I PIU' LETTI
VERSO IL TOUR. PARIGI-NIZZA-ROMA 1959, DALLA CITTÀ LUMIÈRE ALLA CITTÀ ETERNA - 2. GALLERY
di Paolo Broggi | 23/02/2024 | 08:15

Si avvicina la storica partenza del Tour de Frane dall'Italia e dagli archivi eerge la storia di una corsa unica che ha legato i due Paesi: la 17a edizione della Parigi-Nizza, infatti, ha portato il gruppo da Parigi... a Roma passando per Nizza e Firenze. Era l'inizio del 1959. In quattro puntate vi stiamo raccontano un'avventura franco-italiana movimentata e assolutamente unica, caratterizzata dal profumo dell'impresa e della sfida inedita.

PUNTATA 2. “POPOF” SOTTO I RIFLETTORI

Dominano gli italiani

Il gruppo di questa corsa unica disputata nel 1959 comprendeva 32 corridori italiani: Nino Defilippis e Gastone Nencini i più accreditati a competere per la vittoria finale, molti altri avevano un ruolo importante nella caccia quotidiana ai mazzi di fiori. Nelle prime tappe a fare la differenza è stata la categoria di corridori già in condizione per affrontare le grandi classiche. I belgi sono riusciti a fare la differenza con Willy Vannitsen che ha siglato la vittoria a Gien (tappa 1), prima che il vincitore dell'edizione 1958 della Parigi-Roubaix Leon Van Daele prendesse il sopravvento a Saint-Etienne. Ma gli italiani non sono stati da meno, con Vito Favero e Armando Pellegrini che hanno vinto due tappe ciascuno nel lungo viaggio verso il Colosseo. Al termine della quarta tappa è stato un lombardo - Pierino Baffi - a vestire la maglia bianca per mezza tappa. In patria, Baffi vince a Firenze e poi a Roma sale sul podio finale, classificandosi al 3° posto e diventando il rappresentante numero uno del ciclismo azzurro in questa corsa inedita. Gli italiani chiuderanno con un bilancio totale di cinque tappe vinte nella Parigi-Nizza-Roma, risultato che rimane ancora oggi un record per il nostro ciclismo.

Gérard Saint, il gigante di Normandia

Intanto la Francia è alle prese con un cambiamento generazionale: Louison Bobet sembra destinato a cedere il passo a Jacques Anquetil mentre il fenomeno Roger Rivière guadagna terreno e la Parigi-Nizza-Roma si trasforma nel trampolino ideale per il salto di qualità di Gérard Saint, che gli appassionati del Tour du Luxembourg e del Grand Prix des Nations hanno già imparato a conoscere.

Fin dalle prime fasi, Saint è stato il compagno perfetto di Rivière nella squadra Rapha-Géminiani, prima di farsi spazio come serio pretendente alla vittoria finale nella cronometro di Vergèze.

Nonostante abbia chiuso la prova a una trentina di secondi da Anquetil e Rivière, che come da pronostico hanno dominato la corsa, il 23enne corridore di Argentan ha preso il comando della classifica generale dopo il terzo posto nella crono. Il suo fisico slanciato – è alto 1,92 m – è valso a Gérard Saint il soprannome di “l'interminable Normand” (l'infinito uomo della Normandia), e le sue prestazioni durante tutta la gara lo hanno collocato tra i più grandi nomi del gruppo. Purtroppo, il destino sarebbe stato crudele con lui: avrebbe perso la vita un incidente stradale mortale un anno più tardi, mentre tornava in caserma per il servizio di leva dopo aver trascorso una breve vacanza in famiglia.

Ed ecco Graczyk

Tra i protagonisti di quella Parigi-Nizza-Roma anche Jean Graczyk che non è più uno sconosciuto grazie alla maglia verde conquistata al Tour de France del 1958. Il giovane transalpino indossa la maglia Helyett-Leroux al fianco di Jacques Anquetil, André Darrigade e Jean Forestier. Fedele ai suoi doveri di compagno di squadra, sfruttando le sue doti di resistenza e costanza ha tenuto il passo di capitan Anquetil arrivando al via dell'ultima tappa francese a circa quaranta secondi dal leader Gérard Saint. Nella Manosque-Nizza il corridore franco-polacco - conosciuto da tutti come “Popof” - ha avuto il via libera dal suo leader per unirsi a Darrigade in una fuga che aveva tutte le carte in regola per scalzare i primi due della classifica generale – Saint e Rivière della Rapha- Géminiani – dalla loro posizione. La fuga, forte di corridori di prestigio come Nino Defilippis, è arrivata ai piedi dell'Esterel con un vantaggio di oltre sei minuti sul gruppo. Al traguardo Graczyk  si è accontentato di un semplice 8° posto che gli ha garantito però un netto vantaggio sugli avversari. Aveva vinto la Parigi-Nizza, ma la strada per arrivare a Roma era ancora lunga.

La lealtà di Darrigade

André Darrigade era un formidabile velocista, capace di vincere 22 tappe al Tour de France e conquistare la maglia verde in due occasioni, nel 1959 e poi nel 1961. Ma il “lévrier landais” (il levriero delle Landes) era famoso anche per la sua lealtà come compagno di squadra, un gentiluomo apprezzato tanto dal tecnico Marcel Bidot quanto dal suo leader Jacques Anquetil. E nella tappa Manosque-Nizza, proprio questo atteggiamento ha assicurato il successo finale di Jean Graczyk, le cui possibilità erano state messe in discussione da una foratura sulla salita dell'Esterel. Sacrificndo le sue evidenti possibilità di conquistare una vittoria di tappa, Darrigade ha passato la ruota al compagno meno famoso ma meglio piazzato di lui nella generale: «L’unica cosa che contava era aiutare Graczyk, il nostro leader di fatto».

La mancata vittoria di tappa a Nizza - successo andato a Pierre Everaert - è stata l'unico motivo di rammarico per Graczyk al termine della corsa. «Il gesto di André mi ha toccato profondamente, non gli avevo chiesto niente e non mi sarei mai nemmeno sognato di farlo. È grazie a Darrigade se stasera sono in testa alla classifica generale. Mi sarebbe piaciuto vincere la tappa per ringraziarlo». Quel giorno Darrigade e Graczyk hanno dato a tutti una lezione di umiltà.

2 - continua

GIA PUBBLICATE

PUNTATA 1: LA CORSA DELLE DUE CAPITALI

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

857 ed 858, non sono solo dei semplici numeri ma la vera interpretazione della vita casual targata Salice. Ecco a voi due occhiali che spiccano per sportività e stile, due...

Se i vostri percorsi prevedono sentieri scorrevoli e ampi tratti di asfalto sarete senza dubbio nella condizione di optare per una copertura semi-liscia, ovvero un prodotto scorrevole che non vi...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy