È tutto pronto per la seconda edizione del Giro della Sicilia, che dopo il successo della prima edizione punta ancora più in alto: quest’anno infatti gli organizzatori hanno inserito l’Etna nella seconda tappa.
Le tappe del Giro della Sicilia 2019 sono state presentate a Palazzo dei Normanni: oltre 500 chilometri con circa 10 mila metri di dislivello in cinque tappe che si snodano attraverso tre Province (Palermo, Messina, Catania), oltre trenta Comuni e soprattutto tre Parchi Naturalistici (Parco delle Madonie, Parco dei Nebrodi, Parco
dell’Etna). La base logistica dell’evento (partenza, arrivo e village) sarà situata presso il Comune di Pollina (PA), dal quale partiranno tutte e cinque le tappe.
Il Giro, ciclo sportiva della Federazione Ciclistica Italiana, si rivolge ai tanti ciclisti amatoriali che vogliono vivere un’esperienza unica fatta di sano sport, agonismo sicuro e allo stesso tempo natura e cultura. «Unire la passione per lo sport con l’amore per la propria terra. Il Giro della Sicilia non è altro che la sintesi di queste due forti spinte emotive», ha dichiarato Marco Lampasona, presidente dell’ASD GS Mediterraneo, che della manifestazione è ideatrice e organizzatrice.
L’obiettivo è quello di creare un collegamento virtuoso tra il ciclismo “amatoriale” e il turismo, ed elevare questo meraviglioso sport da attività finalizzata alla ricerca del proprio benessere ad attività strumentale alla conoscenza di culture e luoghi.
Missione resa possibile dalla straordinarietà dei luoghi in cui l’evento è ambientato: un alternarsi di paesaggi totalmente diversi l’uno dall’altro, un sali scendi continuo che porta i ciclisti dal mare alle montagne.
“Un mare di montagne”: è questo infatti il claim dell’evento, a evocare la specificità del territorio. Un paradiso terrestre per i ciclisti, e non solo.
«Il nostro obiettivo è quello di portare in Sicilia nell’arco dei prossimi tre anni turisti da tutto il mondo, creando un effetto moltiplicatore su tutta la filiera e soprattutto ampliando la stagione turistica», ha spiegato Marco Lampasona. «Ci è sembrato doveroso rispetto a tanta ricchezza offerta dal nostro territorio e dalla nostra storia, dono straordinario a cui non dovremmo mai abituarci, provare a fare qualcosa».
Un’attenzione particolare è stata riservata anche alle famiglie che accompagnano i ciclisti, alle quali saranno riservati servizi e tour ad hoc: chi ha deciso di seguire i propri cari potrà dunque godersi l’emozione del percorso o prendere parte alle visite guidate organizzate nei territori attraversati dal Giro.
La partenza per le Madonie è fissata per il 27 aprile, con la prima tappa Pollina – Gratteri lunga 84 km, caratterizzata da due prove cronometrate di 9 e 6 chilometri e 1.730 metri di dislivello positivo.
La seconda tappa, fortemente voluta dagli organizzatori, è quella dell’Etna. Circa 162 km con 3.680 metri di dislivello e un prova cronometrata lungo la famosa strada Mareneve di 17 chilometri. Il rientro al village è previsto in pullman, mentre le biciclette saranno trasportate con mezzi idonei.
La terza tappa Termini-Caccamo è caratterizzata da una prova cronometrata di 11 chilometri in pianura che costeggia il mare, con uno strappo finale in salita di circa un km che ci porterà al belvedere di Termini Imerese. Tappa rilassante di 116 chilometri con circa 1.430 metri di dislivello.
La quarta tappa Geraci di 133 chilometri per 2.560 metri di dislivello è caratterizzata da una prova cronometrata in salita di circa 14 chilometri che si snoda tutta all’interno di un sughereto (a muntata di sugari). L’intera tappa attraverserà la zona più suggestiva del Parco delle Madonie.
L’ultima tappa, il 2 maggio, prevede una prova cronometrata di circa 10 chilometri con un dislivello di circa 560 metri che porterà al suggestivo Santuario di Gibilmanna.
Per maggiori informazioni: www.girodellasicilia.com