Le bici da cronometro sono la massima espressione della velocità e vengono create per sfidare il vento grazie a tecnologie su cui le diverse case creano spesso il loro marchio di fabbrica.
Per Aquila cv e Bianchi, questo discorso vale ancor di più, poiché grazie alla Tecnologia Bianchi Countervail, questa speciale bicicletta da cronometro è sì veloce, ma è anche progettata per far risparmiare energia e offrire più controllo all’atleta.
Come potete immaginare, Aquila cv è stata sviluppata per ottenere il massimo delle prestazioni nelle prove contro il tempo grazie ad una forma totalmente aerodinamica sviluppata utilizzando un software di simulazione fluidodinamica CFD (Computional Fluid Dynamics). Grazie a questa metodologia ogni punto del telaio viene valutato attentamente e il risultato è preciso ed attendibile. Ogni componente è integrata e all’aria sono offerti solo profili alari e nessun ostacolo come viti od altri componenti.
Quello che però rende unico questo telaio è la tecnologia Countervail® sviluppata da Bianchi in collaborazione con Material Sciences Corporation. Tale tecnologia brevettata consiste nella realizzazione di un materiale unico in cui il carbonio, imbibito con una sostanza polimerica viscoelastica, acquisisce doti dinamiche incredibili per dissipare le vibrazioni.
Test su strada e di laboratorio convalidano con enorme successo questa tecnologia, dimostrando quanto sia efficace nella sua totalità rispetto a soluzioni messe in atto da altre case per contrastare le vibrazioni derivanti dalla strada. Una conferma ulteriore sulla validità del Countervail sta nell'utilizzo da parte della NASA di questo materiale in operazioni aerospaziali, terreno ingegneristico in cui si lavora solo con le migliori tecnologie disponibili sul pianeta.
Il progetto Countervail ha permesso ai tecnici di fornire strumenti capaci di ridurre lo stress fisico e di mettere l'atleta nella migliore condizione per vincere. Più energia a disposizione e più controllo quindi sul modello Time Trial Aquila. In prima analisi l’atleta sarà avvantaggiato nel mantenimento della posizione aerodinamica più corretta, con relativa diminuzione dell’affaticamento degli arti superiori e del busto lasciandolo libero di riversare tutta la potenza sui pedali. È una semplice operazione matematica, meno vibrazioni ricevute dal ciclista, meno affaticamento muscolare e conseguente aumento delle energie disponibili per la sola ed effettiva prestazione.
I freni anteriori sono nascosti da una cover in carbonio che rende estremamente filante tutto l’avantreno, fondendo tubo sterzo e manubrio in una unica forma tagliente. Tutti i cavi sono integrati nel manubrio super aerodinamico disponibile in tre diverse dimensioni (90mm,120mm,120mm ). Per quanto riguarda la seduta, un bel reggisella con morsetto in alluminio montabile in due differenti configurazioni, garantisce massima personalizzazione dell’assetto arretrando o avanzando la sella.
Il peso del telaio si assesta intorno ai 1300 grammi, valori di tutto rispetto per una bici che ricerca la massima performance nella velocità.
L’ho provata in versione Triathlon, sicuramente meno esasperata della versione utilizzata dal Team Lotto.NL-Jumbo. La guidabilità è estrema per un mezzo simile, infatti, nonostante sia progettata per essere veloce, si comporta bene anche nello stretto e in salita.
La prova a squadre del mondiale a cronometro si è disputata ieri sera e la Lotto.NL-Jumbo si è classificata al sesto posto assoluto, peccato perché Wilco Kelderman (campione olandese a cronometro ) elemento di spicco della formazione, era in grande forma come del resto gli altri della squadra.
Biciclette e materiali fantastici per una formazione che ha comunque ben figurato, arrivando a poco più di un minuto dalla prima in classifica.
Giorgio Perugini