Il gadget tecnologico futuro per i ciclisti? Gli occhiali tech, che quando si indossano mostrano in sovraimpressione su una lente (o entrambe) tutta una serie di informazioni sulla velocità, sulla distanza percorsa, sulla media, sul battito cardiaco e calorie bruciate, così come indicazioni stradali, comunicazioni di sicurezza e chi più ne ha più ne metta. Un vero "killer" per i ciclocomputer.
Una soluzione recente è stata già prodotta da Everysight in collaborazione con Recon e Kopin, presentata poi al convegno Interbike. Chiamati Solos, integrano un sistema simile a un’antenna da 4 mm che crea piccolo display semi-trasparente virtuale da 4 pollici, a colori e alta risoluzione. Tutti i componenti sono nascosti e riducono al minimo il peso, che è una questione particolarmente sensibile in ambito ciclistico.
Un’altra soluzione era The Jet, che piazzava uno schermo nella parte inferiore della lente e che era compatibile con la tecnologia ANT+ per catturare tutte le informazioni da periferiche come cardiofrequenzimetri. Recon è una società ora di Intel, che darà un’accelerata alla progressione tecnica e sta già contribuendo ad abbassare i costi. C’è però ancora tanto da fare.
Il percorso è tuttavia tracciato e non ci sarebbe da stupirsi se presto gli smartglass andranno a sostituire i ciclocomputer come soluzione più pratica, leggera e sicura. Già, perché non servirà nemmeno più abbassare gli occhi per controllare velocità, dati biometrici e indicazioni, dato che tutto sarà in sovraimpressione. I vantaggi sono molteplici.
Si avrà sempre lo sguardo sulla strada e si potrà sfruttare la microcamera integrata sia come sostituto delle actioncam (e con un effetto più "prima persona") sia per registrazioni di sicurezza, anche a livello assicurativo. Si ridurrà il peso e si potrà dare uno sprint a eventuali applicazioni pensate proprio per questo tipo di gadget sportivo, ad esempio con info sul traffico, prontuari in caso di foratura o problema tecnico o di pronto soccorso...
E così chissà mai che gli smartglass, che sono valsi il titolo di uno dei più grandi flop di Google dell'era moderna, non trovino una nuova vita e un nuovo respiro proprio in ambito sportivo?
Diego Barbera