I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. QUEL «PRIMO: CAROLLO!» CHE SUONAVA STRANO, QUASI POETICO
di Marco Pastonesi | 01/08/2025 | 08:20

Tour de Banyuwangi Ijen, in Indonesia, lunedì scorso. Seconda tappa, Alaspurwo-Banyuwangi, di 158,8 km. Primo, in volata, Francesco Carollo, 25 anni fra 17 giorni, comasco, dello Swatt Club. Un Carollo vincente. Quasi una contraddizione, un ossimoro, un paradosso. Perché finora Carollo era simbolo, sinonimo, emblema dell’ultimo. L’ultimo degli ultimi. L’ultimissimo. Più ultimo di Luigi Malabrocca.

Era il Giro d’Italia del 1949. Tre giorni prima della partenza, mentre lavorava sul tetto di una casa popolare, gli fu recapitato un telegramma: doveva presentarsi il più presto possibile a Palermo per sostituire l’influenzato Fiorenzo Magni, capitano della Wilier Triestina. Tornò a casa, riempì la valigia di cartone avuta dalla squadra, infilandoci anche – pare – un paio di bottiglie di Merlot, saltò sul primo treno e in un paio di giorni riuscì a raggiungere la Sicilia e unirsi a Cottur e Martini, Bresci e Maggini, Ausenda e Feruglio.

Aveva 25 anni, Carollo. Sante di nome, ma tutti in paese – Montecchio Precalcino, nel Vicentino – lo chiamavano Santo. E Càrolo di cognome, ma per un errore di trascrizione divenuto Caròllo. Secondo di quattro figli, infanzia poverissima, manovale e muratore, solo un paio di anni prima si era innamorato della bicicletta, ottenuto un prestito da un amico se n’era comprata una, un solo anno da dilettante, una vittoria prestigiosa, nella Schio-Ossario del Pasubio, e subito, ora o mai più, il passaggio al professionismo. Le prime corse gli servirono per prendere confidenza alle giuste distanze. Alla Milano-Sanremo, 78° a quasi 22 minuti da Fausto Coppi. Al Giro del Piemonte gli andò peggio: dopo due forature, rimasto con un solo palmer, accettò una ruota da uno sportivo lungo il percorso, ma il regolamento lo vietava, la pena era una squalifica di tre mesi, e Sante Carollo (io lo chiamo così) riprese in mano malta e cazzuola, limitandosi a qualche sgambata serale in bicicletta. Fino a quel telegramma.

La prima tappa, la Palermo-Catania, Carollo giunse ultimo, a oltre un’ora dal vincitore Mario Fazio e a trequarti d’ora da Luigi Malabrocca. “Se il gruppo superava i 30 all’ora, perdevo contatto e procedeva staccato da tutti – ne scriveva Benito Mazzi nell’irrinunciabile “Coppi, Bartali, Carollo e Malabrocca” (Ediciclo, del 2005) -. Quanto pedalare da solo ho fatto. Fu l’amor proprio a tenermi su, a farmi stringere i denti. E mi fu d’aiuto con le sue cure, con la sua vicinanza, il dottor Campi, il medico del Giro. Cominciai a pedalare un po’ da cristiano dopo sei, sette tappe, quando il mio nome era popolare perché abbinato all’ultima posizione, ai grandi distacchi”. Malabrocca, che aveva inventato la maglia nera conquistando l’ultimo posto nel Giro del 1946 (a 4.09’44” da Gino Bartali) e bissando l’impresa nel Giro del 1947 (a 5.52’20” da Coppi), saltando l’edizione del 1948 per manifesta superiorità (nell’inferiorità), era convinto che il suo rivale si sarebbe ritirato. Quando capì che invece avrebbe insistito fino al traguardo finale di Milano, Luisìn cominciò a preoccuparsi e ingegnarsi per staccarlo da dietro. Due straordinari fondisti. Due meravigliosi estremisti. Due storici rivoluzionari. Due formidabili… finisseur.

Se Malabrocca era tenace nella ricerca della solitudine in coda al gruppo, cioè indietro, Carollo talvolta cedeva alla tentazione di uno scatto – dal suo punto di vista – dalla parte sbagliata, cioè davanti. Come nella Genova-Sanremo, quando in una fase di stanca andò addirittura in fuga, accumulò un notevole vantaggio sul gruppo e arrivò perfino a sperare di vincere la tappa. Come nella Sanremo-Cuneo, sul Col di Nava, quando volle dimostrare di avere qualità di scalatore, ma – disgraziatamente per Malabrocca – fu fermato dall’ammiraglia per attendere e aiutare Martini vittima di una foratura. Come in altre tappe quando i suoi tifosi gli scrivevano o lo imploravano di mollare l’ultima posizione, promettendogli “notti romantiche con splendide ragazze” e inviandogli “fotografie di provocanti biondone in costume adamitico”. Strada facendo, Carollo non perse di vista l’ultimo posto e Malabrocca, nonostante strategie e stratagemmi (il suo pezzo forte: nascondersi e aspettare), infine fu costretto a soccombere. Fenomenale ultimo Carollo a 9.57’07” da Coppi.

La carriera di Carollo fu brevissima: durò solo quell’anno. Riuscì a dare segnali delle sue doti in salita, aggiudicandosi il Gran premio della montagna della Decima Nazionale di La Spezia (e sul bastione di Fosdinovo aveva preceduto addirittura Sandrino Carrea, il gregarione di Coppi). Non riconfermato dalla Wilier, non ingaggiato dalla Bianchi (pare che il Campionissimo lo volesse con sé), Carollo vendette il Mosquito (un motorino a pedali) per pagarsi il viaggio in Svizzera e lavorare da muratore con il padre.

Così l’altro giorno, in Indonesia, quel primo Carollo suonava strano, sorprendente, inedito. E molto poetico.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

Difficilmente potremmo trovare un alleato più prezioso della Creatina anche in questo momento dell’anno, una parte della stagione in cui per un motivo o per l’altro pretendiamo davvero molto dal...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy