I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. THE ITALIAN KID. GALLERY
dalla Redazione | 19/07/2017 | 07:50

E’ ricordato come il “re dei velodromi americani” Franco Giorgetti, forte ed eclettico pistard nato il 13 ottobre 1902, il medesimo anno del grandissimo Alfredo Binda nativo della vicina Cittiglio, nel centro di Varese. E’ registrato all’anagrafe con i nomi di Francesco Carlo Rodolfo Giorgetti e ben presto, all’età di cinque anni, la famiglia si trasferisce a Bovisio Masciago, una ventina di chilometri a nord di Milano, lungo la direttrice della strada Comasina che unisce il capoluogo lombardo a Como, dove il capofamiglia esercitava la sua professione di tipografo e ginnasta per passione, poi istruttore, con la gloriosa Pro Patria.

L’amministrazione comunale del centro brianzolo, dove Franco Giorgetti è mancato il 18 marzo 1983, gli ha dedicato nel 1998 una piazza e un monumento nell’area del centro sportivo e ha ricordato con varie iniziative la figura del concittadino che “globetrotter” per professione, soprattutto negli Stati Uniti, ha conservato qui comunque le sue radici.
E’ stato un grande, anzi grandissimo, della pista – specialità all’epoca in straordinaria voga, di peculiare popolarità – che ha conquistato la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Anversa, nel 1920 – unitamente ai compagni, tutti milanesi, Arnaldo Carli, Roberto Ferrario e Franco Magnani, cresciuti nel velodromo meneghino del Sempione, nell’area dove è poi sorto il Vigorelli nel 1935.

Dopo l’oro su pista passa professionista con la Legnano e vince nel 1921 un’importante competizione su strada quale il Giro del lago Lemano, in Svizzera, ma è la pista che lo attrae e gli riserva le maggiori soddisfazioni, sportive e pure economiche. E’ un pistard poliedrico, veloce e al medesimo tempo resistente, spettacolare, specialista del mezzofondo, allora disciplina in grande auge con le rombanti, rumorosissime, monumentali motociclette, soprattutto con il marchio Indian, con trasmissioni a cinghia e manubrio a U e il conducente, definito anche allenatore, chiuso nella muta di cuoio che, in pratica, guidava in piedi. Tutto per offrire la maggiore protezione al corridore attaccato al rullo, chinato in avanti a causa della ruota anteriore della bici con diametro ridotto, sempre alla ricerca  della più ampia protezione dal vento per lo stayer che pedalava al rullo.

Nel 1921 e nel 1922, comunque, vince il tricolore della velocità professionisti con altre gare su pista e inizia quindi la sua esperienza aldilà dell’Oceano, con un quarto posto alla Sei Giorni di New York, nel vecchio e storico impianto del Madison Square Garden.
La “grande mela” e gli Stati Uniti offrono molte prospettive al giovane corridore lombardo che diventa un “pendolare” fra Italia, Europa e Stati Uniti, con lunghe trasferte in piroscafo per gareggiare e, sovente, vincere prove di mezzofondo e velocità. In carriera ha compiuto una cinquantina di traversate atlantiche.

Nel 1926, in coppia con il possente australiano Reginald Mc Namara, soprannominato “the Iron Man”, vince la sua prima Sei Giorni, nell’amata New York al Madison Square Garden. Ne vinse altre tredici nella sua lunga carriera. Nel 1927 s’impone per due volte a Chicago e ancora a New York, due di nuovo sempre a New York nel 1928, e altra doppietta nella Grande Mela nel 1929 vincendo anche quella di Chicago, nel 1930 altra vittoria a New York, nel 1932 successo nella Sei Giorni di Atlantic City, e tris nel 1935 con le affermazioni a Buffalo, Chicago e New York. Suoi compagni di coppia sono stati nomi famosi quali lo statunitense Carl Stockolm, il belga Gerard Debaets, l’italo-francese Broccardo (Paul non Dario….), il canadese William Peden e il franco-statunitense Alfred Letourneur.

Era un personaggio di grande popolarità, soprannominato “italian kid”, il ragazzino italiano, in quegli “anni ruggenti” statunitensi, sovente alla ribalta mondana con frequentazione di personaggi dello sport, dello spettacolo, dell’arte e pure della cultura. Le immagini che propongono notissimi personaggi dell’epoca messe cortesemente a disposizione dal fotografo Fabrizio Delmati, assai conosciuto nel ciclismo, proprio di Bovisio Masciago, che ha curato varie iniziative legate a Franco Giorgetti con la figlia, la signora Graziella, l’ultima delle tre figlie di Giorgetti, con Laura, ritratta bambina con il papà in una simpatica foto e Alessandra, scomparsa in ancor relativamente giovane età. La signora Graziella è molto legata alla figura del papà e cura con dedizione il suo ricordo e la sua memoria. Da una quindicina d’anni si è trasferita da Bovisio Masciago nella vicina Seveso.

Nel suo andirivieni fra i continenti Giorgetti, che visse intensamente quei vorticosi anni americani, ha conquistato anche due titoli italiani stayer nel 1933 e nel 1941 oltre a tre titoli, sempre nella medesima specialità, a stelle e strisce, negli Stati Uniti, nel 1927, 1930 e 1934.

Un suo cruccio fu di non avere mai vinto il titolo iridato nella difficile specialità del mezzofondo. Ci andò molto vicino, conquistando però solo l’argento, ai mondiali di Parigi del 1933, al rullo di un santone degli allenatori, il mitico francese Arthur Pasquier che è stato il primo di una famiglia di corridori e allenatori. Pasquier partecipò al primo Tour de France del 1903 - ottavo nella classifica finale - e che, dopo una buona carriera su strada, salì in sella alla moto guidando, ai massimi livelli, per oltre cinquant’anni con al rullo vari protagonisti del mezzofondo, fino alla veneranda età di settantanove anni, ritirandosi nel 1962. Un matusalemme della specialità, peraltro cosa non insolita ai quei tempi. Per la cronaca l’oro fu appannaggio di un “enfant du pays”, se così si può definire, il parigino Charles Lacquehay.

Nel 1938 il re Vittorio Emanuele III attribuì a Giorgetti l’onorificenza di cavaliere della Corona d’Italia e iniziò anche una collaborazione con il settimanale La Domenica Sportiva, poi confluita nello “Sport Illustrato”.
La parola “fine” alla sua carriera agonistica fu scritta alla Sei Giorni di Washington del 1948.
Rientrato definitivamente in Italia, frequentava con assiduità l’ambiente del Vigorelli che viveva a quel tempo i suoi anni migliori. Alcuni “ragazzi” (virgolette d’obbligo) di allora lo ricordano ancora con viva simpatia per la sua disponibilità e i consigli che elargiva, senza mai fare pesare comunque la sua straordinaria esperienza, specialmente quelli della “parrocchia” del dietro motori, fra i quali Domenico De Lillo.

Fra le sue attività a Bovisio Masciago c’era la stazione di servizio lungo la statale Comasina (e c’è ancora), punto di passaggio quasi obbligato per gli appassionati delle due ruote verso il comasco e la Brianza, molti dei quali si fermavano per un saluto e scambiare magari quattro chiacchere con il campione, sempre disponibile, che pensiamo sia giusto ricordare.
Nel vecchio Madison Square Garden una targa inseriva nel 1966 il nome di Franco Giorgetti nella “Hall of Fame” dello storico impianto con grandi personaggi di varie discipline. Era citato nei primi tre per il ciclismo, unitamente agli australiani Alfred “Alf” Goullet, nato nel 1891, morto alla venerabile età di 103 anni nel 1995 e al già ricordato Reginald Mac Namara (1887-1971), entrambi poi con cittadinanza statunitense.
E’ stato una persona, un personaggio a suo modo “storico”, con molte sfaccettature di valore umano e sportivo peculiari, Franco Giorgetti.

Giuseppe Figini
    

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW,...

Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio...

SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare...

ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e...

Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al...

Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi...

Le nuove Powerstrap Aeroweave di Fizik non sono semplicemente le scarpe più ventilate che abbia mai indossato, sono anche un prodotto creato per dare il massimo sui pedali, così come...

I pantaloncini Unico,  disponibili solo online nella speciale edizione in tinta unita, sono chiaramente destinati al ciclista esigente che desidera prodotti innovativi sotto ogni punto di vista. Zero cuciture ed un...

Nonostante non siano salite sul primo gradino de podio per la cronometro Foligno-Perugia, le Veloce Extreme di Northwave customizzate per il nostro Ganna meritano comunque voti altissimi. Il rosa in...

Un nuovo atleta di spicco va ad aggiungersi agli ambassadors di Repente. Matteo Zurlo, campione italiano gravel della categoria élite, ha scelto le selle prodotte dall’azienda di Romano d’Ezzelino (Vicenza)...

Può capitare di dimenticarsi il multitool, ma se cercate la soluzione per far in modo che questo non accada più, questa è senza dubbio fornita da Topeak e si chiama...

Il nuovo casco da cronometro Alien si posiziona proprio nel punto esatto in cui l'innovazione aerodinamica incontra l'efficienza umana. È così che Limar progetta come spostare l’aria in maniera chirurgica,...

Il marchio Colnago è rinomato per i suoi prodotti in edizione limitata e per i suoi squisiti design di biciclette. Ogni bicicletta è il risultato di un processo di sviluppo...

È giunta l’ora e dopo averlo visto in una bellissima livrea crono poco tempo fa, oggi il Team Bahrain Victorius il nuovo casco da cronometro Wingdream di Rudy Project. Innovativo?...

Il Consiglio di amministrazione di Miche S.R.L. annuncia l'arrivo di Gregory Girard nel ruolo di Amministratore Delegato, rafforzando così la sua posizione di leadership nel settore della produzione di componenti...

Se la vostra gravel è l’unica bici che usate nel fuoristrada, un reggisella telescopico potrebbe essere  l’unico elemento con cui semplificare le discese ed i passaggi più complicati. KS, marchio...

Ora è ufficiale, il Team Torpado Kenda pedalerà la stagione appena cominciata con i pedali LOOK X-track. I più attenti avevano già notato le bici del team sui campi gara equipaggiate...

Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto...

La nuova maglia Race 2.0 di Alé Cycling è il capo giusto per chi ama le sfide e desidera essere veloce in ogni circostanza, merito di tessuti racing e di...

Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni, ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette, una scelta green che porta a diversi...

«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista, «semmai quello del...

Se nel 2019 Cervélo ha stupito il mondo con Áspero presentando una bici gravel di nuova concezione, quello che accade oggi è che ci troviamo davanti ad un progetto che...

Lo so, non si tratta della scoperta del secolo, ma è uno degli aspetti che nella nostra vita frenetica tendiamo a non tenere molto in considerazione. Sonno e Sport, o...

Un nuovo grande obiettivo necessita di nuovi potenti mezzi. E Tadej Pogačar, per il suo primo assalto al Giro d’Italia, avrà dalla sua parte l’efficienza e l’eleganza delle nuovissime POGI’S,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui...
di Giorgio Perugini
Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
di Giorgio Perugini
C-Shifter è l’ultimo nato dalla nobile famiglia Shifter di Bollé, un occhiale ad alte prestazioni dotato di ottiche sopraffine che...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy