I PIU' LETTI
NIBALI SI RACCONTA ALLA SPORTWEEK DI SEREGNO. LA CARRIERA E LA NECESSITA' DI RIPARTIRE DAI GIOVANI
di Giorgia Monguzzi | 06/06/2025 | 12:00

Vincenzo Nibali è stato il grande ospite di una serata organizzata dal comune di Seregno, un’occasione speciale per ascoltare i racconti del fuoriclasse italiano che ha segnato la storia del ciclismo moderno L’evento era inserito nella rassegna Sport Week del comune brianzolo, stato nominato città europea per lo sport 2025.

Nibali, incalzato dalle domande di Walter Proserpio di Radio Deejay e dall’influencer Lisa Offside ha offerto ai molti presenti un vero e proprio viaggio all’interno non solo della sua carriera da ciclista professionista, ma soprattutto nei lati più intimi e umani della sua professione. Tutto non poteva che partire che dalla sua Sicilia e con una passione per la bici iniziata poco alla volta seguendo papà Salvatore. «Mi sono appassionato al ciclismo poco a poco, avevo circa 7,8 anni e mio padre si è fatto regalare una bicicletta e da lì ha iniziato a partecipare a qualche gara per gli amatori in programma la domenica. Le gare erano molto diverse, il livello era più basso e tutti ci andavano per passione, presto anche mio zio ha incominciato a partecipare. A me è sempre piaciuto toccare le bici, smontarle e rimontarle, toccavo i ferri di mio padre. La mia prima bici me la sono praticamente costruita, era un vecchio telaio arrugginito che abbiamo scartavetrato e poi ci avevo incollato degli adesivi della Bianchi, da lì poi è effettivamente incominciato tutto - ha raccontato Vincenzo sottolineando le numerose difficoltà che un giovane siciliano ha dovuto affrontare – avevo circa 14 anni quando ho fatto la mia prima gara, arrivai secondo e tutti si appassionarono. Da quel momento ogni domenica ci mettevamo in viaggio per le gare che spesso erano a Palermo, faceva caldissimo e la macchina era senza aria condizionata, pensarci oggi è folle, ma la motivazione era più forte di qualsiasi altra cosa. » Il ciclismo è sempre stato uno sport molto sentito nell’isola dove comunque c’erano gare e squadre, un movimento ben consolidato che però passati una certa categoria si fermava e non era più grado di fornire opportunità ai giovani atleti.

Il trasferimento in Toscana è stato necessario, una scelta decisa per inseguire il proprio sogno e di cui Nibali non ha rimpianti. I giorni erano scanditi tra lo studio e gli allenamenti, anche se il momento più importante rimaneva quello della gara in cui il siciliano dava assolutamente il meglio di sé. «Quando mi sono trasferito non ho avuto rimpianti, mi è però dispiaciuto abbandonare la mia famiglia, è stato un salto importante che mi ha obbligato ad assumermi delle responsabilità. Vivevo in una casetta con un mio compagno di squadra, ogni giorno andavamo a scuola ad Empoli dove frequentavo l’indirizzo pubblicitario assicurativo, poi una volta tornati a casa iniziavano gli allenamenti. Ho rischiato il tutto per tutto, non sapevo come sarebbe andata a finire, avevo puntato ogni cosa sul ciclismo e non avevo un piano b. Ora lo sport è molto cambiato, i ragazzi vengono seguiti in tutto e per tutto fin da giovanissimi, hanno alimentazione, allenamenti specifici, per noi non era così. Credo però che ai ragazzini bisogna insegnare che lo sport è importante, ma non è tutto, bisogna sempre avere un piano b nella vita, impegnarsi, studiare, trovare anche un’altra strada perché poi potrà sempre servire, non si può essere atleti a vita.»

Durante la serata non sono mancate le emozioni, tutti nella platea dell’Auditorium di Seregno hanno ascoltato estasiati il racconto dell’arrivo dello Squalo al professionismo, le gare prima in Fassa Bortolo e poi in Liquigas, i primi risultati e le grandi vittorie. E’ impossibile mettersi ad elencare tutti i successi di Nibali, impresa assai difficile da compiere in una serata e così lo squalo ha deciso di soffermarsi su alcuni momenti come la tappa del pavè al tour 2014, una giornata tremenda, ma fondamentale per il successo finale e la tappa epica di Risoul sotto la neve nel 2016 quando ha vinto il suo secondo Giro.  «Penso che quella al Giro 2016 sia stata una delle difficoltà più grandi che abbia affrontato, non ero partito molto bene, soffrivo di allergia e tutti mi davano per spacciato. Ero molto arrabbiato anche perché tutti dicevano che mi sarei dovuto ritirare, io ero quarto in classifica e per nulla al mondo mi sarei ritirato. Poi sono arrivate le montagne, abbiamo iniziato a salire e lì qualcosa è cambiato, l’allergia se ne è andata e siamo riusciti a costruire una bellissima vittoria di squadra. E’ stato tutto stupendo, avevo dei compagni di squadra straordinari, abbiamo avuto la forza di ribaltare la situazione. Una grande occasione di rivalsa per il messinese che ne ha poi approfittato per ricordare Michele Scarponi, un caro amico e compagno di squadra che fu fondamentale proprio nel Giro 2016. «Michele era straordinario, era già un grande campione e poi è venuto in Astana per aiutarmi, si era messo totalmente al mio servizio aiutandomi a vincere tantissime corse. Mi ricordo che un giorno era davanti al gruppo a tirare e lungo una discesa aveva centrato una spettatrice, era ritornato davanti poco dopo ridendo e scherzando dicendo che aveva sistemato tutto. Lui era così, una persona unica che metteva di buon umore e creava un clima bellissimo in squadra, qualcosa che forse oggi non succede più»

Vincenzo Nibali si è aperto in una chiacchierata fiume svelando aneddoti, racconti personale e qualche chicca. Tra compagni di squadra e avversari, Nibali ha svelato i suoi avversari più temibili come Christopher Froome, forte soprattutto per la corazzata sky e in particolare il Pistolero Alberto Contador, un atleta incredibile che è praticamente stato sempre impossibile contrastare. Si è passati per le dinamiche in gruppo, la preparazione di un atleta, il pranzo dalla colazione alla cena passando per i diversi infortuni che fanno parte del mestiere, ma spesso la causa va ben altro. E’ il caso della terribile caduta durante il Tour 2018 quando un tifoso invase la strada causando una caduta dai risvolti gravi. «A causa di quella caduta mi sono fratturato la decima vertebra toracica, un infortunio terribile, forse uno dei peggiori della mia carriera. Mi avevano dato uno stop di almeno 6 mesi, ma mi sono messo subito al lavoro, ho fatto un intervento e un mese e mezzo dopo ero già in gara, la forza di ripartire era più forte – ha detto Vincenzo – gli incidenti in corsa possono capitare, ma in questo caso non è stata solo fatalità, a farmi finire a terra è stato un tifoso che aveva invaso la strada e che non mi ha mai chiesto scusa, è proprio tutto questo che ancora oggi mi fa molto male»

Nella lunga chiacchierata si è spesso parlato di giovani, di un ciclismo cambiato, di investimenti sempre più grandi, ma soprattutto di un movimento italiano spesso marchiato come in crisi totale. Nibali che da inizio anno ha intrapreso uno stretto lavoro con la Lega Ciclismo professionisti ha fornito un quadro sulla situazione italiana. «Mi piace il ciclismo che è oggi, posso dire di aver visto il vecchio e poi di aver vissuto il mio che è stato un po’ da spartiacque. E’ un ciclismo bellissimo ed emozionante, ma purtroppo ci sono solo sempre 5 atleti che si dividono le vittorie, televisivamente è emozionante, soprattutto per il tifoso, ma se guardo con gli occhi dell’imprenditore si rischia di ammazzare il tutto. In Italia è necessario ripartire dal ciclismo giovanile, investire, fare delle nuove infrastrutture e per questo credo che non puntare ad ospitare le Olimpiadi a Roma sia stato un grande sbaglio, avrebbe permesso a tutto il territorio italiano di attivarsi sugli sport compreso il ciclismo. Ora tutto si è globalizzato e i costi sono lievitati, in Italia avevamo 15 squadre di alto livello, oggi non è più possibile. Ora le squadre World Tour sono tutte squadre stato, è il caso di Uae o Bahrain o Astana o sono tutte supportate da grandi compagnie e magnati. Nonostante ciò rimane uno sport popolare, è l’unico che non richiede un biglietto di ingresso, il tifoso può incontrare il proprio campione semplicemente aspettandolo sotto il bus della squadra e credo che questo sia bellissimo. »

E’ stata una serata intensa che ha spaziato dai ricordi delle prime pedalate al ciclismo contemporaneo, abbiamo sentito tante volte i racconti di Vincenzo Nibali eppure c’è sempre un taglio diverso. Come ci conferma lui stesso a fine serata, è come se fosse ogni volta un viaggio nuovo in cui emergono nuovi particolari, nuovi ricordi che spesso erano stati messi da parte. La nostra chiacchierata con Vincenzo è poi stata più ampia spaziando dal Giro 2025 agli interventi concreti per il nostro ciclismo, potrete ascoltarla a partire da lunedì 9 giugno nella nuova puntata di blablabike

 Durante l’incontro a tema ciclismo l’amministrazione comunale con il primo cittadino Alberto Rossi ha rivolto un ricordo speciale al Giacinto Santambrogio, professionista dal 1969 al 1979 e vincitore di due tappe al giro, due al tour, grande atleta che ha portato lustro alla città di Seregno. 

photo by Carlo Monguzzi

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Miche ha appena annunciato il lancio della nuova gamma Kleos 2026, ruote in fibra di carbonio che vanno a posizionarsi decisamente nell’alta gamma. Ma c’è di più, le nuove ruote,...

Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato...

Come sempre Miche si distingue per una progettazione avanzata e per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, un paradigma che regala oggi il nuovo ingranaggio X2 RD, ennesimo colpo di...

In questo settore, esattamente come in ambito motoristico, le case produttrici si affidano moltissimo ai test di laboratorio, ma  a volte serve la pura follia per mettere a dura prova...

Trek ha appena presentato le sue nuovissime selle Aeolus, selle dotate della tecnologia AirLoom, una matrice stampata in 3D che va a formare uno strato in grado di offrire un...

Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura....

La linea NDR di Prologo diviene oggi più completa che mai grazie a  quattro nuove selle leggere e confortevoli, quattro nuovi prodotti che spiccano per polivalenza e sono stati studiati...

Alé, il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità, e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento, annunciano che la tecnologia stormburstLT di...

Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia, una vera e propria svolta storica. «Dopo 36 anni di straordinario servizio, Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a...

È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi...

La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti,...

Garmin annuncia oggi novità importanti per il mondo del ciclismo, destinate ancora una volta a ridefinire gli standard del mercato: Edge® 550 e 850 e Rally™ 110 e 210. ...

Il 12 ottobre 2025 Ivrea ospiterà la prima edizione di “100x100 Donne”, una cicloturistica ideata dall’eporediese Paola Gianotti, ultraciclista 4x Guinness World Record, attivista ambientale e promotrice della campagna per...

Arriva oggi da oltreoceano la nuova Diverge 4, la Specialized gravel definitiva per vivere libertà e avventura e correre nelle più autorevoli competizioni internazionali. Le novità sono tante, a partire...

Per gli amanti della bici e dello stile, Colnago e Castelli hanno lanciato una chicca da non perdere. Si tratta della maglia da ciclismo NH25 che è sia bella che...

Lazer, marchio innovativo di caschi da ciclismo, annuncia il lancio di VeloVox, un sistema audio e di comunicazione all’avanguardia progettato specificamente per i ciclisti. Pensato per le esigenze dei rider...

All'Italian Bike Festival 2025 di Misano, Gregario ha lanciato sul mercato un'innovazione mondiale: VERA, il primo telaio monoscocca che viene realizzato veramente su misura del cliente. Gregario è una bike-tech...

Vito. Semplicemente Vito. E se la bicicletta è prodotta dalla Guerciotti Vito non può che essere il nome di Di Tano, indimenticato fuoriclasse del cross, due volte campione del mondo...

Julbo, storica azienda fondata nel lontano 1888 da Jules Baud, continua da anni a convincere anche in ambito ciclistico, merito sopratutto della preziosa collaborazione con il team World Tour Groupama-FDJ....

A Italian Bike Festival, tra appassionati, innovazione e passione per le due ruote, Maurizio Fondriest ha presentato ufficialmente l’equipaggiamento con cui affronterà la prossima edizione della Gravel Burn, una delle...

Polini Motori è presente all'Italian Bike Festival con il meglio della propria tecnologia, portando in esposizione la gamma di motori elettrici GP, ST e MX, progettati per offrire prestazioni elevate...

Nell’anno in cui taglia il traguardo dei 140 anni di storia, Bianchi celebra il fondatore Edoardo Bianchi con la Founder Edition, una collezione esclusiva di 85 modelli Oltre RC e...

R5, un numero ed una lettera per dare un nome ad una bici che è già leggenda. Amatissima da professionisti e amatori evoluti di tutto il mondo, arriva oggi la...

Bianchi inaugura la sua nuova era e lo fa all’Italian Bike Festival di Misano,  dal 5 al 7 settembre 2025. Nello stand C3,  il marchio più storico del ciclismo mondiale presenterà la...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy