Si può pedalare stando seduti, si può anche danzare in piedi sui pedali e poi ci sono le bici più particolari, quelle che accolgono il ciclista sdraiato. Ma non si erano ancora visti modelli che puntano su una posizione poco battuta, quella a pancia in giù. Ecco l’idea di base di Bird of Prey.
Questa bicicletta è stata ideata quasi 25 anni fa, nel 1991 quando l’architetto californiano John Aldridge pensò “E se si puntasse sulla posizione prona?”. Dal progetto si è passati a un prototipo funzionante solo 19 anni più tardi, nel 2010, quando il produttore Russ Denny si adoperò per rendere tangibile l’idea. Mostrata in pubblico, è nuovamente caduta in una sorta di limbo per poi ripresentarsi lo scorso Settembre, pronta per la produzione di massa.
Come funziona? Il ciclista appoggia il ventre su una - dicono - comoda porzione di sella in cuoio che supporta il peso distribuendolo nel massimo comfort. Anche i gomiti hanno un loro appoggio e stesso dicasi delle mani che sfruttano una sorta di spinaci da crono. Le gambe rimarranno belle distese, spingendo sui pedali che si trovano ben oltre il termine della ruota posteriore.
Tutto il movimento sarà spostato dal centro del telaio ad addirittura il suo esterno, come una coda e la corona, inevitabilmente, sarà opposta rispetto ai pignoni. Il peso del corpo andrà a bilanciare il tutto. O almeno così si dice. A vedere le foto e i video sembra che si pedali in modo efficiente e che la posizione sia piuttosto ergonomica, anche se per partire serve uno slancio come nel caso della seduta sdraiata di schiena.
Il produttore promette una spinta molto efficace sia in pianura sia anche in salita, grazie alla piena estensione delle gambe, che così possono sprigionare tutta la potenza. Inoltre, si ha anche una certa aerodinamicità. Ma è sicura, oppure quando si frena ci si sfracella di faccia? Aldrige rassicura: “In caso di inchiodata, il peso del corpo non consente di ribaltarsi così facilmente, è impossibile”.
Non ci sono altre informazioni sui componenti, peso o altri dettagli, si sa solo che è stato scelto l’alluminio per il telaio e che il prezzo sarà piuttosto salato visto che partirà da 8500 dollari, poco più di 8000 euro.
Diego Barbera