Era Gino il Pio: religioso, cristiano, cattolico, credente, praticante. Era Ginettaccio: burbero, irascibile, incontentabile, drastico, tutto-sbagliato-tutto-da-rifare. Era l’Uomo di ferro: indistruttibile, inossidabile, irresistibile, indomabile, inesauribile. Ed era, è, sarà sempre Gino il Giusto: aiutò centinaia, forse 800, forse mille ebrei durante la Seconda guerra mondiale e salvò una famiglia dalla deportazione ad Auschwitz.
Bartali è uno Schindler italiano, fra il 1943 e il 1944. Come campione, personaggio, protagonista, gode di popolarità e credito. E di una certa immunità. In quegli anni sta a casa e si allena. Va e viene, in bici. Ai posti di blocco non lo fermano neanche, se non per chiedergli un autografo. Ma lui, nei tubi della sua Legnano, porta documenti falsi per ebrei chiusi in casolari o in conventi, e che cercano, con una nuova identità, di salvarsi. Finché, sospettato di collaborare con gli ebrei, è interrogato e quasi incastrato. Intanto, nella primavera e nell’estate 1944, Gino e il cugino Armandino Sizzi nascondono la famiglia Goldenberg – padre, madre e due figli – a Firenze, nella cantina di una casa in via del Bandino.
Bartali non ne parla, neanche a pace ritrovata. Soltanto rari accenni. Finché, dopo la morte (il 5 maggio – il giorno più letterario che si possa immaginare – del 2000), comincia la ricerca, poi le scoperte, infine i riconoscimenti. E’ l’ultima, immensa, valorosa vittoria di quel naso allegro da italiano in gita.
“La battaglia dei pedali” è lo spettacolo che il centro di produzione teatrale La Piccionaia dedica a quando Gino Bartali corse e salvò gli ebrei. Francesca Bellini, Aurora Candelli e Julio Escamilla: sul palco. Ketti Grunchi: drammaturgia e regia. Yurij Pevere: scenografia e luci. Le prossime date: il 23 gennaio alle 11 nel Teatro Ferrari di Camposampiero (Padova), il 24 gennaio alle 9 e il 25 gennaio alle 11 al Teatro comunale Elios-Aldò di Scorzè (Vicenza), il 25 gennaio alle 9.30 al Teatro Astra di Vicenza, il 26 e il 27 gennaio alle 10 nella Casa del teatro ragazzi e giovani di Torino, il 27 gennaio alle 21 nella Casa del teatro ragazzi e giovani di Torino, il 28 gennaio alle 21 nel Centro socioculturale di Trezzano sul Naviglio (Milano), il 30 gennaio alle 11 ancora al Teatro Astra di Vicenza, il 31 gennaio alle 9.30 nella Scuola media di Altavilla (Vicenza), il 4 febbraio alle 10 nella Sala Jacopo Da Ponte di Bassano del Grappa (Vicenza), il 7 febbraio alle 10.30 nel Teatro civico di Schio (Vicenza).
Marco Pastonesi