I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. I FAROLFI, NARRATORI DI CICLISMO
di Giuseppe Figini | 02/12/2019 | 07:26

 

Ricordiamo, in quest’occasione, un cognome che, in varie forme e largheggiando un po’, con qualche licenza temporale che ci concediamo, è presente nel ciclismo da circa un secolo. Ci riferiamo al cognome Farolfi, tipicamente indicativo della zona d’origine, la Romagna, con Guerrino Farolfi, nato appunto a Faenza il 18 maggio 1916, che ben presto, in gioventù, nella categoria allievi, gareggiando per la società Faenza Sportiva, ottiene buoni risultati nelle gare regionali. Il successivo passaggio fra i dilettanti conferma le sue attitudini di valente scalatore che lo conducono alle preselezioni per i giochi olimpici. Una carriera nella categoria contrappuntata da varie vittorie di valore in campo nazionale e, fra queste, spicca in primo piano, la Bologna-Passo della Raticosa, strada ricca di curve che collega l’Emilia-Romagna alla Toscana con il valico a quota m. 968 situato nel comune di Firenzuola, già in provincia di Firenze, gara ambitissima ai suoi bei dì dove si è svolgeva pure una nota gara di velocità in salita poi riservata alle auto storiche.

Era il 1937 e in una giornata da tregenda, sotto una fitta nevicata, Guerrino Farolfi ottenne la più importante affermazione della sua carriera agonistica tanto da meritare l’appellativo di “Gazzella della Raticosa” che lo accompagnò poi per tutta la vita, un soprannome coniato dal giornalista torinese Ruggero Radice, conosciuto anche con lo pseudonimo di “Raro”, sosia del popolarissimo attore americano Clark Gable, baffi compresi.

Per gli amici romagnoli però Guerrino Farolfi era sempre “Scainel”, diminutivo della parola “scaglia”, per la sua magrezza attenuatasi un po’ comunque con il passare degli anni. Il periodo bellico impedisce probabilmente al tenace scalatore il passaggio fra i professionisti ma lui, legatissimo all’ambiente, resta nell’ambito ciclistico organizzando circuiti e seguendo dappresso corridori faentini approdati con successo al professionismo del calibro di Vito Ortelli, Aldo Ronconi e Giuseppe “Pipaza” Minardi.

Guerrino Farolfi inizia a collaborare, come motociclista, con i giornali della sera, allora molto diffusi e il suo compito consisteva nel prenotare, in posti telefonici pubblici, la linea libera con le redazioni. Al tempo la teleselezione era di là da venire e bisognava effettuare le prenotazioni tramite le centrali della società telefonica per mettere a disposizione la linea, libera e pronta, per il giornalista che sopraggiungeva. In gergo il suo ruolo era quello del “trombettiere”, ma un trombettiere speciale con specifica competenza, capacità di lettura della corsa e passione. Doti che non gli mancavano certamente e che furono notate da un dirigente della Rai che propose la sua assunzione per facilitare il lavoro dei radiocronisti.

E nel 1955 entra in Rai, in organico alla sede di Bologna, proprio per non allontanarsi troppo dalla sua Faenza. Con lo sviluppo della televisione allargò la sua collaborazione anche per i telecronisti. E’ un periodo d’intensissima attività, sempre in sella alla moto, con la tipica tuta azzurra della Rai, senza abbigliamento specialistico specifico, su strade non sempre agevoli operando con continuità al Giro d’Italia, al Tour de France, ai mondiali e alle maggiori classiche in Italia e all’estero. Nel 1963, una forte colica renale lo costrinse ad abbandonare il Tour. Il direttore della sede Rai bolognese, per due anni, gli precluse, adducendo motivi di tutela della sua salute, di riprendere il servizio alle corse. Così, per un paio d’anni, Guerrino s’ingegnò comunque a seguire le corse sfruttando con accortezza ed elaborati calcoli ferie e permessi, per salire sul palco delle telecronache abbandonando l’amata motocicletta. In tale modo poteva continuare la frequentazione dell’ambiente ciclistico tanto da creare la figura dell’assistente del telecronista, ruolo poi ufficialmente divenuto istituzionale e riconosciuto, operando a fianco di figure di rilievo come Nando Martellini, Adriano De Zan, Giorgio Martino e altri ancora con il suo viso pacioso, il ciuffo di capelli e gli occhialini sempre sulla punta del naso, passando fogli con notizie, dati, nomi e distacchi ai telecronisti. Era legato da viva amicizia con il conterraneo Sergio Zavoli che aveva anche in Guerrino Farolfi un punto di riferimento, riscontro e fonte d’informazione dall’interno del gruppo, per spunti e motivi da trasferire, da par suo, nel suo inarrivabile “Processo alla tappa”.

Pure dopo il pensionamento Guerrino Farolfi continuò a operare in ambito Rai con contratti di collaborazione fino alla metà degli anni Novanta.

Un breve compendio statistico della sua attività riferisce di 40 Giri d’Italia, 25 Tour de France, una trentina di mondiali e un’infinità di altre corse al suo attivo. E’ scomparso il 5 novembre del 2000. Era sposato con la signora Vanda e dal matrimonio sono nati due figli: Goffredo e Mino.

E Mino, all’anagrafe Giacomo ma, per tutti, Mino, nato a Faenza il 3 novembre 1952 è il proseguimento di papà Guerrino – in altra forma – nel ciclismo. Quello praticato da Mino è di breve, brevissima, durata. Riceve la prima bici da corsa a 12 anni ma la sua passione si trasferisce ben presto, già a 14 anni, sulle due ruote ma quelle con il motore e con il “motore”, come dicono in Romagna, segue la sua prima corsa nel 1971, il classico Giro di Romagna con partenza e arrivo a Lugo, senza incarichi specifici.

L’anno seguente è però subito arruolato, non ancora ventenne, al Giro d’Italia dei professionisti. Guida la moto del ravennate Jader Armuzzi, dinamico ed estroverso personaggio che gestiva i traguardi a premio – al tempo molti diffusi e con montepremi, sia in denaro, sia in natura, sovente cospicui, di notevole valore –. Era in continuo e stretto contatto con i corridori con i quali riusciva a intrattenere rapporti cordiali e amichevoli gestendo con capacità di mediazione e convinzione eventuali controversie sui premi vinti, accontentando tutti con il suo “savoir faire” anche nell’arte del baratto fra premi in denaro e in natura.  Era un esponente di punta di quella che era scherzosamente definita, all’interno delle corse rosa, “l’orchestra Casadei”, ossia i numerosi addetti “made in Romagna” presenti in carovana.

Il Giro d’Italia 1972 partiva da Venezia, da Mestre precisamente, e Armuzzi insegna al giovane Mino i comportamenti in corsa alla guida della moto. E Mino ricorda che fu favorito anche dal fatto che al via si schierarono solo cento corridori. Nel 1975 La Gazzetta dello Sport, con la F.C.I., mettono a punto il servizio di Radioinformazioni, quello che ancora oggi opera nelle corse con Enrico Fagnani tuttora alla guida, dopo l’abbandono dell’importante servizio da parte della francese Klèber-Colombes nel 1973 e un’esperienza non soddisfacente nel 1974.

E così sulla moto di Mino è installata una radio Allocchio-Bacchini a valvole per fornire informazioni in corsa con Jader Armuzzi che, anche per motivi d’età, svolge il suo compito su una vettura.

Mino Farolfi intanto non trascura gli studi e si laurea in scienze politiche a Bologna e inizia a lavorare lasciando l’uso della moto in corse ciclistiche ai fine settimana e alla distribuzione spalmata delle ferie calibrata sul calendario ciclistico. Negli anni ’80 inizia la collaborazione con il giornale il Resto del Carlino e nel 1989 – dopo ben otto nevicate subite nella stagione precedente – lascia la moto e si accomoda in vettura (si fa per dire….) svolgendo il ruolo di speaker di Radioiformazioni.

Nel 1994 matura un contratto con la Rai di Bologna e lascia per qualche anno il Giro e le altre corse, trasmesse da Fininvest diventando giornalista professionista. Ritorna al Giro nel 1998, chiamato dall’allora direttore di Raisport Giovanni Bruno, seguendo tutte le edizioni della corsa rosa fino al 2010 quando, per impegni di lavoro e di famiglia, deve rinunciare al Giro d’Italia per seguire dappresso gli avvenimenti sportivi in Emilia-Romagna. Anche in questo periodo non manca, però d’essere vicino al ciclismo sia per corse e avvenimenti legati al professionismo e alle varie categorie delle due ruote per la Testata Giornalistica Regionale Rai.

Nel suo palmarès figurano la partecipazione a 35 Giri d’Italia, un Tour de France, tre Mondiali e un gran numero di corse a tappe e in linea.

Papà Guerrino era di carattere assai estroverso mentre Mino è piuttosto schivo, comunque sempre con approccio amichevole, cordiale e collaborativo e, dall’inizio di questo mese di novembre, è in pensione per raggiunti limiti d’età nonostante l’aspetto ancora molto giovanile.

Sono due Farolfi, in continuità ciclistica e familiare, di lunga e articolata storia connotata anche dalle due ruote, senza e con motore.

foto Archivio Farolfi

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy