«L’Ironman è una passione che mi è nata dentro guardando una gara in cui Scott Molina è giunto al traguardo disidratato e sfinito dalla fatica. Dopo 8 ore di corsa di testa è giunto 4°. In quel momento ho pensato che io avrei voluto fare quello sport». Così Daniel Fontana ieri sera ha aperto l’incontro dal titolo “Come preparare un Ironman” che si è svolto presso Milano Cycle. Presenti tra i relatori Fabio Vedana, coach, Giovanni Bruno, Direttore di Sky Sport, Elena Casiraghi, esperta di nutrizione, Ivan Risti, triatleta.
“Quando scendi dalla bici corri sempre bene – ha aggiunto un raggiante Fontata – in primis perché hai perso 5 chili dopo il 180 km in sella, in secondo luogo perché non vedi l’ora che finisca questo tormento. Ogni volta cha passi il traguardo è un sollievo e tutte le emozioni di tanti mesi di lavoro vengono a galla”. L’italo argentino ha aggiunto altri dettagli relativi ad alcuni episodi della sua lunga carriera. “Quando ho concluso la gara in Florida ci ho messo 8h:05’. Un ottimo tempo che mi ha garantito il 4° posto. Al traguardo ho dovuto avvisare lo speaker del mio arrivo altrimenti sarei passato inosservato. Il pubblico è arrivato ore dopo, per gli ultimi. Questa è l’essenza del triathlon”.
Divertente anche un’altra spiegazione del dolore provato dal triatleta: “Quello che inizia mesi prima, quando strisci la carta di credito per iscriversi alle gare. Oppure ad inizio anno al rinnovo della licenza professionistica che è piuttosto costosa”.
Importanza della preparazione è data da diversi fattori quali l’alimentazione. L’intervento di Elena Casiraghi mirava a ricordare il valore della disciplina alimentare e l’impostazione del piano energetico di corsa abbinato alla forza di volontà, concetto ribadito da Ivan Risti.
A seguire il tema motivazionale riportato in altre testimonianze. A chiudere Fabio Vedana: “Dico a tutti che disputare un Ironman è possibile a patto che si abbia la motivazione, unico vero limite”.
Per la buona riuscito credo siano necessarie pochi semplici regole:
1 - Essere in salute, perché l’infortunio è dietro l’angoloIn chiusura è intervenuto Giovanni Bruno: “Faccio solo bicicletta. Ho la fortuna di conoscere Alex Zanardi che in 9h: 07’, una motivazione straordinaria”.
Presentato anche il progetto pro diabete “Road Barcelona 2015”.
Pietro Illarietti