Nessuna rappresentativa nazionale canadese prenderà parte a manifestazioni internazionali fino al 1° gennaio 2021. Lo si apprende da una lunga nota apparsa sul sito istituzionale della Federazione Ciclistica Canadese.
La decisione è stata presa alla luce dell'evoluzione della pandemia a livello mondiale, nonostante il Canada non abbia alcun problema di voli con l'Europa né un numero di casi tali da preoccupare, come invece avviene negli Stati Uniti. In particolare i dirigenti canadesi vogliono evitare rischi di contagio in viaggio, eventuali quarantene ed anche il rischio di vedere corridori e personale bloccati lontani da casa qualora dovesse verificarsi una recrudescenza del contagio con conseguente lockdown.
Nella stessa nota - che riepiloga le misure prese del ciclismo canadese per affrontare l'emergenza Covid-19 - si legge che Canada Cycling deciderà entro il 15 luglio prossimo se fare eccezione i campionati del mondo relativamente alle categorie èlite e U23: in questo caso verranno iscritti alle prove solo atleti che si trovino già in Europa per il loro programma di gare e che comunque siano tesserati per formazioni iscritte all'Uci. Non verranno in nessun caso schierate rappresentative nazionali delle categorie Juniores né maschili né femminili alla rassegna iridata di Aigle-Martiigny.
I responsabili del ciclismo canadese hanno anche confermato che nessun evento che si terrà entro la fine del 2020 verrà preso in considerazione per determinare le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo.