Le bici aero sono diventate una consolidata presenza nel panorama internazionale: infatti, quasi ogni produttore ne ha una in catalogo. A questa casistica appartiene Scott, azienda che ha puntato forte su questa tipologia rilanciando il modello Foil, una vera macchina da guerra per le alte velocità. Il modello Foil 30 differisce dal modello di punta Team Issue non solo per la componentistica, ma anche per il carbonio utilizzato che in questo caso è HMF.
La scelta di questa di questo composito è dovuta al contenimento del costo ma anche alla volontà di donare al telaio più comodità senza tralasciare le doti di rigidità laterale che contraddistingue il progetto Foil. La forcella, anch'essa in carbonio HMF ha testa conica da 1 pollice e ¼ per 1½ ed ospita cuscinetti maggiorati per consentire una guida più precisa e reattiva. Molto curato risulta il passaggio dei cavi che è interno ed ha come accesso una piccola boccola sul tubo obliquo, posto sopra l’alloggiamento per la borraccia. La geometria è il frutto di un lavoro congiunto tra le squadre professionistiche e il team di ingegneri e permette un’impostazione aggressiva anche se la posizione in sella non è di quelle estremamente allungate, come forse accadeva con il primo modello. Quello che cambia principalmente con una simile configurazione è la maneggevolezza ed una governabilità del mezzo in tutti i contesti.
Mi ricordo le sensazioni del vecchio Foil, una perfetta macchina da gara, ma ragazzi, che rigidità! Con la nuova versione, tutto ciò non accade e il comfort di marcia è complessivamente molto buono.
Componentistica
Il pacchetto di accessori scelti da Scott per la Foil 30 è ben bilanciato. Il gruppo Shimano 105 è rodatissimo e pur essendo lontano nei valori di listino da Ultegra e Dura Ace ne replica a meraviglia il funzionamento, senza mai dare segni di flessione. Manubrio e pipa sono targati Syncros (accessori creati da Scott) e realizzati in alluminio. Ricalcano grossomodo il taglio aero del modello integrato realizzato in carbonio per la Foil top di gamma. Il merito va sicuramente al disegno della pipa Syncros Integrated e agli spessori sagomati che donano una linea estremamente pulita. I freni Tektro svolgono egregiamente la loro azione, mentre il reggisella Syncros Foil aero Carbon, pur avendo un taglio aerodinamico, partecipa alla complessiva comodità offerta dal telaio. Il movimento centrale è di tipo Press Fit ed è contenuto in una zona robusta e filante in cui l’obliquo continua idealmente nei foderi bassi del carro posteriore. La guarnitura Shimano FC-RS500 è montata con corone 52-36 che accoppiate a cassetta da 11-28 offrono una rapportatura completa per togliervi d’impaccio in salita e farvi menare in pianura.
Le ruote Shimano WR-RS330, montate su copertoni Continental Grand Sport Race Fold da 23mm, sono un un articolo entry level ed un compromesso ideale tra comfort e durata. La sella Syncros RR2.0 risponde alle necessità di contenimento del prezzo, pur offrendo una qualità di seduta tipica di una fascia di prezzo medio alta.
Su strada
Come tutte le ultime Aero-Bike, la Foil 30 è un progetto di una categoria superiore rispetto ai primi modelli aero di qualche anno fa. Il comfort di marcia è la prima differenza che si apprezza, attitudine che non sbilancia il carattere del mezzo, poiché in risposta alla forza espressa sui pedali, la bici risulta vigorosa e prende velocità con slancio. Rispetto al modello Team Issue realizzato in carbonio HMX, si perde in leggerezza e la risposta non è così secca, ma se siete alla ricerca di una bici per sostenere allenamenti e Gf veloci, questa Foil 30 fa al caso vostro. Dal punto di vista del peso complessivo non si possono fare miracoli e gli 8 kg abbondanti, pedali compresi, si fanno sentire appena si lascia la pianura. Nei percorsi piatti dà il meglio, distinguendosi anche per una discreta agilità. La frenata è buona, soprattutto sull’anteriore, mentre al posteriore manca un po’ di mordente.
Prenderei in considerazione questa bici se fossi alla ricerca di una bicicletta moderna e polivalente, poiché la ritengo ben bilanciata nel rapporto spesa-qualità. Il montaggio è sinonimo di affidabilità anche se qualche grammo in meno farebbe comodo. Opterei per un eventuale upgrade con bella coppia di ruote da 1300 gr per tubolare. In questa ipotetica configurazione il resto della componentistica non sfigurerebbe affatto e questa Foil 30 guadagnerebbe quel pizzico di spirito race in più che non guasta mai.
Giorgio Perugini