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ALAPHILIPPE. «LA MAGLIA IRIDATA E' STATA LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO»
di Francesca Monzone | 12/12/2020 | 14:17

Il campione del mondo Julian Alaphilippe ha deciso di raccontare la sua esperienza al Mondiale di Imola, dove ha vinto la maglia iridata, ma anche alla Liegi-Bastogne-Liegi.

«Quest'anno avevo un piano molto preciso ed è per questo che la mia preparazione al Tour de France si è concentrata anche su quello che ci sarebbe stato dopo, con i Campionati del Mondo come obiettivo principale della stagione».

Alaphilippe alla corsa gialla ha ben figurato conquistando una tappa e la maglia gialla, con una dedica speciale per il padre da poco scomparso. «Quando ho saputo che avevano cambiato percorso e che dovevamo correre a Imola invece che in Svizzera, sono rimasto un po’ sorpreso, ma ho capito perfettamente la situazione e ho mantenuto la certezza che il percorso sarebbe stato ugualmente duro e selettivo».

La Svizzera ha rinunciato alla prova iridata e Imola in poco tempo è riuscita ad organizzare i campionati del Mondo, offrendo un percorso duro, con il francese che nell’autodromo “Dino e Enzo Ferrari” ha tagliato da solo il traguardo.

«Subito dopo il Tour sono andato in Italia, dove mi sono goduto un bel recupero e ho avuto modo di fare una ricognizione del percorso insieme ai miei compagni francesi. Dopo il primo giro mi sono detto che questo sarebbe stato il momento giusto per me, che sarebbe stata la mia occasione per conquistare la maglia arcobaleno. Mi è piaciuto quello che ho visto, sapevo che il mio livello era buono e avevo al mio fianco una squadra fantastica, pronta a sacrificarsi per me, quindi ero pronto a sfruttare al meglio tutto questo».

Il mondiale di Imola è stato molto selettivo e la gara fin da subito si è fatta dura. Alaphilippe voleva vincere e ha saputo gestire la corsa nel modo perfetto.
«Mi sono assicurato di partire senza pressioni, senza pensare a cosa sarebbe potuto succedere ed ero estremamente concentrato. Vincere la gara dopo più di sei ore e realizzare finalmente il sogno di una vita è stato incredibile, soprattutto perché a contendersi la vittoria c’erano molti corridori forti. L'ho detto anche prima, la maglia iridata è la più bella nel ciclismo e sapere, che sarebbe stata mia per dodici mesi è stato emozionante ed è ancora abbastanza difficile descriverlo in una sola parola».

Pochi giorni dopo il Mondiale, il francese ha preso parte alla Liegi-Bastogne-Liegi cercando subito la prima vittoria con la maglia arcobaleno. Purtroppo il successo gli è sfuggito in una volata piusstosto sgangherata: Alaphilippe sicuro della vittoria, ha alzato le braccia troppo presto ed è spuntata la ruota di Roglic.

«Una settimana dopo il mondiale, è arrivata la Liegi-Bastogne-Liegi e speravo in un buon risultato, ma sapete poi cosa è successo. In gara mi sentivo davvero bene, ho attaccato facendo subito una selezione ed ero fiducioso delle mie possibilità. Sfortunatamente, sono arrivato nell'ultimo chilometro vuoto e questo mi ha fatto pagare pegno in volata. Ho valutato male il finale perché ero molto stanco e ho commesso quell'errore per il quale ancora mi dispiace.
Per fortuna tre giorni dopo ho potuto rimediare alla Brabantse Pijl, una gara che mi piace molto, dove volevo migliorare il mio secondo posto dello scorso anno. È stata una giornata che mi è piaciuta molto, con un saliscendi duro, una gara aggressiva con tanti attacchi e dove ho potuto contare ancora una volta su un’ottima Deceuninck - Quick-Step».

Il successo per il transalpino è arrivato e alla Brabantse Pijl ha potuto alzare le braccia e salire sul gradino più alto del podio con la maglia conquistata a Imola. «Vincere con la maglia iridata appena dieci giorni dopo averla conquistata è stato speciale e indimenticabile e, allo stesso tempo, mi ha fatto desiderare e capire cosa voglio fare l'anno prossimo, perchè voglio onorare questa maglia in tutte le gare che farò».

Il finale di stagione per il campione del mondo non è andato come sperava e al Giro delle Fiandre è stato costretto al ritiro, in seguito a una caduta. Il programma per il prossimo anno non è ancora stato deciso, ma sicuramente Alaphilippe con l’arcobaleno sul petto vuole vincere gare importanti.

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