I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. QUELL'INTERVISTA, QUELLA STORIA D'AMORE
di Marco Pastonesi | 03/12/2024 | 08:10

Era brillante. Era spiritoso. Era allegro. Era bello. Era corridore. Era. Perché da due giorni Crescenzo D’Amore non c’è più. Se n’è andato da velocista, non a due ma a quattro ruote, e c’è ancora da capire perché.

Il ciclismo è un andirivieni e un viavai, un pronti-via e una linea orizzontale bianca così temporanea che mezzora più tardi non esiste più, come se quella corsa, quel vialone, quel traguardo siamo stati solo un’illusione, un abbaglio, un miraggio.

Nomi e cognomi, spesso soprannomi. Sguardi, sorrisi e smorfie. Abbronzature. Domande e risposte, incontri e interviste, pedalate rotonde e parole quadrate, oppure il contrario, parole rotonde e pedalate quadrate: ci si vede, ci si studia, ci si specchia, ci si riflette, ci si riconosce. A volte nasce un’amicizia, perfino fra giornalisti e corridori, più spesso un ricordo.

Stavolta lo ritrovo nella rete, quella di Internet. Un’intervista a Crescenzo D’Amore, pubblicata il 24 ottobre 2010. Per “La Gazzetta dello Sport”. Ottobre, novembre e dicembre erano i mesi in cui i corridori staccavano la spina. Riposavano, recuperavano, si restituivano alla vita — la vita normale, non quella speciale da corridori — di tutti i giorni. Chi andava in vacanza e chi rimaneva a casa, chi andava ancora in bici e chi andava già in bici, chi sognava e chi progettava. Corridori d’inverno: tutti a casa. Una buona occasione per sentirli, con più tranquillità, con più profondità. Più dei campioni, mi interessavano gli altri. Come Crescenzo: napoletano di Pomigliano, campione del mondo juniores nel 1997. Poteva essere un Cipollini, poteva valere un Freire, poteva competere con Petacchi. Poteva. Invece un po’ non ha potuto, un po’ non ha voluto. Perché il ciclismo è poter volere, è voler potere, e solo se si può e si vuole, si vola.

La storia D’Amore ricominciava dopo tre anni di vuoto, di assenza, di mancanza. Lo chiamai, mi rispose. Così.

D’Amore, che cos’è successo?
"Era il 2007, correvo per la Lauretana. Programma di corse incerto, poi una caduta in Francia, e mi è passata la voglia. Mi dicevo: il ciclismo non è tutto nella vita, è una parentesi, la parentesi si è chiusa, e ricomincio a vivere".

Che cos’ha fatto?
"Prima il rappresentante per parrucchieri, poi il rappresentante per una società di prodotti industriali detergenza e monouso. Andava anche abbastanza bene. Ma ci sono stati delle complicazioni".

Quali?
"Con la mia ragazza. E’ saltato il matrimonio. Ed è saltato anche il lavoro. Tutto era legato a lei. Per un periodo sono rimasto senza fare niente. Ed è lì che mi è tornata la voglia della bicicletta".

Così?
"Ho fatto l’istruttore di spinning in una palestra ad Aversa. E lo faccio ancora. E’ divertente. Un’attività aerobica indoor, su bici fisse, a un ritmo musicale da seguire. Si suda. Ci si scarica corpo e mente. Un antidepressivo. Per tutti, dai bambini in su. Per tenersi in forma e per liberarsi la testa".

Poi?
"Un giorno ero a una manifestazione in onore di Gino Bartali. Incontro un vecchio amico, giornalista e scrittore, anzi medico: Gian Paolo Porreca. Glielo confido: vorrei ripartire. E lui: ti darò una mano. Mi fa incontrare Gianni Savio. Mi dice che come corridore gli piacevo, che con me vuole fare una scommessa, e m’ingaggia. Nel 2011 correrò per l’Androni".

E quando cominciò a correre?
"Vent’anni fa. Era il 1991. E anche quella volta fu per una scommessa - sa, noi napoletani siamo fatti così - con mio padre. Io avevo 12 anni e già volevo il motorino. Te lo prendo se vinci una corsa in bici, mi disse. Era un mercoledì, e la corsa era la domenica. Partecipai e vinsi. Mio padre fu di parola: e anche se avevo 12 anni e non 14 - sa, noi napoletani siamo fatti così -, mi comprò il ’Sì’ della Piaggio".

Poi campione del mondo. "A San Sebastian, in Spagna. Un gruppo di 35 corridori, volata, primo. Sempre stato velocista, ma qualche salitella la supero anch’io".

Le qualità di un velocista?
"Saper rischiare di perdere per vincere. Non sono più le volate di prima, con quei treni che se ti metti dentro non ne esci più. Adesso c’è mischia fino all’ultimo chilometro. Ci vogliono gambe e scaltrezza".

Corridore nel sud: una stranezza?
"Quando dico che di lavoro faccio il ciclista, dicono: ah, aggiusti le biciclette. Gli rispondo: no, ci corro proprio. E spiego: sai, quelli che fanno il Giro d’Italia. Da queste parti ci sono professionisti come D’Andrea e Muto, ma io preferisco stare con il gruppo dei miei amici, quelli classici, più che amatori sono proprio compagni di vita, insomma amici-amici. Come Rocco Travaglino, che ha un negozio di telefonia. Ma tante volte vado via da solo".

E dove?
"Sto alla periferia nord di Napoli. Così vado nell’Avellinese e nel Beneventano. A me andare in bici piace assai: non solo per allenarmi, ma anche per osservare. Sono un amante del turismo in bici, esplorare, scoprire, fino a perdermi".

Si è veramente perso?
"Veramente. Poi però punti di riferimento un corridore li trova sempre. A cominciare dai cartelli stradali".

E che cosa c’è da scoprire?
"Il Monte Taburno. Vigneti immensi. E colori da tavolozza di pittore. S’immagini: grandi canyon e quei colori. Una meraviglia".

D’Amore, è dura la vita?
"Ma è dura dappertutto. Che su a Milano è sempre ’happy hour’? La vita è dura indipendentemente da Napoli o Milano. E’ dura per il lavoro che non c’è, per l’immondizia che ce n’è troppa, per i problemi che sono tanti e per le situazioni che sono pesanti. Ma dipende da come ci si pone: io guardo il lato positivo delle cose".

Cioè?
"Vede, a questo mondo ci sarà sempre il povero-povero e il ricco-ricco. E poi ci sono tutti quelli in mezzo. E quelli in mezzo non si accontentano mai: se vanno a piedi desiderano la Mini, se hanno la Mini desiderano la Ferrari, e così non si finisce più".

Lei che cosa desidera?
"Io? Io niente. E sono contento".

E il ciclismo? "Lavorerò per la squadra, se capiterà un’occasione cercherò di sfruttarla, tirerò per Ferrari e Vicioso - come sono? sono simpatici? ma i corridori sono tutti simpatici -, posso fare anche da chioccia. Dal ciclismo ero uscito con odio, ci rientro con amore".

Chiusi il pezzo così: “Proprio una storia D’Amore”.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy