Forme classiche, peso bassissimo e tanta tanta sostanza per una bici che fa sicuramente sognare, anche da ferma. Si presenta con gran stile il modello SL-7 firmato Carrera Podium, un concentrato di tecnica e passione per ciclisti esigenti e competenti. 830 grammi nella taglia M e 97N/mm di rigidità per accompagnarvi ovunque e farvi gioire ad ogni colpo di pedale. I numeri non contano molto, ma in qualche caso fanno la differenza…
Il carbonio utilizzato è il T800 e M46J della Toray Industries inc. utile per ottenere un equilibrio perfetto tra leggerezza e rigidezza. La tecnologia messa in campo da Carrera Podium migliora il comportamento di queste preziose fibre grazie ad un processo di stampaggio e compattamento di altissimo livello chiamato EPS.
Le forme dei tubi sono ottimizzate per conferire maggior solidità laddove questa è un bisogno essenziale come nel nodo sella e nella zona del movimento centrale. I foderi alti posteriori si prolungano quasi nel tubo orizzontale (elegantemente schiacciato a ridosso del tubo sella) per sostenere meglio tutte le fasi di spinta in cui si nota il vero carattere di una bici. La scatola del movimento centrale è oversize ed è caratterizzata da una certa asimmetria, condizione strutturale funzionale e necessaria per integrarsi con la guarnitura, i foderi bassi e col tubo obliquo. Il tubo reggisella è di Ø31,6 per conferire ancora più carattere ai dinamismi del reparto posteriore.
Gli equipaggiamenti attingono tra i migliori accessori presenti sul mercato, Fulcrum, FSA, Ursus, Vittoria, Shimano, Sram e Campagnolo per allestimenti da super bike.
Speciali fermo guaina riposizionabili sono utilizzati per configurare in maniera pulita il telaio con i gruppi elettronici o meccanici. Sterzo conico da 1”1/8 e 1” 1/4, scatola del movimento PressFit da 86.5 e assoluta compatibilità per le coperture da 25. Siete alla ricerca di una bici per migliorare i tempi sulle vostre salite preferite o cercate un’affidabile compagna per togliervi qualche soddisfazione nelle prossime Gf? La risposta c’è e si chiama SL-7.
Giorgio Perugini