I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. GAIARDONI, 80 ANNI DA CAMPIONE D'AMICIZIA
di Giuseppe Figini | 26/06/2019 | 07:51

Sante Giovanni Gaiardoni, “Gianni” per gli amici, è un’eccellenza assoluta delle due ruote, sia in ambito italiano, sia in quello internazionale. L’attribuzione di eccellenza travalica comunque il settore ciclismo per fissarsi, a pieno titolo, in quello più ampio dello sport per la qualità e il valore del suo medagliere.

Il veronese, nato a Villafranca di Verona il 29 giugno 1939, è sicuramente un “grande” della pista, professionista dal 1960 al 1971, dopo le strepitose vittorie alle Olimpiadi di Roma del 1960 dove conquistò l’oro nella velocità e nel chilometro da fermo. Avrebbe potuto fare il tris d’oro gareggiando anche nell’inseguimento a squadre – vittoria comunque ottenuta dall’Italia con Luigi Arienti, Franco Testa, Marino Vigna e Mario Vallotto – ma diverse scelte dettate forse anche da motivi di geopolitica sportiva, non lo videro schierato col quartetto vincente. Ora sorride al ricordo, senza acredine verso nessuno, qualità tipica del suo carattere, ma l’idea del tris d’oro con un po’ di rimpianto è ancora rimasta e traspare nel ricordo.

E sul filo della memoria Gaiardoni enumera anche i suoi numerosi successi su strada, ottenuti ovviamente in volata, in importanti gare, vere e proprie “classiche” ai tempi del ciclismo giovanile. Fra queste, in ordine sparso, la Milano-Busseto, la coppa Caldirola, la San Geo che finiva ad Affori, quartiere di Milano, il campionato veneto con la maglia della Villafranchese, la sua prima società. Giovanissimo ancora si trasferisce con la famiglia a Milano, zona Sempione, a due passi dal velodromo Vigorelli, precisamente in via Castelvetro 1. Ha così avuto esito positivo il corteggiamento serrato fatto dal commendator Dino Cappellaro, presidente della gloriosa società milanese dell’Azzini e facoltoso commerciante di pietre preziose, per fare indossare al possente giovanotto veronese la maglia blu-nera della sua squadra.

La “parrocchia” degli specialisti, in pista e fuori pista, come soleva definire i fedeli del Velodromo Vigorelli il suo grande cantore Mario Fossati, parrocchia assai numerosa e sempre affollata ai tempi, popolata da vari personaggi di differenti estrazioni sociali, molti integrati e regolari, qualche altro definibile un po’ bohèmien, tanto per stare leggeri, accolse subito al suo interno il traccagno veronese con scultorea muscolatura. Soprattutto le cosce, con fasce naturali impressionanti, non frutto di specifico lavoro in palestra, gli consentivano di proporre lo scatto con straordinaria veemenza e forza, tanto da sembrare che la ruota motrice posteriore “rigasse” con un solco il parquet della pista milanese con il telaio e l’intera, apparentemente esile, struttura che vibrava per la violenta potenza scaricata nella fase di scatto da Gaiardoni.

La forza della sua stretta di mano, allora come ancora oggi, è sempre stata un’altra espressione della sua prorompente muscolarità peculiare e chi la conosce sovente cerca d’evitarla pure ora per preservare l’integrità della propria.

In quel tempo L’impianto milanese di via Arona, in zona Fiera, aveva un monarca assoluto, il grande Antonio Maspes, personaggio e personalità di primo spessore che era già titolare di una straordinaria carriera e che era letteralmente cresciuto sui listelli della pista milanese, peraltro a due passi da casa sua. Maspes si rese subito conto delle potenzialità di Gaiardoni e lo prese a benvolere, non risparmiandogli comunque le sue caratteristiche, soventi sferzanti, battute, in italiano e anche in dialetto milanese che distribuiva a iosa, con continuità. Indicativo in materia è che lo sgamato cittadino Maspes non abbia mai messo nel mirino dei suoi famosi “scherzi” il più ingenuo Gaiardoni nella sua spontaneità d’origine contadina. L’ha comunque aiutato nell’inserimento nel circo dei “pistard” e Gaiardoni accettava questa “leadership”, anche dialettica, selezionando e metabolizzando quello che gli tornava utile e replicando anche, con rispettosa bonomia, a suo modo, alle scherzose provocazioni dell’incontestabile padrone di casa. E’ stato sì, una volta che Gaiardoni passò fra i professionisti dopo le Olimpiadi di Roma, un vivace e popolare dualismo che ha caratterizzato un’epoca d’oro della pista, a livello internazionale, ma sempre all’insegna dell’amicizia personale, anche fra le famiglie. E il commissario tecnico della pista, il famoso romano Guido Costa, non ha mai avuto problemi particolari di gestione dei due “big”.

A proposito delle Olimpiadi il veronese ricorda ancora oggi, con nostalgia, il periodo dei lunghi collegiali di preparazione alle Frattocchie, località del comune di Marino, a una ventina di chilometri da Roma. La sede era un pensionato gestito dalle suore, con vari compagni, molti tuttora amici, con gli scherzi, le “fughe” serali e qualche “evasione” per un tuffo nel clima della “dolce vita” romana di quel tempo al seguito di un brillante e facoltoso personaggio, Gianni Banti, “viveur e bon vivant”, assiduo frequentatore dell’ambiente, sia ciclistico, sia – soprattutto – pariolino della capitale. Era per rompere un po’ la routine, dice oggi Gaiardoni, che ricorda ancora, di quel tempo, il panino con un fresco buon bicchiere di bianco, che sottobanco, di nascosto dal c.t. Costa, una suorina gli faceva trovare, “ad personam”, al rientro dell’allenamento, quale apprezzatissimo antipasto. A proposito di cibo Sante Gaiardoni ricorda la figura di Fiorenzo Magni che gustava particolarmente le tagliatelle veronesi cucinate dalla sua mamma.

E ricorda la goliardia del tempo che, comunque, non andava a detrimento della serietà professionale e in questo tema ricorda Gianni Massari, suo amico, in forza alla Polizia Stradale di Milano, che nel tempo libero dal servizio, era la sua costante guida negli allenamenti dietro Vespa o Lambretta, il suo “pacer” come si direbbe oggi, ma non solo. E l’avversario più ostico che Gaiardoni abbia mai incontrato in pista, per sua ammissione, era il milanese Ruggero Zini, sconosciuto ai più, poi diventato architetto, in seguito sempre legato d’amicizia e anche collaborazione personale nel settore immobiliare.

Gli annuari sportivi riportano l’eccezionale palmarès del campione veronese, quello che non riportano è il suo straordinario senso dell’amicizia, un’amicizia di servizio si potrebbe dire, mai esibita, con diramazioni varie in Italia e pure all’estero, messa in atto anche quando, conclusa la carriera, aprì un negozio di biciclette nel quartiere milanese del Giambellino. Milano era diventata oramai la sua città e Gaiardoni si profuse sempre per lo sviluppo della bicicletta, con varie iniziative, per la promozione della due ruote anche in ambito cittadino.

Ora abita a Motta Visconti, tranquilla cittadina in provincia di Milano, al confine con quella di Pavia, vicino alla figlia Samantha. E si dedica, con tenerezza e continuità, pari (se non superiori) alla potenza che esprimeva in pista, alla moglie, la signora Elsa Quarta, già nota cantante melodica sposata nei primi anni 1960, conosciuta, tramite il collega cantante milanese Luciano Tajoli, durante una tournèe in Australia. E sembrano ancora adesso i “fidanzatini di Peynet” con il fidanzatino che ha la poderosa struttura, nonostante le ottanta primavere, di Gianni Sante Gaiardoni.
Auguri!



Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

Difficilmente potremmo trovare un alleato più prezioso della Creatina anche in questo momento dell’anno, una parte della stagione in cui per un motivo o per l’altro pretendiamo davvero molto dal...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy