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LA CHARLY GAUL. Ecco i leggendari
dalla Redazione | 18/07/2016 | 08:07

Il sole, il Monte Bondone ed il gusto della fatica. Ingredienti semplici che rendono memorabile una giornata trascorsa in bicicletta. C’è poi il mito. Quello di Charly Gaul al Giro d’Italia 1956, lanciato verso la vittoria e la maglia rosa, in una giornata da tregenda che vive e rivive in ognuno dei 38 tornanti. L’11.a edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” va in archivio a 60 anni dall’epica impresa del ciclista lussemburghese sulla montagna di Trento, confermando ancora una volta il successo dell’evento fortemente voluto dall’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi capitanata dalla direttrice Elda Verones, in collaborazione con l’Asd Charly Gaul Internazionale. Quasi 2000 gli iscritti, qualcuno all’ultimo ha glissato, ma i ciclisti che hanno preso il via alle ore 8 da Piazza Duomo per l’unica tappa italiana del circuito UCI Gran Fondo World Series, una sorta di Coppa del Mondo riservata ai granfondisti, erano davvero tantissimi. Tanti i nomi illustri dello sport di ieri e di oggi che hanno voluto salutare tutti i partecipanti e rendere omaggio ad una città che respira ciclismo: Moser, Marino Basso, Bitossi, Armani, Simoni, Ghedina e Matteo Trentin.

Il gruppo dopo 3,5 chilometri di trasferimento ha mosso le prime pedalate ad andatura sostenuta verso la Val di Cembra, con la salita verso Ville di Giovo a segnare il giro di boa, la prima scrematura del gruppo ed il ritorno verso Trento. La corsa si anima al secondo passaggio in città in prossimità di ponte San Lorenzo, dove è posto il bivio dei percorsi medio-lungo. Inizia subito la bagarre per i concorrenti del medio, con la strada che si impenna in località Piedicastello. Andrea Pontalto e Marco Morrone sono i primi a forzare l’andatura. A Sardagna sono due atleti trentini a riportarsi sui fuggitivi: Daniele Bergamo ed Andrea Zamboni. L’andatura si alza ed è proprio Zamboni ad operare il “forcing”. Ne fanno le spese prima Morrone e poi Pontalto, l’ultimo ad alzare bandiera bianca. L’arrivo in solitaria è un trionfo per Andrea Zamboni, impiegato di banca, atleta di Pergine Valsugana in forza al team Brao Caffè Unterthuner. «Le sensazioni di giornata erano buone. Il percorso medio della Leggendaria Charly Gaul assomiglia molto ad una cronoscalata e sapevo che tutto si sarebbe deciso nel corso dell’ascesa finale, e così è stato. Pontalto e Morrone hanno forzato il ritmo da subito. Grazie al supporto del mio compagno di squadra, Daniele Bergamo, abbiamo ripreso i fuggitivi poco prima di Sardagna. Ho cercato di tenere alta l’andatura e sono riuscito a staccare tutti». Andrea Pontalto per la terza volta è secondo: «C’è sempre qualcuno più forte di me. Penso di essere abbonato al secondo posto, ma sono comunque contento. Arrivare a podio in cima al Bondone è sempre un gran traguardo. Ho provato in tutti i modi a tenere la ruota di Zamboni. Oggi sono mancate un po’ le gambe, ho dovuto mollare altrimenti rischiavo di saltare perché questa salita non perdona».

Barbara Lancioni dopo aver conquistato la Maratona delle Dolomiti si è confermata ancora una volta scalatrice di razza, vincendo sul percorso medio dedicato alle donne battendo la trentina Serena Gazzini: «Il percorso medio si è rivelato essere molto veloce nella prima parte. Avrei voluto fare il lungo, ma stanotte non sono stata bene. Fino all’ultimo ero indecisa, ma ho preferito non rischiare. Forse non ho recuperato bene dal viaggio in auto per arrivare a Trento. All’arrivo ero stremata. La Gazzini ha preso subito la mia ruota. Ce le siamo suonate, come si dice in gergo, e Serena mi ha dato molto filo da torcere».

Luciano Mencaroni, uno dei favoriti della vigilia, è il primo invece a rompere gli indugi nella gara lunga, a sorpresa, prima della prima ascesa del Monte Bondone dal versante di Aldeno. L’atleta del team Cicli Copparo – Liotto prende letteralmente il largo sulla strada verso la piana delle Viote assieme a Nardecchia (vincitore della Maratona delle Dolomiti), Fraternali ed il tedesco di Karlsruhe Bernd Hornetz. Tra il ciclista più giovane (Fraternali) ed il più anziano Hornetz, ben 21 anni di differenza. Il quartetto “ammazza” la corsa e viaggia di comune accordo dopo la discesa verso Drena. Lungo la Valle dei Laghi i quattro accumulano un vantaggio che sfiora i sei minuti sul gruppo. Nardecchia è il primo a rinunciare al ritmo elevatissimo, Fraternali perde contatto sulla strada verso Candriai: Mencaroni ed Hornetz “volano” verso il traguardo. I due ciclisti iniziano a studiarsi ed è Hornetz ad avere la meglio e ad un chilometro e mezzo dal traguardo Mencaroni non riesce a rispondere all’attacco del ciclista teutonico, che si impone sul traguardo di Vason, all’ombra del monumento in bronzo dedicato a Charly Gaul. «Sono riuscito a prendere il largo all’inizio della prima salita al Bondone assieme ad un gruppo di atleti veramente validi. Al termine della discesa abbiamo proseguito di comune accordo senza timore. Non pensavo alla vittoria. Quando ci hanno comunicato che il vantaggio sfiorava i sei minuti ho rivisto i miei pensieri ed ho iniziato a pensare alla vittoria. Ho studiato Mencaroni per due chilometri poi dentro di me ho detto: “Do tutto, è il momento di attaccare”. E’ andata bene, credo di aver vinto una grande corsa».

L’ex professionista di Pontedera (Pi) Simona Parente si aggiudica la gara femminile con un tempo da record, di poco superiore alle cinque ore rifilando ben 9’14’’ a Marina Ilmer ed imponendo da subito il suo ritmo. «Volevo chiudere la prima parte della stagione con una vittoria prima di andare in vacanza. Dedico questa vittoria a mio marito ed ai miei tre bambini: Martina, Andrea e Viola. Ora, dopo aver chiuso la carriera agonistica ed aver conquistato la laurea in scienza infermieristiche, sto vivendo un secondo sogno. Vincere qui è fantastico. Ci tengo a fare i complimenti ad Elda Verones per l’organizzazione. E’ stato tutto perfetto: l’asfalto, i ristori, l’atmosfera di questa montagna magica».

A 60 anni dall’impresa di Charly Gaul si chiude, ancora una volta, all’ombra del Monte Bondone un’altra giornata di grande ciclismo.

L’imperativo degli organizzatori era proporre un evento dai livelli sempre più alti. La qualità de La Leggendaria Charly Gaul è davvero alta, è stata utilizzata energia pulita, c’è stato un risparmio dei rifiuti pari al 40%, ma soprattutto è stato promosso e qualificato il territorio che è un vero paradiso per la bicicletta, quello di Trento, del Monte Bondone e della Valle dei Laghi.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it

 

Granfondo maschile

1 Hornetz Bernd Team Forchheim 4:37:02.600; 2 Mencaroni Luciano Asd Cicli Copparo Liotto 4:37:37.300; 3 Zen Enrico Team Beraldo Greenpaper Biomin 4:37:45.150; 4 Cecchini Stefano Asd La Bagarre-Ciclistica Lucchese 4:38:20.900; 5 Fraternali Mattia Team Fausto Coppi Fermignano 4:39:19.400; 6 Lombardi Davide Ciclo Team S.Ginese 4:40:20.050; 7 Castelnovo Paolo Asd Team Ucsa 4:40:22.800; 8 Michiel Minnaert  4:41:44.450; 9 Minuzzo Paolo Team Granfondo Liotto 4:41:54.100; 10 Chiminello Andrea Spezzotto Bike Team 4:42:52.550

 

Granfondo femminile

1 Parente Simona Somec-Mg. K Vis-Lgl 5:08:01.200; 2 Ilmer Marina Arsv Vinschg Au 5:17:14.350; 3 Bee Gloria S.S.D. Pedale Feltrino 5:28:58.000; 4 Prati Maria Cristina Team Del Capitano A.S.D. 5:36:03.350; 5 Lambrugo Cristina Somec-Mg. K Vis-Lgl 5:43:39.450; 6 Dossi Marcellina Bici & Sport 5:45:06.550; 7 Genga Barbara Team Fausto Coppi Fermignano 5:47:58.750; 8 Grottoli Letizia Giuliani Cicli Arco 5:50:01.650; 9 Palmisano Maria Elena Team Piton 5:52:55.100; 10 Giacometti Federica Somec-Mg. K Vis-Lgl 5:56:11.250

 

Mediofondo maschile

1 Zamboni Andrea Bergner Brau - Unterthurner 1:58:01.150; 2 Pontalto Andrea Alé Cipollini Galassia 1:58:56.650; 3 Morrone Marco Cannondale-Gobbi-Fsa 1:59:54.350; 4 Salimbeni Luigi Ciclo Team S.Ginese 2:00:36.800; 5 Avanzo Francesco Bren Team Trento Asd 2:00:36.900; 6 Spiazzi Davide Asd Total Speed 2:01:36.950; 7 Moro Giampaolo Team Borghi Rancing Asd 2:01:46.800; 8 Lazzari Silver Rock Racing 2:01:58.900; 9 Orsucci Simone Ciclo Team S.Ginese 2:02:06.600; 10 Attolini Michele Asd Team Rana - Tagliaro 2:02:15.650

 

Mediofondo femminile

1 Lancioni Barbara Somec-Mg. K Vis-Lgl 2:14:23.100; 2 Gazzini Serena Team Lapierre 2:15:15.500; 3 Schartmueller Astrid Alpilatte B.R.Pneu.Zane' 2:20:18.400; 4 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 2:21:08.700; 5 Pekovits Karin Esr Racing By Bernhard Kohl 2:27:39.950; 6 Passuti Sonia Stemax Team 2:28:12.650; 7 Cinel Tania Gs Sportissimo Top Level 2:28:22.150; 8 Dazzi Maria Enrica Somec-Mg. K Vis-Lgl 2:31:13.350; 9 Gruber-Stadler Hannah Rapso Rennteam Knittelfeld 2:31:31.350; 10 Molo Matilde Gs Alpilatte Br Pneumatici Zane' 2:38:27.000

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