Smith Optics, azienda leader nel mercato mondiale delle maschere da sci e dei caschi, pioniera nella tecnologia per quanto riguarda l'intercambialità delle lenti negli occhiali con il sistema Pivolock, ha da pochi mesi messo sul mercato un casco chiamato Forefront, destinato al mondo della MTB. Il pezzo forte di questo particolare casco è il Koroyd®, un materiale tubolare brevettato in grado di sostituire l'EPS in molti segmenti della calotta. Questo materiale, come potete notare dalle foto, va a formare parte della calotta interna con una struttura a nido d'ape che non si è mai vista in questo ambito e che, secondo prove e studi severi nelle dinamiche di dispersione delle forze derivanti dagli impatti, migliora del 30% l'assorbimento di questi rispetto il tradizionale EPS.
La sinergia che si crea tra i due materiali è tale da portare reali benefici in caso di impatto ed in particolare modo questa struttura in Koroyd® , aumentando l'efficacia strutturale della calotta e permettendo ai progettisti di sbizzarrirsi con le prese d’aria. Questo porta ad avere un casco destinato all'All mountain molto leggero e poco ingombrante, dotato di chicche che faranno felici i maniaci di questa specialità. Per prima cosa, nella parte alta del casco, la calotta esterna ospita un foro filettato per ospitare la action cam o un’utile luce per illuminare i sentieri (tutto questo non altera la protezione offerta dal casco alla testa). In secondo luogo, posteriormente è applicabile una clip per fermare l'elastico della mascherina, ottima soluzione per tenere quest'ultima sempre in posizione.
Le prese d'aria sono ben distribuite e regolano al meglio l'aerazione, limitando l'accumulo di calore. La regolazione con rotore posteriore cuce addosso questo caschetto che risulta molto comodo, fin dal primo utilizzo. La struttura in Koroyd® secondo un mio personale parere è ottima soprattutto poiché mantiene un microclima piacevole grazie ai condotti che portano verso l'esterno l'eccesso di aria calda, mentre quella fresca è ben distribuita dalle prese d'aria frontali. Ho provato diversi caschi da All mountain e mi sono sembrati quasi tutti delle piccole fornaci, quindi in questo segmento il Forefront merita un 10 e lode!.
285 grammi sono veramente pochi per un casco con questa destinazione d'uso. Nella confezione, oltre ad una sacca porta casco, troverete la clip per fermare l'elastico della mascherina ed anche una bella visiera applicabile in due diverse posizioni alla calotta. Riconosco che non sia una casco stradale, ma vi garantisco che è stato molto comodo anche in questo utilizzo, certamente non è particolarmente aerodinamico, ma può essere anche adottato come soluzione unica da chi ne fa sia uso in Mtb che su strada. La compatibilità con diversi occhiali è accertata, io lo ho usato con occhiali Poc, Salice, Oakley e ovviamente con i Pivolock Overdrive, ottimi occhiali che si accoppiano al Forefront come il pane con la nutella. Perfetti!
Una volta tolti gli occhiali è facilissimo infilarli nelle fenditure laterali della calotta e ritrovarli lì anche dopo pesanti scossoni. Questa comodità mi è saltata subito all'occhio, durante le lunghe salite in cui spesso sento proprio il bisogno di togliere gli occhiali... e non sapete quante volte dopo averli incastrati nel casco mi cadono comunque! I lacci e la chiusura sono tradizionali e mi sembrano ben fatti. Una volta infilato il casco, due giri del rotore e il fit è perfetto, merito anche di valide imbottiture che trattengono bene il sudore. Smith dichiara di aver lavorato duro per trovare una forma della calotta che si rivelasse comoda per un pubblico vastissimo e immagino che l’obiettivo sia stato centrato alla grande.
Ho utilizzato Forefront per diversi mesi, alternandolo ad altri caschi proprio per valutarlo al meglio e devo ammettere che i particolari tecnici di questo futuribile elmetto mi hanno proprio catturato. La forma è particolare, ma piacevole anche per questo motivo. Sembra arrivata direttamente dai film di fantascienza ambientati nel futuro. Smith utilizzando il Koroyd® ha creduto fortemente in una rivoluzione, investendo tempo e denaro per capire come plasmare questo materiale in una forma ricurva, tale da creare una struttura adatta ad assemblare gran parte della calotta del casco. Ha sicuramente osato e a tutti gli effetti ha trovato una nuova via che renderà i propri caschi distinguibili anche dalla luna. Questa è sicuramente un’innovazione tecnica che porterà ad evoluzioni incredibili in futuro, arriveranno presto caschi leggerissimi e ancora più sicuri. Le taglie sono tre, una S da 51-55cm, la M da 55-59cm e una L da 59-63cm. Per quanto riguarda le colorazioni, Smith offre una vasta gamma di colori che riuscirà a soddisfare ogni ciclista.
Il costo di 200€ è alto, ma giustifica la ricerca e il lavoro per la realizzazione di un progetto unico nel suo genere.
Giorgio Perugini