Prima di partire con i 2800 della Granfondo Squali Carrera, Vincenzo Nibali spiega: "L'avvicinamento al Tour de France prosegue. Di certo una corsa come quella impone di affrontare diverse difficoltà, anche per la pressione e l'attenzione che ti butta sulle spalle. Al Mondiale di Innsbruck ci penserò poi, di certo sarà qualcosa di diverso".
Nel plotone degli amatori che guardano Vincenzo Nibali c'è lui, ma anche Franco Pellizotti. Che a 40 anni spiega: "Farò il Tour con la voglia di far bene. A inizio stagione dissi che questo sarebbe stato il mio ultimo anno, ma vedremo". Il Delfino di Bibione e lo Squalo dello Stretto insieme, in questa domenica sui pedali danno un valore in più alla Granfondo Squali Carrera. Che al suo via osserva anche i ricci di Niccolò Antonelli. Lui corre in casa, a Cattolica, ma più che di gambe, la sua storia sulle due ruote è fatta di colpi di polso. In Moto 3 col team Gresini conta già 3 vittorie e la preparazione alla Granfondo Squali Carrera, la giornata di sabato, l'ha trascorsa allenandosi in moto con Valentino Rossi. Storie nella storia, direbbe Marco Pastonesi. Che accanto a Nibali, nella notte che precede la Granfondo, racconta quel che è il percorso di vita, e di sport, proprio dello Squalo.
"Vincenzo è il più moderno e il più antico tra i corridori di oggi. Il ciclismo è lo sport che si presta di più al racconto letterario, perché il ciclismo assomiglia alla vita. Anzi, la vita assomiglia al ciclismo. Con salite e discese. La corsa è un concentrato di vita", racconta Pastonesi, a parole e a inchiostro. Quello di "La quinta tappa", il libro scritto proprio su NIbali. Ad ascoltarlo ci sono Alessandra Giardini, i fratelli Carera, e ancor prima decine e decine di persone. Tutti per tirare la volata alla quarta edizione della Granfondo Squali Carrera.
Stefano Arosio