I PIU' LETTI
FILIPPO OMATI: IL PERCORSO 100% EMILIANO E LA RIPRESA DALL'INFORTUNIO DEL PUPILLO DI COLOMBO E CASSANI
di Nicolò Vallone | 10/11/2024 | 08:05

Filippo Omati ci dà appuntamento telefonico dopo le 17. Durante la giornata deve seguire le lezioni di Economia e Marketing all'università Cattolica di Piacenza, la città dov'è nato e dove ha effettuato tutta la trafila giovanile: Giovanissimi nella Franco Zeppi con Silvano Bongiorni e Alvisio Radicchio, Esordienti e Allievi nella Pontenure con Vasco e Michele Maggi, Juniores nella Casalese Armofer di patron Stefano Cinerari con Luca Colombo. E la città dove nel 2024, tra allenamenti e gare della prima stagione Under 23, in maglia Technipes #InEmiliaRomagna, tra un Belvedere e un Giro Next Gen, tra un'Isard e un campionato italiano U23, si è diplomato allo scientifico con un onorevole 76.

Sì, stiamo parlando di un giovane corridore che si appresta a disputare la sua seconda annata da "under" e nel frattempo porta avanti studi impegnativi. Un corridore che ha effettuato un percorso ciclistico estremamente legato al proprio territorio, come abbiamo visto. E di un corridore che quest'estate ha vissuto un momento sportivamente drammatico: brutta caduta nella terza tappa del Giro della Val d'Aosta il 19 luglio (dove il talentuoso compagno Crescioli giungeva 4° dietro Golliker, Martinez e Widar) e danni sparsi alla parte superiore sinistra del corpo. Un mese e dieci giorni dopo, la luce in fondo al tunnel: la rimozione del collare, il ritorno sui rulli, il progressivo rimarginarsi di ferite e lesioni, tranne quella al plesso brachiale per la quale, pur essendo poi tornato ad allenarsi regolarmente in strada, deve evitare troppi rischi per i prossimi due-tre mesi ancora.

Partiamo da quel post su Instagram del 29 agosto, nel quale confessavi di aver pensato seriamente di smettere ma qualcuno in particolare ti aveva convinto a cambiare prospettiva, tener duro e tornare in ballo con motivazione raddoppiata…

«Mi riferivo a due persone. Il primo è papà Vittorio, mio fan numero uno nonostante non abbia mai corso in bici: dietro a un aspirante corridore, oltre a grinta, voglia, testa e gambe ci vuole una grande famiglia. Lui, mia mamma Elena, mia sorella Francesca (2 anni meno di me) e mio fratello Paolo (7 anni meno di me) lo siamo. Ma anche i miei zii e cugini, coi quali viviamo nello stesso palazzo e condividiamo tanti momenti, comprese le mie gare quando possibile. Proprio i miei cugini Alessandro e Francesco, che hanno smesso di correre per portare avanti ottime carriere universitarie, m'ispirarono da bambino a voler fare il ciclista. La seconda persona decisiva a cui mi riferisco nel post è Luca Colombo, direttore sportivo del Pedale Casalese Armofer: mi è stato molto vicino, come lo fu fin da subito nel mio biennio Juniores, mi ha motivato non con classiche parole di facciata ma convincendomi in modo credibile che, seppur duro e doloroso, il recupero da quell'infortunio a spalla e non solo mi avrebbe fortificato in tutti i sensi. Sento Luca ogni settimana e a volte andiamo a pranzo insieme: è come un grande fratello (non certo nel senso orwelliano o televisivo del termine)"

Sappiamo peraltro che Colombo ha propiziato il tuo passaggio Under 23 nel team Technipes tenendo un filo diretto costante con Davide Cassani, da quando quest'ultimo ti adocchiò nel 2022 al primo anno Juniores…

«Sì, loro si conoscono bene e sono felice e onorato di essere piaciuto a Cassani. Di rimando mi preme sottolineare quanto lui sia una brava persona, estremamente professionale e soprattutto concreta: tutto ciò che promette mantiene e si interessa realmente ai suoi corridori. Ma in generale mi trovo molto bene con Coppolillo, Chiesa, Chicchi e tutto lo staff.»

Par di capire che hai sempre avuto accanto a te le persone giuste per la tua formazione!

«Sì, ho avuto questa fortuna fin da subito. Nella Zeppi ci facevano vivere la bici come un gioco, come giusto che sia da Giovanissimi. Ma anche da esordiente e allievo, i Maggi padre e figlio hanno svolto un lavoro impeccabile: alla serietà del lavoro e al fisiologico aumento dei carichi di lavoro e della competitività delle corse, hanno sempre associato un'allegria e uno spirito che mantengono il ciclismo un divertimento, educandoti al doveroso sacrificio senza sovraccaricarti di stress psicofisico. In quante gare con la Pontenure sono scattato al via coi dolori alla pancia dalle risate che ci eravamo fatti nel viaggio e nel pre-gara...»

In un ciclismo giovanile che molti, Cassani in primis, definiscono spesso esasperato, cosa può insegnare secondo te la tua esperienza?

