Quasi 900 partecipanti hanno preso parte alla terza edizione della Granfondo La Montblanc, splendida manifestazione corsa al cospetto del grande gigante il Monte Bianco.
Una cornice stupenda per una corsa giovane che non ha niente da invidiare a manifestazioni dal curriculum blasonato, visto che a partire dai percorsi, passando per la sicurezza stradale fino al pacco gara, tutto è stato di gran livello.
La sede logistica della manifestazione è stata posizionata all’interno del palazzetto del ghiaccio di Courmayeur, mentre all’esterno, oltre ad un comodo e ampio posteggio, è stato allestito un gradevole villaggio espositivo che ha permesso a tutti gli iscritti di dare una sbirciata agli stand.
La partenza e l’arrivo sono stati posti nella centralissima via Roma di Courmayeur, al cospetto di un pubblico molto caldo fin dalle prime ore del mattino.
I due percorsi, diversi per chilometraggio e dislivello, hanno potuto comunque mettere alla prova i ciclisti su strade caratteristiche immerse nel verde tipico di questa regione così selvaggia.
Il percorso lungo (138 km per 3800 mt di dislivello positivo), da veri scalatori, oltre ad una parte comune con il medio (circa 95 km per 2100 mt di dislivello), prevedeva la scalata a La Combes e la finale arrampicata al Colle San Carlo, salita di circa 11 km perennemente sopra il 10%, una vera rasoiata.
Per la prima volta, a questi due percorsi è stato aggiunto un tour Gourmet destinato agli accompagnatori dei granfondisti, alla scoperta dei paesaggi e dei sapori di questa regione.
Ho avuto la grande fortuna di partecipare a questa granfondo grazie all’invito di Kia Motors Italia, main sponsor della manifestazione e con una bellissima formazione “rosso Kia” ho affrontato il percorso medio, reso comunque molto difficile da un caldo pazzesco!
Lungo il percorso, dopo una partenza fulminea, ho potuto apprezzare la bellezza delle natura, cornice impagabile che porta tutto ad un livello altissimo. Incroci sicuri e discese ben segnalate hanno fatto sì che la gara scorresse via nel migliore dei modi. Il pubblico lungo le strade ci ha incitato alla grande, come se fossimo dei veri professionisti.
Mi porto dietro un bel ricordo e sono sicuro che il prossimo anno punterò decisamente al percorso lungo, affrontare il San Carlo dopo più di metà corsa fatta a tutta deve essere proprio una grandissima esperienza.
Grazie Kia, grazie La Montblanc, ci vediamo nel 2016!
Giorgio Perugini