I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. SANDRINO CARREA, 11 ANNI FA L'ADDIO AL GREGARIO CHE FRENO' IN SALITA
di Marco Pastonesi | 13/01/2024 | 08:38

Il 4 luglio 1952 si correva la decima tappa del Tour de France, la Losanna-Alpe d’Huez di 266 chilometri. La prima volta, nel suo mezzo secolo di storia, che la Grande Boucle si arrampicava su quei 21 tornanti alpini. Sandrino Carrea vi giunse a 3’29” dal suo capitano Fausto Coppi. Vi giunse sesto, preceduto anche da Jean Robic, Constantin Ockers, Antonio Gelabert e Jean Dotto. Vi giunse con la maglia gialla di leader della classifica generale. E vi giunse frenando.

Frenando? Carrea frenò per essere certo di aver fatto tutto il possibile, sperando soprattutto di essere riuscito a perdere la maglia gialla. L’aveva conquistata il giorno prima, nella Mulhouse-Losanna di 238 chilometri, settimo all’arrivo (su otto fuggitivi, l’ottavo era l’africano Kebaili: la volata non era la migliore dote di Sandrino) ma incredibilmente primo in classifica. Il comando della corsa era infatti l’ultimo dei suoi pensieri, e divenne invece la prima delle sue preoccupazioni. Tant’è che se n’era già andato in albergo, e qui fu avvisato, prelevato e sequestrato dagli organizzatori per la cerimonia della incoronazione. La sera, in albergo, a tavola, Carrea teneva gli occhi bassi temendo l’ira del capitano. Ma Coppi gli rifilò una pacca sulle spalle, graziandolo. Una volta, la si può anche passare liscia, pensò Carrea, due no. Così sull’Alpe d’Huez, pur avendone, preferì incollarsi alla ruota di Dotto e arrivare – non si sa mai – frenando. E quando scoprì il cronometraggio, secondo nella generale a 5” da Coppi, c’è da giurare che Carrea tirò anche un grande sospiro di sollievo. Minaccia sventata, pericolo passato, onta (e forse anche licenziamento9 evitata.

Oggi, 11 anni fa, Sandrino Carrea non tirò un sospiro di sollievo, ma di congedo. Aveva 86 anni e mezzo. Non c’erano state avvisaglie. Né debolezza né stanchezza. Due stati fisici a lui sconosciuti. Perché era forte e inesauribile. Il suo amico e compagno di una vita, Ettore Milano, sosteneva che Sandrino fosse l’incrocio fra un orso e un cinghiale. In bici era l’angelo custode di Coppi per la salita: tirava (e lo tirava, finché poteva, tanto la tv non esisteva) e inseguiva, apriva e lanciava, sosteneva e sempre rispettava. Giù dalla bici avrebbe continuato a essere il suo evangelista a parole, poche ma definitive, il suo missionario a pensieri, semplici e puri, il suo testimone in manifestazioni, dalle corse alle messe. Anche in quei giorni freddi e umidi di 11 anni fa, Sandrino si alzava presto la mattina, caricava la stufa come se fosse la caldaia di una nave a vapore, raccoglieva e distribuiva cibo al Piccolo Cottolengo Don Orione di Tortona, raccoglieva altro strada facendo, quel che c’era c’era, aveva cominciato a farlo in periodi ben più miseri e bellici, era tutto ben di dio, ferraglia e legname, castagne e nocciole, anche sorrisi e nostalgie, notizie e racconti. Anche in quei giorni freddi e umidi di 11 anni fa, Sandrino beveva la sua tazza di caffè al mattino immergendo pane raffermo, mangiava il suo piatto di spaghetti con ragù di cinghiale cacciato in prima persona e un bel bicchiere (ma il suo bel bicchiere era da mezzo litro) di rosso a mezzogiorno, poi si dedicava a orto e vigna, ai cachi e alle verze, al ciclismo da leggere o da guardare, alla famiglia e agli amici, ai cani e alle galline.

La sua casa (anche la sua casa) sapeva di Fausto Coppi. Il televisore che Coppi aveva regalato come dono di nozze, ad Anna e Sandrino, cui aveva fatto da testimone (e da ospite d’onore). La valigia di legno del Tour de France, dove custodiva i dorsali e i libri della corsa. Le fotografie, tutte in bianco e nero, alcune incorniciate e appese, altre incollate e impaginate. E poi il dialetto. E poi l’accento. E poi le biciclette parcheggiate in quel locale al pianterreno, metà cantina metà magazzino metà garage metà laboratorio, la verità è che era un locale solo ma ne valeva almeno due. Coppi era anche nei libri, sui calendari, nei premi, sulle targhe. Insomma, nel cuore e nell’anima.

Il bello è che Carrea non voleva essere omaggiato, osannato, celebrato, neppure intervistato. A chi si affacciava al suo cancello e chiedeva di lui, rispondeva come se fosse un altro, ringhiando che Carrea aveva traslocato, si era trasferito, non c’era più, forse era morto. I cicloamatori che non lo conoscevano, passando si limitavano a indicare la casa, forse spiegando che qui una volta abitava un gregario – il gregario - di Coppi. I cicloamatori che invece sapevano, osavano soltanto sbirciare, incuriositi e impauriti. L’unico segno di riconoscimento stava (e sta ancora) in una piastrella di ceramica dipinta a colori, e la scritta Casa Carrea, fuori dalla porta di casa, ma a distanza di sicurezza dal cancello. Ma come già descritto, quella vale infinitamente più di una casa.

Il ciclismo di Carrea è vecchio, antico, arcaico e, come lui, defunto. Eppure la bellezza del ciclismo continua a essere quella, proprio quella, sempre quella, vecchia antica arcaica ma mai defunta, pane e salame, nebbia e canicola, salite e fatiche, garretti e nasi (il profilo del naso di Sandrino sembrava una parete dell’ottomila himalayano Nanga Parbat), e un gregario che per rispetto del suo capitano frenava in salita per cedergli la maglia gialla di primo in classifica al Tour de France.

Carrea riposa nel cimitero di Cassano Spinola – da un Campionissimo all’altro: che destino - a pochi metri da Girardengo. Sandrino in un loculo fra il popolo, Costante in una tomba di famiglia. Così va la vita. Anche da morti.

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

Difficilmente potremmo trovare un alleato più prezioso della Creatina anche in questo momento dell’anno, una parte della stagione in cui per un motivo o per l’altro pretendiamo davvero molto dal...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy