I PIU' LETTI
HERO SUDTIROL DOLOMITES. ITALIA OK
dalla Redazione | 18/06/2017 | 07:48

I biker azzurri Juri Ragnoli ed Elena Gaddoni trionfano alla HERO Südtirol Dolomites 2017. Questo il risultato finale della gara che i due biker hanno inseguito a lungo nella loro carriera. Ci hanno provato e riprovato e ce l'hanno fatta in questa ottava edizione.

«È un sogno che si avvera!» è la frase che entrambi utilizzano al traguardo di Selva di Val Gardena, in un tripudio tutto italiano.

Leo Paez, il colombiano che di HERO ne ha vinte quattro, questa volta non riesce a imporsi, e chiude al secondo posto, lasciando Daniele Mensi a completare il podio. Gaddoni, invece, mette in fila le due austriache Christina Kollmann e Carmen Buchacher, rispettivamente seconda e terza.

In 4.017 gli iscritti alla più dura e affascinante gara di mountain bike marathon del mondo, andata in scena sulle incantevoli Dolomiti. Due i tracciati: il percorso lungo con partenza dalla Val Gardena e attraversamento di Alta Badia, Arabba, Val di Fassa e Alpe di Siusi per un totale di 86 chilometri e 4.500 metri di dislivello per gli uomini, e quello più corto di 60 chilometri e 3.300 metri di dislivello per le donne.

Una gara perfetta anche per Gerhard Vanzi, presidente del comitato organizzatore: «Grazie a un meteo da sogno, a uno scenario unico e a una organizzazione fluida anche quest'anno la HERO è stata uno splendido biglietto da visita per le valli dolomitiche e l'Alto Adige».

La gara maschile ha un padrone indiscusso: Juri Ragnoli. Il campione italiano marathon, classe 1988, domina dall'inizio alla fine e dimostra di essere in splendida forma in vista dei Mondiali di domenica prossima a Singen (Germania). E per gli avversari è solo una questione di lotta per gli altri due gradini del podio. In avvio solo il belga Roel Paulissen riesce a stare in scia al bresciano, che transita per primo sul Dantercepies. Il campione in carica Paez, non al meglio per un problema fisico accusato prima della gara, è attardato ed è costretto a inseguire i due fuggitivi con Daniele Mensi, lo scorso anno terzo classificato e uno dei pretendenti alla vittoria.

Sul Campolongo la musica è sempre la stessa, con Ragnoli tallonato da Paulissen, ma con Paez in forte crescita. Verso il Pordoi, il colombiano raggiunge e stacca Paulissen in crisi e prova a lanciarsi all'inseguimento del battistrada. Un paio di minuti separano i due atleti, con il plurivincitore sudamericano che tenta l'aggancio.

Ma contro questo Ragnoli è dura. Infatti il bresciano dello Scott Racing Team anche sul Duron è inarrestabile e per gli avversari è imprendibile. Taglia il traguardo di Selva Gardena per primo in 4:29'30" e ad attenderlo c'è Claudia, la fidanzata, che lo abbraccia: il primo luglio i due si sposeranno: «Tra poco più di dieci giorni mi sposo con Claudia ed è a lei che voglio dedicare questa vittoria. Vincere la HERO significa coronare un sogno che inseguivo ormai da cinque, sei anni. Vincere qui vuol dire dimostrare di essere il più forte sul percorso più bello.

Ho capito che ce l'avrei fatta a Canazei, quando mi hanno comunicato che avevo un vantaggio di sei minuti. Da quel momento ho cercato di gestire le forze fino al traguardo. Mi sono innamorato della HERO nel 2011, quando sono arrivato secondo. Ci sono voluti sei anni, ma ce l’ho fatta!».

Al secondo posto, staccato di quasi sette minuti, troviamo Leo Paez. Il colombiano è incappato in una giornata sfortunata, ma è comunque riuscito a ottenere un risultato prestigioso. «Non mi sentivo bene, prima della partenza ho avuto problemi di stomaco, e di conseguenza la condizione non poteva essere ottimale, tanto che temevo di non riuscire ad arrivare nemmeno al traguardo. Poi ho anche sbagliato il percorso. Riprendere Ragnoli era davvero impossibile e posso ritenermi soddisfatto di questo secondo posto».

Sul podio troviamo un altro azzurro. È Daniele Mensi, terzo per il secondo anno di fila. «Onestamente mi aspettavo qualcosa di più, ma ho commesso l'errore di gestirmi troppo all'inizio, quando mi sentivo molto bene. Pensavo che la gara potesse decidersi più avanti. Invece mi sbagliavo, bisognava spingere da subito e Ragnoli ormai era andato. Scendendo da Canazei sono riuscito a recuperare e comunque salire su questo podio è sempre una grande soddisfazione. La condizione c'è e questo è un buon segnale in vista dei prossimi Mondiali».

Dopo Ragnoli, anche Elena Gaddoni riesce a firmare l'albo d'oro della HERO. La romagnola della Cicli Taddei centra infatti un successo con le lacrime agli occhi che ancora mancava nella sua bacheca. Chiudendo i 60 chilometri del percorso femminile in 4:03'21” conquista per la prima volta la durissima gara. È stato praticamente un monologo. Dopo essere transitata sul Dantercepies con 13 secondi di ritardo da Maria Cristina Nisi, Gaddoni si prende il comando e non lo lascia più. Macina chilometri e le avversarie non la vedono più.

«L'emozione è fortissima – dichiara all'arrivo - vincere la Hero è il coronamento di una carriera, è un sogno che si realizza, è davvero il massimo. Oggi è stato tutto perfetto, dall'inizio alla fine. Sono partita subito forte, poi ho tenuto duro sulla salita del Pordoi. Nell'ultimo tratto la fatica si è fatta sentire ed è normale che sia così perché questa gara è davvero dura. Il percorso è perfetto, migliora ad ogni edizione, ed è sempre stupendo correre qui. Complimenti agli organizzatori».

Dietro, intanto, risalgono le austriache, con Christina Kollmann che fa la differenza sul Sella e va a prendersi il secondo posto, a quasi 4' dalla vincitrice. «La Hero è una gara estremamente dura e ho sentito la fatica anche perché sono reduce dall'Alpen Tour della scorsa settimana, competizione che sono riuscita a vincere e quindi non avrei mai pensato che sarei riuscita a fare così bene anche qui. Sono riuscita a staccare Nisi sulla discesa del Pordoi, mentre Gaddoni era veramente irraggiungibile».

Alle spalle di Kollmann c'è Carmen Buchacher, che supera Maria Cristina Nisi e va a completare il podio. «Vivo e mi alleno in Sudafrica e non sono abituata a salite così dure. Ho trovato un percorso davvero bello, ricco di discese molto tecniche. Ho sofferto maggiormente le ascese, pagando un pizzico di stanchezza a causa della recente partecipazione all'Alpen Tour».

La gara sul tracciato di 60 in chiave maschile va ad appannaggio dell’altoatesino Klaus Fontana che si presenta a braccia alzate sul traguardo. Il pusterese del Torpado Südtirol aveva vinto sul "lungo" la prima edizione nel 2010. Oggi porta a casa il percorso "corto" ed è il primo atleta a realizzare questa particolare doppietta.

Ben 4017 partecipanti alla HERO Südtirol Dolomites 2017 in rappresentanza di 45 nazioni, e anche in questa ottava edizione si è registrato il tutto esaurito. La HERO si conferma non solo la più difficile mountain bike marathon del mondo, ma anche una delle più ricercate e frequentate.

«Naturalmente a noi come organizzatori la continua crescita della HERO ci riempie di gioia - commenta Gerhard Vanzi, presidente del comitato organizzatore - un evento di queste dimensioni è sempre legato a numerose incognite. Per questo sono felice che tutto abbia funzionato: gli atleti sono arrivati in buone condizioni al traguardo, il tempo è stato perfetto, anche gli spettatori hanno avuto la loro parte e sono rimasti sicuramente soddisfatti dello spettacolo» commenta Vanzi, che sottolinea come la HERO sia un biglietto da visita straordinario per il territorio.

«Le valli dolomitiche e l'Alto Adige possono mostrare il loro lato migliore anche grazie alla collaborazione di centinaia di collaboratori volontari».


HERO Südtirol Dolomites 2017

Classifica HERO Südtirol Dolomites 2017 Uomini (86 chilometri)

1. Juri Ragnoli (ITA) 4:29.30,4
2. Hector Leonardo Paez Leon (COL) 4:36.23,3
3. Daniele Mensi (ITA) 4:41.00,8
4. Uwe Hochenwarter (AUT) 4:42.20,2
5. Tony Longo (ITA) 4:42.48,8
6. Markus Kaufmann (GER) 4:43.59,6
7. Cristian Cominelli (ITA) 4:46.01,0
8. Urs Huber (SUI) 4:51.34,2
9. Luca Ronchi (ITA) 4:52.10,6
10. Cristiano Salerno (ITA) 4:53.20,2

Classifica HERO Südtirol Dolomites 2017 Donne (60 chilometri)
1. Elena Gaddoni (ITA) 4:03.21,8
2. Christina Kollmann (AUT) 4:07.24,4
3. Carmen Buchacher (AUT) 4:11.29,1
4. Maria Cristina Nisi (ITA) 4:14.00,3
5. Costanza Fasolis (ITA) 4:14.19,4
6. Sabine Sommer (AUT) 4:15.40,9
7. Andrea Böttger (AUT) 4:16.24,8
8. Elisa Gastaldi (ITA) 4:22.21,9
9. Elisabeth Steger (ITA) 4:28.57,0
10. Katrin Schwing (GER) 4:33.19,3

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

857 ed 858, non sono solo dei semplici numeri ma la vera interpretazione della vita casual targata Salice. Ecco a voi due occhiali che spiccano per sportività e stile, due...

Se i vostri percorsi prevedono sentieri scorrevoli e ampi tratti di asfalto sarete senza dubbio nella condizione di optare per una copertura semi-liscia, ovvero un prodotto scorrevole che non vi...

L’arrivo in Italia delle selle canadesi Reform è stata la novità della scorsa primavera ed è stata subito una notizia che ha acceso la mia curiosità. Grazie a 4Guimp, distributore esclusivo...

Alé e KZS – Kolesarska Zveza Slovenije, la Federazione Ciclistica Slovena, celebrano con orgoglio la straordinaria vittoria della Slovenia ai Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada 2025. Tadej Pogačar...

Specialized con la nuova Aethos 2 rivoluziona il concetto di bici leggera, infatti, con un telaio che pesa appena 595 grammi questo modello rimane la bici da strada con freno...

Pinarello svela oggi le nuove colorazioni per la Dogma X, l’ammiraglia destinata all’endurance ed un progetto innovativo sotto ogni punto di vista. Le forme eleganti di questo apprezzatissimo modello saranno...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy