I PIU' LETTI
MARTINELLI CI SPIEGA I SEGRETI DELL'ALTURA
di Pietro Illarietti | 28/07/2018 | 07:52

Durante la stagione gli atleti salgono in altura per effettuare un periodo di rigenerazione. Si sente spesso parlare di questa pratica ma proviamo a capirne qualcosa di più grazie a Davide Martinelli che proprio in questi giorni è impegnato in uno stage a Livigno.

“Partiamo da un concetto base: l’altura deve essere effettuata per un periodo di almeno 15 giorni per ottenere dei benefici, se si parla di altitudini attorno ai 1800-2000 mt. Generalmente - spiega il bresciano della Quick Step Floors - in quota si lavora con profitto per motivi differenti:

- Si è motivati a lavorare al meglio poiché generalmente si svolge in un periodo in cui si hanno obbiettivi importanti a breve-medio termine.

- Si segue correttamente il regime alimentare perché si è concentrati su poche cose non avendo molti altri pensieri oltre a quello di pedalare, recuperare e appunto alimentarsi bene.

- Si svolgono allenamenti su dislivelli importanti che quindi portano ad avere quasi sicuramente un incremento di condizione, se non si esagera con l’intensità, cosa che purtroppo molti fanno».

E’ necessario adottare una serie di precauzioni?

“Soggiornare in altura significa, nella maggior parte dei casi, stare a un’altitudine di 1.800 – 2.200 metri che rappresentano l’optimum”.

Ci sono atleti che però salgono anche più su come al passo Stelvio ad esempio che si trova a 2500-2700mt.

“Salire ulteriormente significa andare incontro ad alcuni inconvenienti come ad esempio il rischio di non riuscire a dormire bene o il cosiddetto mal di montagna che porta con se, mal di testa, malumore e recupero non ottimale tra un allenamento e l’altro. Tutto questo è dovuto all’ipossia, cioè la mancanza di ossigeno che è proporzionale al crescere dell’altitudine in cui si soggiorna o ci si allena. Nel mio caso la località scelta è a 1.800 metri. Solitamente mi ci vogliono 3 giorni per l’adattamento e nelle prime uscite in allenamento non arrivo mai al medio di battito cardiaco. Il fisico deve abituarsi al minor ossigeno”.

Ci sono scuole di pensiero differenti sull’altura, Davide apprezza la teoria ”Sleep high and train low,” ossia passare la giornata e dormire in quota ed allenarsi a quote minori al di sotto dei 1200mt. S.l.m

“Solitamente la mia località preferita per gli allenamenti è il Maniva a quota 1800 mt, dove scendendo di 8-9km, in valle, posso trovare una serie di salite ideali per tutti i lavori specifici. Dormo in quota e mi alleno in basso, questa pratica è subito redditizia. Ho i vantaggi dell’altura senza gli svantaggi dati dal non poter fare lavori ad alta intensità, cosa appunto sconsigliata a quote sopra i 1600-1800mt s.l.m. Ai piedi del Passo Maniva mi è possibile preparare anche le cronometro in quanto ad altitudini poco elevate posso sostenere ogni tipo di allenamento, anche la simulazione di corsa”.

Diverso il processo di adattamento con l’altura dell’Alta Valtellina.

«Quando scendo da qui, la prima settimana sono meno brillante. Effettuiamo lavori di forza e resistenza e difficilmente superiamo il medio. Non si svolgono sedute ad alta intensità. Per questo devi essere bravo a calibrare gli allenamenti e far sì che il fisico possa recuperare tra una seduta e l’altra e una volta scesi riprendere con sedute di qualità. Ad esempio quest’anno scenderò il 19 e dovrò correre il 29 la Ride London, corsa WorldTour vallonata in cui è necessaria brillantezza. Nelle giornate che vanno dal 22 al 25 sicuramente effettuerò delle sedute di velocizzazione dietro moto a ritmo gara e allenamenti ad alta intensità come 40”-20” o accelerazioni violente di 2-3’ vicino al mio massimale, insomma lavori che incrementano subito la condizione e ti permettono di essere pronto ad una corsa di un giorno”.

Ecco altri dettagli molto interessanti.

“L’altura, se ben gestita, permette inoltre di rigenerarsi. L’ematocrito si alza, o rimane costante, e puoi fare quantità. L’importante è non avere un obiettivo agonistico a brevissimo, intendo 3 o 5 giorni. Non si può pretendere di scendere ed essere subito al 100% della condizione. Diverso è invece affrontare delle gare di transizione verso il grande appuntamento. Nella mia esperienza ho sempre cercato di scendere 15 giorni prima del grande appuntamento, inserendo 2-3 corse per trovare brillantezza e ritmo corsa”.

Perché alcuni atleti effettuano stage in quota con costanza e non sempre con permanenze da 15 giorni?

“Questo è un discorso interessante che ho attuato anche io in passato, trovando benefici. Si effettuano vari blocchi, di solito 2-3 nel giro di 40-50 giorni. Se il corridore ha effettuato uno stage di almeno 12-15 giorni in altura nell’ultimo mese e decidesse di ritornare in altura sarebbe  pronto ad un blocco di lavoro intenso poiché il fisico dispone di una sorta di “remember” dello stage effettuato precedentemente ed ha bisogno di meno giorni per adattarsi alle condizioni sfavorevoli dell’altura. Un fatto provato da vari studi. In questo specifico caso anche 8-10 giorni potrebbero essere redditizi a livello di produzione di globuli rossi”.

Infine un’altra chicca.

«E’ una cosa che non ho mai fatto ma che ha un suo senso e so che alcuni corridori hanno già sperimentato, ossia passare una settimana ad altitudine di 1.800 poi spostarsi in quella seguente ancora più in alto. Il fisico si adatta più velocemente alla maggior altitudine. Uno step che non rappresenta uno shock radicale come passare da zero a 2.500 metri. Dormire più in alto dovrebbe avere effetti amplificati sulla produzione di globuli rossi. In futuro sicuramente proverò ad attuare questa tecnica e vi terrò informati sulle mie sensazioni”.

L'altura è prediletta dai corridori dediti ale corse a tappe.

“Per i ciclisti da gare a tappe è l’opportunità di fare salite lunghe, ed anche ad esempio i belgi oppure gli olandesi che hanno il Cauberg o altri strappi che difficilmente superano il km di lunghezza, durante i raduni alpini trovano un terreno nuovo e adatto agli scalatori. Alcuni uomini da classiche vanno in altura a febbraio-marzo. In questo momento sembra una moda, ma per l’uomo da classiche fare salite lunghe potrebbe comportare il rischio di perdita di esplosività. Non ho mai provato un ritiro in quel periodo ma io credo che sia più opportuno, per trovare la brillantezza che serve nelle classiche di un giorno correre o prediligere percorsi vallonati ma senza salite troppo lunghe. Credo sarebbe un rischio che non vale la candela. A inizio stagione si è ancora freschi e non si ha la necessità di rigenerarsi, cosa che l’altura aiuta a fare. Personalmente vedo questo lavoro più proficuo prima del Giro o prima del Tour. Ogni prof effettua almeno 2-3 stage in quota all’anno anche in base al programma gare. Ad esempio in questo periodo di metà stagione c’è un buco nel calendario per chi non effettua il Tour de France. Il 70% dei corridori professionisti si trova in altura in giro per il mondo in queste settimane”.

Un particolare importante riguarda l’aspetto alimentare.

“Attenzione a non mangiare troppo poco in altura, è necessario aumentare la quantità di proteine assunte, altrimenti si può rischiare di perdere massa muscolare. Il consumo energetico in altura è più elevato a causa dell’aumento del metabolismo basale necessario per mantenere le varie funzioni vitali (respirazione, sistema nervoso, circolazione sanguigna, etc,) soprattutto nei primi giorni di stage in quota. E’ necessario introdurre qualche caloria in più rispetto che a quando si è a quote inferiori. Non bisogna perdere massa muscolare, quando si entra nella fatidica condizione di overtraining, si rischia una bella fetta di stagione e una volta entrati in catabolismo si deve stare fermi per almeno 15 giorni. Ci sono atleti che si sono giocati un anno di carriera per questo aspetto. Ribadisco, è opportuno non fare diete troppo restrittive mentre si soggiorna ad alta quota”.

Info su www.sportplushealth.com

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
La nuova sella Speedtrap nasce grazie alla collaborazione di Deity con SDG Components, leader mondiale delle selle MTB! Questo nuovo prodotto punta diretto a chi apprezza lo stile e i...

Il nuovo Cannondale LAB71 Topstone Frameset è stato creato dall’azienda statunitense per spostare il limite decisamente in alto, infatti, questo nuovo telaio porta le prestazioni e la versatilità della nota...

Spesso ci capita di toccare con mano prodotti davvero ben riusciti e queste Rebel 3 di Northwave confermano la buona regola. Comode, solide e ben realizzate, insomma queste scarpe dedicate...

Dopo il successo avuto negli ultimi anni torna l'edizione limitata dei calzini MB Wear Flanders Fun Evo, tre belle fantasie dedicate a tutti i ciclisti appassionati del Giro delle Fiandre...

Il nostro Vincenzo Nibali come ben saprete sta correndo l’Absa Cape Epic, una corsa di 8 tappe in mtb lunga 600 km che affronterà complessivamente un dislivello di 15.000, quella...

Per l’inizio della primavera, Guerciotti ha preparato un’offerta veramente allettante per poter promuovere la sua bicicletta top di gamma nel mondo gravel, abbinata ad uno dei gruppi più apprezzati come...

I fratelli Atherton non hanno certo bisogno di presentazioni, dopo aver dominato la scena Downhill per oltre 15 anni, conquistando 8 Campionati del Mondo, 20 titoli nazionali, 7 Classifiche Generali...

EKOÏ introduce nelle sue nuove collezioni tessili la tecnologia grafene, riconosciuta per la sua conduttività termica particolarmente elevata. Le maglie EKOI Graphene Design e Kamo sono dotate di questa...

ASSOS of Switzerland lancia oggi la sua app per dispositivi mobili, una nuova piattaforma ottimizzata per offrire agli utenti un’esperienza premium durante i loro acquisti. L’app, disponibile per i sistemi...

Chimpanzee, marchio distribuito in Italia da AMG, ci ha abituato a prodotti gustosi e naturali, una filosofia che è piaciuta molto ad una larga fetta di sportivi particolarmente attenti ad...

MAXXIS considera il modello High Road un copertoncino per tutte le competizioni, insomma, un prodotto che può decisamente fare bene su diversi tipi di terreno. Lo ho provato per voi...

Le funzionalità di 2 capi uniti in un’unica maglia unisex da ciclismo pratica, leggera e con proprietà termiche intermedie.Questo è il valore aggiunto di Spartan di Wilier Triestina, riuscire a...

La maglia All-road Unlimited Trail Jersey di Castelli è un capo davvero completo, infatti, dall’autunno fino alla primavera vi accompagna in ogni avventura gravel nel comfort più assoluto. Robusta, ma...

I dati contano spesso, ancor di più in questo caso: La nuova tecnologia Speedcore rende il pneumatico più veloce del 24% rispetto alla pretendete versione e anche più resistente alle...

Briko® presenta il nuovo occhiale sportivo Detector, una reinterpretazione del celebre modello vincitore del Compasso d’Oro nel 1991. La silhouette più iconica di Briko® si presenta con un design rinnovato...

La capsule collection STRIPES trae ispirazione dal guardaroba marino e si costruisce attorno al capo di punta e senza tempo: la maglia alla marinara. Questa interpretazione originale e glamour del...

L’inverno è stato fin troppo mite, poca pioggia e poi la neve ma recentemente solo temperature superiori alla media del periodo. Ora le previsioni parlano già di pazza primavera, insomma,...

Inutile nascondere ciò che vediamo nelle immagini televisive, infatti, Look ha già affidato al team Cofidis due bici, in particolare modo si tratta di un prototipo stradale e di uno...

Pinarello lancia ufficialmente Nytro E, un'entusiasmante gamma di e-bike progettate senza compromessi per offrire una esperienza di guida pari a quella garantita da una tradizionali bici da strada. Nitro E...

In vista della partenza dell’edizione 2023 della ABSA Cape Epic (19-26 Marzo 2023), la più importante e celebre corsa a tappe in Mountain Bike al mondo, Northwave presenta la scarpa Rebel...

Campagnolo annuncia le nuove Hyperon Ultra che, con un peso di soli 1240 g, completano l’ampia gamma con una coppia di ruote super leggere e ad alte prestazioni. Le ruote...

Distanza, la prima scarpa gravel off-road prodotta da UDOG, si caratterizza per un design distintivo e per soluzioni uniche nel panorama. Il giovane marchio si ripete e come è avvenuto...

Dalle strade veloci ai sentieri sterrati scorrevoli e ai percorsi MTB, la versatile sella Argo Adaptive è a proprio agio su qualsiasi superficie, merito della innovativa imbottitura stampata in 3D....

Polini e Fulgur sono liete di presentare la nuova e-bike FULGUR MULA 880 MM33 LIMITED EDITION, nata dalla collaborazione con Marco Melandri, Campione del Mondo della classe 250 nel 2002,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La maglia All-road Unlimited Trail Jersey di Castelli è un capo davvero completo, infatti, dall’autunno fino alla primavera vi accompagna...
Distanza, la prima scarpa gravel off-road prodotta da UDOG, si caratterizza per un design distintivo e per soluzioni uniche nel...
di Giorgio Perugini
Corsa N.EXT in ordine cronologico è l’ultimo prodotto arrivato nella grande famiglia Corsa di Vittoria, uno pneumatico inserito all’apice della...
di Giorgio Perugini
Ci si aspetta molto dalle moderne biciclette aerodinamiche di oggi, bici che devono essere veloci certamente, ma anche accompagnare e...
di Giorgio Perugini
  Probabilmente molti adorano il lato “experience” del gravel, ma una cosa è certa, ruote come le Campagnolo Levante fanno...
di Giorgio Perugini
Bollé non ha dubbi, AVIO è il casco ad alte prestazioni più evoluto che l’azienda abbia mai prodotto. Aerodinamica ottimizzata,...
di Giorgio Perugini
Tucano Urbano, marchio sempre vicino ai commuter, sa bene che per guidare la bici in inverno servono mani pronte, calde...
di Giorgio Perugini
La giacca Finisseur Pro Gravel è il classico capo trasversale, quello che sfrutterete alla grandissima nel gravel ma anche in...
di Giorgio Perugini
Lo so, le previsioni meteo raccontano che nelle prossime tre settimane avremo a che fare con il freddo, ma a...
di Giorgio Perugini
Se siete freddolosi sappiate che con queste scarpe e un bel completo invernale non avrete più scuse per lamentarvi! Ecco...
di Giorgio Perugini
Lo strato isolante Polartec® Alpha® Direct è probabilmente l’elemento che ha rivoluzionato il modo di costruire le giacche dedicate al...
di Giorgio Perugini
Le mani calde sono una priorità in questi giorni freddi, quindi investire in un bel paio di guanti resta sempre...
di Giorgio Perugini
Probabilmente la Johdah Targa di Assos è la giacca sportiva invernale più completa di sempre per l’azienda svizzera, un capo...
di Giorgio Perugini
I tempi cambiano e i desideri degli stradisti orientati alle bici elettriche pare siano arrivati alle orecchie di chi le...
di Giorgio Perugini
Chi pedala per necessità in città lo sa bene, freddo e pioggia possono diventare una vera noia da affrontare negli...
di Giorgio Perugini
LOOK svela oggi la nuova 765 Optimum, l’ultima bici dedicata all’endurance che farà felici una larghissima fetta di appassionati. La...
di Giorgio Perugini
Chi pratica ciclismo e si allena duramente anche in inverno lo sa bene, quando si fatica servono capi dinamici in...
di Giorgio Perugini
Non tutti possono avere molte bici a propria disposizione, né è assolutamente detto che questo sia un desiderio condiviso dai...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy