01”934), il 21 agosto si è messo sulle spalle la maglia tricolore al termine della cronometro di Cittadella, poi ha dominato la prova contro il tempo della Tirreno-Adriatico, preludio al capolavoro iridato di Imola. Infine un Giro d’Italia su­perlativo con quattro successi di tappa e due giorni in maglia rosa.

Il ventiquattrenne piemontese della Ineos Grenadiers è stato l’autentica rivelazione della stagione, protagonista di una esplosione inattesa e davvero sorprendente: ha dominato la classifica dell’Oscar tuttoBICI Maglia Bianca, conquistando il Gran Pre­mio ACM Asfalti con pieno merito. Ha sbaragliato il campo precedendo di gran lunga il neoprofessionista valtellinese Andrea Bagioli della Deceuninck Quick Step ed il bergamasco Lorenzo Rota della Vini Zabù KTM, destinato ad esordire il prossimo anno nel World Tour.

Lo contattiamo mentre è ancora in qua­rantena a Vignone - solo la sera del 24 novembre ha finalmente avuto l’esito negativo all’ennesimo tampone - in­sieme a mamma Daniela, papà Marco (che ha partecipato all’Olimpiade di Los An­ge­les 1984 nella canoa, ndr) e la sorella Car­lotta, “Lotti”, a cui è così legato che al compimento dei rispettivi 18 anni si sono regalati un tatuaggio. Un’ancora, lui sul braccio, lei sulla schiena.

Come stai Pippo?
«Sto. Mi girano le scatole perché sono stato attento tutto l’anno, ho fatto tutto per bene, ho allentato la tensione per un giorno e mezzo (uscendo dalla “bolla” della Ineos Grenadiers pri­ma di entrare in quella della Nazionale per andare a Biella a trovare la fidanzata, che non vedeva dai mondiali di Imola 2020, ndr) e tutto è andato a catafascio. Per colpa del Covid ho buttato via tante occasioni, ma ormai mi sono messo l’anima in pace. Mi spiace infinitamente aver contagiato i miei compagni e amici Liam Bertazzo e Michele Scartezzini. Quando giravamo in pista erano i più attaccati a me e, senza vo­lerlo, attraverso l’aria qualcosa da me a loro sarà volato... Si meritavano di raccogliere agli Europei risultati di prestigio dopo aver preparato l’appuntamento in modo molto meticoloso. So­prat­tutto Liam che già aveva avu­to un anno difficile con un’ernia che gli ha distrutto la schiena, non meritava questo ulteriore stop, anzi aveva bisogno di soddisfazioni, morale e grinta. Ovviamente sono anche mortificato per la mia famiglia. Uniti nel bene e nel male, ormai puntiamo all’immunità di gregge (scherza, ndr). Speriamo che questa malattia non lasci strascichi a livello fi­sico. Essendo per tanti aspetti ancora sconosciuta, non possiamo averne la certezza. Appena starò meglio ovviamente mi sottoporrò a tutte le visite del caso prima di tornare ad allenarmi».

Quanto sei stato male?
«Per tre giorni ho avuto la febbre a 39°, la temperatura non scendeva no­nostante assumessi la tachipirina al mat­tino, dopo pranzo e alla sera. E io a 37° già soffro... Mi sentivo le ossa rotte e tutti i classici sintomi dell’influenza, per una settimana non ho avuto gusto e olfatto, che ancora non ho ripreso al 100%. Per gli odori ho fatto le prove con l’alcool, mi sfregavo le mani e le annusavo ma niente. Per i sapori con la senape. Ne prendevo una cucchiaiata di quella potente dal barattolo di vetro e... nulla. Ora inizio a sentire la dolcezza del miele, ma quando bevo il caffè non avverto ancora il gusto che dovrebbe avere. Nel complesso comunque sto bene quindi non mi lamento».

Come hai trascorso le giornate in quarantena?
«Mi svegliavo tardi e mangiavo tardi, giocavo con i videogames come Fort­ni­te e guardavo serie tv. Quando il wi-fi non andava uscivo in giardino con i cani Mia e Blu, mi sbizzarrivo in costruzioni con i lego o mi mettevo ai fornelli, all’hotel mamma c’è sempre qualcosa da imparare o di buono da provare. Non sono uno chef e nella vita di tutti i giorni non ho tanto tempo per cucinare chissà quali prelibatezze, ma in queste settimane di reclusione forzata ci siamo coccolati, mangiando e be­vendo bene. Per tenere alto l’umore della truppa abbiamo svolto tante attività insieme. Dai lavori di casa, come il taglio della legna o della siepe, alle grigliate con il barbecue. Per il resto sono diventato campione del mondo di... fancazzismo. Non vedo l’ora di tornare almeno a programmare il futuro».

Intanto torniamo al passato recente, che per te è stato davvero da incorniciare.
«È stato un anno particolare e difficile, come per tutti, ma a livello lavorativo non posso recriminare nulla. Ho realizzato alcuni sogni che custodivo nel cassetto fin da bambino, sono andato ben oltre le mie aspettative, affermandomi sia in pista che su strada e nelle crono. Devo ringraziare chi mi sta vicino quotidianamente e mi supporta in squadra e in Nazionale. Dietro ogni successo c’è il superamento dei propri limiti. Nessuna vittoria arriva facilmente. Do­po aver vinto la crono iridata a Imola ho avvertito la sensazione di aver fatto qualcosa di storico, soprattutto perché sono il primo italiano a vincere questo titolo e ci sono riuscito nel nostro Pae­se, ma resto con i piedi per terra perché so che la strada per confermarmi è lunga e piena di insidie. La corsa rosa è stata magica. No­no­stan­te la perdita di Geraint Thomas, siamo riusciti ad essere protagonisti ogni giorno e a fe­steggiare sul gradino più alto del podio di Milano con Tao Geoghegan Hart. Il mio pianto in piazza Duomo credo ab­bia reso bene l’idea di quanto fossi felice. L’istante più bello di quest’anno a due facce però è stato quando sono tornato negativo e ho ritrovato un po’ di nromalità. Lo sport è importante, soprattutto per uno che lo pratica di professione, ma vale fino a un certo punto. Se sei tranquillo rendi an­che a livello sportivo. Quando ho scoperto di essere positivo e di dover fare i conti con questo virus è stato il mo­mento più difficile».

A chi ancora ne nega la gravità, cosa ti senti di dire?
«Risulterò cattivo e insensibile, ma do­vrebbero provarlo sulla propria pelle. Se a chi si ostina a non rispettare le regole che ci permetteranno di sconfiggerlo mancasse l’ossigeno, sono sicuro ci penserebbe due volte prima di non usare la mascherina. Sono il primo ad essere convinto che le cose si sarebbero potute gestire meglio, ma in questa storia siamo in ballo tutti e ognuno de­ve dare il proprio contributo. Io so­no risultato positivo in Lombardia, ma es­sendo residente all’estero (da qualche mese si è trasferito ad Ascona, sul­la sponda svizzera del Lago Maggiore, nel Canton Ticino, ndr) non sono stato segnalato in Piemonte, dove risiede la mia famiglia. Mi sono informato contattando personalmente il primario di in­fettivologia dell’Ospedale di Ver­bania, che mi ha confermato che se­condo la prassi avrei do­vuto rifare il tampone a Mon­ti­chia­ri, dove ero ri­sultato positivo per la pri­ma volta. Per la legge italiana però non posso al­lontanarmi da casa, se non per effettuare il test nel drive in più vicino a dove sto svolgendo la quarantena, quindi sarebbe stato assurdo spararmi 220 km per una mancata trasmissione di informazioni. Allora ho chiamato la WA­DA che, oltre a quelli antidoping, svolge anche esami di questo tipo, per sottopormi a un tampone a casa il 16 e 20 novembre. Due giorni dopo la mia pri­ma positività, i miei familiari si sono sottoposti al test e anche loro sono ri­sultati positivi, in attesa dell’esito non hanno mai messo piede fuori casa. Siamo persone con la testa sulle spalle. Invito tutti ad essere responsabili. Per vincere questa sfida il gioco di squadra è quanto mai fondamentale».

Hai vinto l'Oscar tuttoBICI come mi­gliore under 26 italiano, il tuo primo in carriera.  
«Già, non lo avevo mai vinto nelle ca­te­gorie minori. Sarà che non sono mai stato un grande corridore, vincevo solo in pista.... (sorride, ndr). Quest’anno si è parlato molto del cambio generazionale in atto, ma io non lo trovo sorprendente. Succede da quando correva Luiga Ganna, con cui non sono neanche parente, è normale. Magari l’età media dei corridori che si impongono in corse importanti si è abbassata. Escludendo Saronni, in effetti i vincitori del Tour de France sono più maturi dei 22 anni di Pogacar, ma questa è stata anche un’annata atipica. C’è chi si è finito sui rulli, chi invece dal lockdown è uscito bene. Senz’altro noi giovani stiamo arrivando e non ci facciamo intimorire dall’esperienza dei vecchi».

Nel 2021, se tutto va bene, parteciperai ai Giochi Olimpici. L’Italia conta su di te per l’inseguimento a squadre, la cronometro e molto probabilmente anche per la prova in linea.
«Speriamo che Tokyo 2021 veda la lu­ce. Se dovremo vivere “sul chi va là” come quest’anno punto a tutto: nel 2020 ha funzionato (sorride, ndr). Mi sono già confrontato con Dario David Cioni, diesse e preparatore del team, che mi ha informato che fino a gennaio la squadra non ha in programma nessun ritiro. Appena potrò quindi volerò a Gran Canaria, da solo o con qualche compagno, per allenarmi al caldo. Un conto è iniziare la preparazione a 30° gradi, un altro è partire a macinare chilometri a dicembre a 3-4°. Il linea di massima il mio 2021 sarà come doveva essere il 2020. Voglio partire bene in vista dei mondiali su pista, quindi di­sputerò il Giro e volerò in Giappone per i Giochi. Per l’anno nuovo speriamo di poter avere un calendario e una vita più normali. Dipenderà tutto dalla forza di volontà della gente nel rispettare le regole e il distanziamento sociale. Mi raccomando».

da tuttoBICI di dicembre

ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI MAGLIA BIANCA

2018    Gianni Moscon
2019    Andrea Vendrame
2020    Filippo GANNA

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy