I PIU' LETTI
STORIE DI FIANDRE. QUANDO L'ITALIA SCRIVE PAGINE DA RICORDARE
di Alessandro Brambilla | 06/04/2025 | 08:20

Per un cacciatore di classiche col pavè il triplete da sogno è vincere Giro delle Fiandre, Gand-Wevelgem e Parigi Roubaix nel medesimo anno. Il danese Mads Pedersen spera di riuscirci quest’anno: la Gand-Wevelgem l’ha già vinta, tra l’altro per la terza volta in carriera, e alla Ronde Van Vlaanderen parte sicuramente in pole position. Forse pure alla Parigi-Roubaix. 

Francesco Moser stava per riuscire nel 1979 a centrare il triplete da sogno. Il trentino in maglia Sanson quell’anno trionfò allo sprint alla Gand-Wevelgem davanti a De Vlaeminck, Raas, Demeyer e Lubberding, e alla Roubaix staccò tutti presentandosi gloriosamente solo al mitico velodromo a firmare il 2° dei suoi 3 successi nell’infernale classica delle pietre. Ma “Checco” quell’anno quasi metteva in bacheca anche il Fiandre, e l’avrebbe meritato. “Checco” Moser volava e il primo aprile aveva perso il Giro delle Fiandre per colpa dello staff della Ijsboerke-Warncke Eis, la squadra del tedesco Didi Thurau.

“Fecero una cosa degna della prigione – esclama Francesco – andando in testa al gruppo a cambiare la ruota a Thurau che aveva forato. Non si poteva effettuare il cambio in testa al gruppo. Il meccanico della Ijsboerke dopo l’intervento alla bici per tornare all’ammiraglia mi ha attraversato la strada correndo su un tratto in salita, e chiaramente non me l’aspettavo. Me lo sono trovato addosso finendo a terra. Non ho riportato gravi danni, solo un taglio ad un sopracciglio, però addio vittoria. Nelle corse del Belgio in quell’epoca se ne vedevano di tutti i colori”. Quel Fiandre se l’aggiudicò Raas.

La fortuna non è mai stata dalla parte di Francesco al Fiandre: nel 1980 arrivò 2°, preceduto di poco da Michel Pollentier. Nel finale di quell’edizione al comando c’era il terzetto Moser-Jan Raas-Pollentier. Erano riusciti a distanziare De Vlaeminck, Demeyer, Maertens, Duclos Lassalle, e scusate se è poco. Tutti pronosticavano vincitore o Moser o Raas, che infatti cominciarono a marcarsi in modo spietato. Pollentier con grande caparbietà ne approfittò e oltre l’ultimo chilometro prese un vantaggio che Moser, con veemente ma inutile rimonta, praticamente riuscì a colmare solo sulla linea d’arrivo. Fortunatamente Francesco si prese la rivincita la domenica successiva col terzo successo a Roubaix, nell’occasione in Maglia da Campione d’Italia.

Fiorenzo Magni vinse il Fiandre 3 volte, 1949, ‘50’, ‘51. Dino Zandegù nella Ronde Van Vlaanderen s’impose nel 1967. Nell’albo d’oro del Fiandre ci sono anche Michele Bartoli, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Andrea Tafi, Gianluca Bortolami, Alessandro Ballan e Alberto Bettiol. L’unico italiano capace di trionfare in Roubaix e Fiandre, seppur in annate differenti, è “Gladiatore” Tafi. Esattamente come Francesco Moser, Andrea arrivò in solitudine con la maglia tricolore al velodromo di Roubaix nel 1999, mentre il Fiandre 2002 costituì per il finisseur originario di Fucecchio l’ultimo successo della carriera in una gara “monumento”. Il palmares di Andrea è di tutto rispetto e nell’ambito di prove della Coppa del Mondo vanta vittoria al Giro di Lombardia 1996, Rochester Classic ’97, appunto Roubaix del ’99, Parigi – Tours 2000 e il Fiandre.
In corse col pavè la fortuna spesso significa tutto e niente. Soprattutto bisogna meritarla. Tafi la strameritò alla Roubaix ’99, in cui aveva il dorsale 17. “Alla faccia di chi sostiene che non porta fortuna”, dice Andrea. “Mi sono avvantaggiato in solitudine a 43 chilometri dall’arrivo e rapidamente il margine ha superato il minuto”. Andrea ha esorcizzato le “streghe” che tentavano di rovinargli la festa: “Tra asfalto e pavè stavo volando però ho sentito il pneumatico posteriore che si afflosciava. Ho controllato se alle mie spalle c’era l’ammiraglia Mapei, il mio grande team, ma non mi aveva ancora raggiunto per via dei tratti stretti e tortuosi. Fermandomi ha visto un tifoso con berretto a cubetti della Mapei. Mi ha passato la ruota posteriore e io l’ho immediatamente sostituita. Poi ho proseguito trionfalmente fino al velodromo”.  

L’arrivo più thrilling nell’era moderna per il Fiandre è stato sicuramente quello del 1994: 1° Bugno, 2° Johan Museeuw. Il più forte di tutti quel giorno era Bugno. Il “monzese di Formula 1” alla Gand-Wevelgem di 4 anni prima si era classificato 2° . Solo una vecchia volpe dello spessore di Sean Kelly aveva preceduto Gianni a Wevelgem. Forse nel 1990 chiedere a Bugno di vincere la “Gand” davanti a Kelly era troppo. Nel 1994 pretendere il successo del monzese griffato Polti davanti a Museeuw,  campione di sangue blu comunque era lecito. Gianni riuscì a complicarsi la vita: a pochi metri dall’arrivo , in prima posizione, tolse le mani dal manubrio ed esultò. Fortunatamente la mossa non gli costò cara, Gianni vinse per un’inezia su Museeuw proteso in colpo di reni. Tuttavia fece saltare le coronarie ai suoi tifosi, come in occasione del Mondiale di Stoccarda 1991, il primo da lui vinto , quando l’esultanza anticipata consentì all’olandese Rooks di avvicinarsi tantissimo. 

La Ronde Van Vlaanderen 2001 è la perla della bella carriera di Gianluca Bortolami. Benchè nettamente più forte nel 1994, anno in cui s’impose in 2 prove più classifica finale della Coppa del Mondo e altre belle gare, Bortolami al Fiandre 2001 meritò 10 e lode per una condotta di gara perfetta. Non fu una giornata facile: “In mattinata – racconta “Borto” - aveva piovuto e durante l’attraversamento di Ostenda passando sui binari sono rimasto coinvolto in una caduta. Eravamo in tanti a terra, e poi abbiamo inseguito per molti chilometri; rientrare nel gruppo principale è stato difficile poichè c’erano raffiche di vento e davanti alcuni corridori avevano sferrato attacchi. Io pensavo che fosse una giornata negativa e dopo il rientro in gruppo principale quasi per dimenticare ciò che era accaduto prima mi sono infilato in una fuga. Non pensavo in quel momento che sarebbe stata la fuga decisiva. Invece è stato così”.  

Gianluca si avvantaggiò con Dekker, Zanette, Sorensen, Nardello, Peers, Sciandri, Dierckxens. “Siamo passati insieme sul Muro di Grammont”, precisa.  Gianluca si aggiudicò la classica con uno sprint in rimonta. “E’  stata una volata strana – fa notare il milanese - che teoricamente io dovevo vincere facilmente, però nel momento in cui mi stavo lanciando, con la strada in salita e il vento contrario, Sorensen mi ha mandato contro le transenne. Ho rilanciato il mezzo e ai 250 metri mi sono infilato tra Sorensen e Zanette. Ed è stato Zanette a chiudermi in quella fase, poi tuttavia ho trovato il varco, superando entrambi. C’era però Dekker che da dietro rimontava molto forte anche perché coperto dal vento. Io ho guadagnato un margine sufficiente a non farmi superare dall’olandese”. Primo Gianluca, 2°Dekker, 3° Zanette. Bortolami aveva la maglia della Tacconi-Caldirola. Per la squadra di patron Nando Caldirola il Fiandre 2001 rappresentò il 2° picco massimo di gloria. Il 1° lo regalò a Caldirola il lettone Romans Vainsteins col successo nel Mondiale 2000 in Francia. E

siste anche il Fiandre donne e l’Italia nell’albo d’oro è ben rappresentata: Elisa Longo Borghini lo vinse nel 2015 e 2024, Marta Bastianelli nel 2019. Longo Borghini domenica può salire a 3 successi al Fiandre: se ci riesce diventa primatista di vittorie in solitudine alla “Ronde”. Longo Borghini ce la può fare, ma attenzione alla belga Lotte Kopecky, prima nel 2022 e ’23. Pure lei vuole il tris. Forza Elisa.      

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Julbo, storica azienda fondata nel lontano 1888 da Jules Baud, continua da anni a convincere anche in ambito ciclistico, merito sopratutto della preziosa collaborazione con il team World Tour Groupama-FDJ....

A Italian Bike Festival, tra appassionati, innovazione e passione per le due ruote, Maurizio Fondriest ha presentato ufficialmente l’equipaggiamento con cui affronterà la prossima edizione della Gravel Burn, una delle...

Polini Motori è presente all'Italian Bike Festival con il meglio della propria tecnologia, portando in esposizione la gamma di motori elettrici GP, ST e MX, progettati per offrire prestazioni elevate...

Nell’anno in cui taglia il traguardo dei 140 anni di storia, Bianchi celebra il fondatore Edoardo Bianchi con la Founder Edition, una collezione esclusiva di 85 modelli Oltre RC e...

R5, un numero ed una lettera per dare un nome ad una bici che è già leggenda. Amatissima da professionisti e amatori evoluti di tutto il mondo, arriva oggi la...

Bianchi inaugura la sua nuova era e lo fa all’Italian Bike Festival di Misano,  dal 5 al 7 settembre 2025. Nello stand C3,  il marchio più storico del ciclismo mondiale presenterà la...

Al prossimo IBF i riflettori saranno puntati anche sulla nuovissima Merida Scultura Special Edition, una bici da corsa resa unica da una esclusiva e particolare tecnica di verniciatura. In questo...

Il marchio di abbigliamento ciclistico premium Pas Normal Studios è orgoglioso di annunciare il lancio ufficiale della sua esclusiva collaborazione con il leggendario produttore italiano di biciclette Colnago: Pas Normal...

La S-Works Levo 4 LTD ha solo un compito, sa farvi innamorare al primo sguardo. Colpo di fulmine o no, con questa innovativa ed invidiata e-MTB Specialized ha ridefinito il...

Pinarello lancia oggi sul mercato la nuova serie F, una gamma completamente aggiornata di biciclette rivolte a ciclisti focalizzati sulla performance e sulla tecnologia. In questo preciso segmento l’esperienza di...

Da oggi sarà possibile personalizzare la nuova Pinarello Dogma GR così come le altre due regine di casa, ovvero Dogma X e Dogma F. A rendere possibile tutto questo ci...

Quella che in breve è diventato un modello iconico per Prologo cambia pelle e viene prodotta oggi anche in una versione 3D, un passo che porta questa sella ad un...

Cambiano i tempi e dopo aver detto addio a cerchi bassi e pneumatici stretti, sembra di vedere oggi più apertura verso i nuovi standard proposti dalle case costruttrici. La proposta...

Come si può migliorare ancora qualcosa che è gia molto buono? Shimano presenta le nuove tacchette SPD CL-MT001 a due viti, il primo grande aggiornamento della piattaforma SPD in quasi...

In questi giorni EthicSport lancia ufficialmente MaltoShot® Endurance PLUS, un nuovo gel energetico in grado di offrire energia a rilascio prolungato, una formulazione innovativa che prevede la presenza di ben 5 fonti...

Dovremo aspettare l’Italian Bike Festival di Misano ( 5-7 settembre ) per vedere una preview più abbondante della nuova collezione FW2025 di Q36.5, ma giù in questi giorni il marchio...

Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy