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MONDIALI 2022. FUSO ORARIO, UN PROBLEMA DIFFICILE DA AFFRONTARE
di Francesca Monzone | 17/09/2022 | 08:07

I Mondiali di ciclismo in Australia scatteranno la prossima notte con la cronometro individuale femminile alla 1:35 ora italiana, mentre gli uomini partiranno qualche ora dopo e tutto, sarà finito entro le 9:00. Saranno questi gli orari in cui gli appassionati di ciclismo in Europa potranno seguire il Mondiale, perché iln fuso orario di Wollongong è avanti di otto ore rispetto a noi.

Diversi studi medici hanno evidenziato come il cambiamento di fuso orario possa influire sulla prestazione sportiva. Per questo alcuni atleti, prima di andare in un paese lontano hanno imparato a modificare le loro abitudini.

Per i corridori abituarsi a una differenza oraria come quella che seprara l'Europa dall'Australia è molto impegnativo, considerando le energie che dovranno impiegare durante la gara. Abituarsi ad un cambio orario di 6 o 8 ore richiede del tempo e non tutti reagiscono allo stesso modo. Ci sono persone che in due giorni saranno perfettamente abituate, mentre altre avranno bisogno di una settimana intera per resettare l’orologio biologico e farlo abituare ai nuovi ritmi.

Uno studio effettuato in Gran Bretagna ha dimostrato come il tardo pomeriggio o la prima serata siano il momento migliore per le competizioni sportive di alto livello. Questo si può spiegare seguendo l’oscillazione della temperatura corporea, che varia durante l’arco della giornata. Proprio per questo i corridori che puntano alla vittoria nella cronometro sono arrivati almeno 5 giorni prima della gara, proprio per non stressare troppo l’orologio biologico che facilita il benessere durante la giornata.

Il jet lag di cui tanto si parla è in realtà uno stato dell'orologio interno del nostro cervello che ci dice quando dormire e quando dobbiamo essere  svegli, ovvero regola il nostro ritmo  giorno-notte. Per tanto con un fuso orario importante, ci si trova ad affrontare la situazione in cui siamo di notte, ma il nostro cervello ci avvisa invece che dobbiamo rimanere svegli. Questo squilibrio causa un forte stress fisico e di conseguenza anche una resa atletica minore.

Gli atleti che sono già partiti per l’Australia hanno seguito diverse indicazioni per ridurre al minimo questo scompenso. C’è chi qualche giorno prima della partenza ha cercato di ingannare il proprio orologio interno, con l’uso della melatonina e riducendo la luce negli ambienti in determinati orari. Anche la dieta ha una sua utilità nel gestire gli scompensi causati dal fuso orario, come ad esempio l’uso strategico dei carboidrati, che possono ingannare il metabolismo, così come spostare gli orari dell’attività fisica.

Tutto questo lavoro non è facile e alcuni atleti che correranno il Mondiale hanno deciso di rivolgersi a degli specialisti. Tra i sistemi utilizzati per combattere il jet lag c’è stato anche quello di viaggiare nel modo più comodo. Un viaggio di oltre 20 ore è sicuramente molto impegnativo e riposare sul sedile di un aereo non è facile. Così in molti hanno deciso di pagare, a proprie spese, la differenza per andare in business class. Questo è quanto hanno deciso di fare tutti i ciclisti della nazionale belga, ma anche corridori di punta di altri Paesi, che hanno scelto di viaggiare con il sedile completamente reclinato per poter riposare. Anche l’aver scelto di viaggiare comodi, senza dubbio, ha fatto diminuire lo stress derivato dal fuso orario.

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