L’elogio del tempo massimo, non di quello record. L’elogio più della partenza che dell’arrivo. L’elogio della bici più da passeggio, da spasso, da gita che da corsa. L’elogio dei gregari, non dei capitani. E l’elogio delle schiappe, non dei campioni. L’elogio delle pedalate, non delle uscite. Anche l’elogio dei cappelletti, non delle barrette. E l’elogio del surplace, non della volata. Insomma: l’elogio della lentezza, non della velocità.
Malabrocca sta al ciclismo come Foddis alla bicicletta. Guido Foddis, imponente chitarrista e blogger, autore e reporter, ha ideato il Festival del ciclista lento che, come la “Settimana Enigmistica”, può già contare su numerose forme di imitazione (e di appropriazione indebita). Tre giorni in cui si elogia la calma, anche la svogliatezza, perfino la pigrizia, purché a (poca) forza di pedali, in cui si sublima la flemma, anche l’indolenza, perfino la fiacchezza, purché a due ruote umane, e in cui si inneggia – per dirla con il volgo - allo slow food, anzi, allo slow foot, anzi, allo slow ride and bike. Pedala che ti passa. Pedala che tu possa. Pedalata che te possino.
Da venerdì a domenica. A Ferrara. In giro per la città e la provincia, per i monumenti e gli argini, per contagiarsi di flemma e trasformare qualsiasi allergia in allegria. In programma (i titoli sono già tutto un programma): la Pedalata più lenta del mondo (5 km in 5 ore), il Record dell’ora alla rovescia (vince chi fa meno strada, anzi, pista), la Granfondo del Merendone (banditi gel e beveroni, incoraggiati tortelli e vinelli), il Gran Galà del Ciclista Lento (un’esagerazione di maiuscole, aNche nel girovita), il Cinema a Pedali (questa è una novità) e la tavola rotonda “Due chiacchiere sulle due ruote” (senza pretese ma con tanti autorevoli – sarebbe più corretto definirli bicirevoli, se la parola esistesse – pretendenti).
Su tutto, il Record dell’ora alla rovescia. Stavolta, causa lavori, il palcoscenico è stato spostato da Ferrara a Bassano del Grappa. Il videocronista è sempre Silvio Martinello, gli sfidanti stavolta sono Maria Vittoria Sperotto e Davide Formolo, il primato da battere è quello della maglia nera Bruno Zanoni. Già disputato, verrà trasmesso – come si diceva una volta – in differita.
In allegato, tutte le informazioni per partecipare ed eventualmente iscriversi. Senza fretta.