«Per tirar su un atleta nel migliore dei modi, non bisogna puntare al numero di vittorie ma alla crescita: saper mandare il motore su di giri senza imporre chilometraggi eccessivi, pianificare i programmi d'allenamento e scegliere il calendario gare in modo mirato e con criterio. Tanto che, pur avendo ottenuto quasi 15 vittorie a livello agonistico (escludendo quindi i Giovanissimi, dove comunque ero abbastanza vincente) non amo citare questo o quel successo rilevante per enfatizzare le tappe della mia crescita. Semmai mi porto dentro la soddisfazione della crescita umana e sportiva che ho potuto avere.»

Portare avanti un percorso legatissimo al tuo territorio è stata una precisa scelta?

«Volevo rimanere vicino a casa per potermi concentrare in modo corretto sulla scuola. Se ti rendi conto, come me, di non avere le stimmate del fuoriclasse, è fondamentale portare avanti un piano B e aprire il tuo ventaglio di opportunità future, dato che nel ciclismo sono in pochi a farcela per davvero. Chiaramente ciò non vuol dire che non sogno il professionismo o che non m'impegnerò al massimo: finché sono un corridore e mi trovo oltretutto in una bella Continental come questa, ho intenzione di dare il 100% sulla bici e in parallelo cercare di ritagliarmi momenti di studio togliendoli magari a tv e distrazioni varie.»

Avevi la possibilità di andare in un Devo Team straniero?

«Decisamente no, ma chi ha tale possibilità è giustissimo che coltivi quell'ambizione. Comunque non è l'unica strada, si può crescere bene pure in una società come la mia e le altre della stessa categoria. Ogni ciclista è differente e non esiste una regola ugualmente perfetta per tutti.»

E se ci fosse una World Tour italiana con un suo Devo Team?

«Sarebbe bello, un gran punto di (ri)partenza.»

Ma in tutto questo, che tipo di corridore sei?

«Penso di averlo capito da poco: sognavo di diventare uno scalatore, ma sono troppo massiccio. Ho quel giusto mix di resistenza ed esplosività che può permettermi di tenere sulle salite da dieci minuti e poco più, giocandomela bene allo sprint ristretto. Diciamo uno col potenziale da corse di un giorno, o brevi gare a tappe senza tapponi di montagna ma con profili vallonati. Tengo a precisare che qui sto parlando esclusivamente di caratteristiche. Per potermi giocare le vittorie occorre ancora un bel salto di qualità.»

Intanto dei begli esempi di vincenti ce li hai nella "scuderia" di cui fai parte…

«Questo sarà il terzo anno che parteciperò alla festa dei Carera, miei procuratori: bellissimo trovarmi a contatto con quei super campioni!»

Dove arriverà nel ciclismo Filippo Omati, 20 anni il prossimo 5 giugno, ce lo diranno il tempo e l'evoluzione delle cose. Di sicuro, abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con un campioncino di testa e mentalità.

Invece con uno dei tecnici giovanili menzionati nell'articolo, Vasco Maggi, parleremo domani nella nuova puntata del podcast BlaBlaBike.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
18 tappe con 1.091, 9 km e 19.650 metri di dislivello, questi  i numeri con cui il Giro-E si affianca al Giro d’Italia, una spettacolare manifestazione parallela alla corsa rosa...

C’è una nuova storia da scrivere. Un nuovo passo avanti. Un nuovo battito. Una nuova bici, anzi tre. In fondo De Rosa ce lo aveva detto, tra le righe -...

Ci sono cose, ci sono momenti, ci sono nomi che non si dimenticano. Come una vittoria di tappa al Giro d’Italia, come l’odore di grasso e magnesio in una piccola...

Nella giornata di domenica Primož Roglič del Team Red Bull - BORA - hansgrohe ha vestito la Maglia Rosa e alla sua Specialized S-Works Tarmac SL8 sono stati assegnati leggeri...

Hai sempre desiderato vivere l’esperienza Specialized su strada o perderti tra sterrati e strade bianche? Da oggi il sogno diventa realtà. Grazie alla nuova promozione valida fino al 9 giugno...

Rivisitazione e celebrazione, qui c’è un po’ tutto per la 108esima edizione del grande Giro. È pronta la nuova maglia RS ASOR , la maglia “ribaltata” di Assos in cui...

I nuovi prodotti Ulac, distribuiti in Italia da Ciclo Promo Components, sono destinati interamente a chi pratica bikepacking e godono di un rapporto qualità-prezzo davvero interessante. Il portafoglio Ulac Touring Case...

Le prime volte, soprattutto quelle importanti, vanno celebrate a dovere: per Ursus, il Giro d’Italia 2025 rappresenta la prima volta alla Corsa Rosa da partner di una formazione World Tour,...

La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire....

Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso...

Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si...

Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla...

Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i...

Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI...

Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio...

De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da...

Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo...

Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni...

Lo scorso fine settimana è andata in scena l'Étape Parma by Tour de France, a cui abbiamo partecipato anche noi. L’evento ufficiale del Tour de France per cicloturisti e cicloamatori...

Le bici da sogno possono diventare realtà? Sì, il sogno diventa realtà con il programma di personalizzazione Project One messo a punto da Trek. Passo dopo passo avrete modo di...

Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy