Tredici edizioni e la Colli della Sabina riesce ancora a stupire. Emozioni, un bagno di folla e sapori tipici a volontà. A Passo Corese, in provincia di Rieti, è andata in scena la cicloturistica offroad più amata d'Italia: 1500 partecipanti al via (numero chiuso), ai quali si devono aggiungere circa 200 bambini (per loro c'era un percorso ad hoc) delle scuole cilcistiche del Lazio.
C'erano partecipanti da regioni lontane come Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna, Lombardia.
La Colli della Sabina ha visto la presenza di due personaggi di spicco, il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, e il grande ex Claudio Chiappucci, El Diablo.
Il Ministro non si è fermato alla presenza di rito, ma di sua volontà si è schierato al via completando il percorso, nonostante un guasto meccanico. Si è integrato alla perfezione con la gente e con lo spirito di amicizia della Colli della Sabina.
Tra le sue dichiarazioni: «Ho tirato fuori ogni tossina, mi sono divertito tantissimo e il prossimo anno voglio tornare... E magari fare un bagno nel torrente che abbiamo attraversato. Quell'acqua fresca e limpida ti chiamava. Manifestazioni simili sono un bel modo per festeggiare il 25 Aprile, la festa della Libertà, della democrazia, dello stare insieme e dello stare bene».
E poi c'è stato El Diablo. Alla fine era diventato l'amico di tutti. Birre, arrosticini e stringozzi (una pasta tipica proprio del Comune di Fara in Sabina) gli arrivavano da ogni angolo! Ha fatto un'infinità di selfie, sia con la gente più adulta che con molti bambini. E' stato bello e inaspettato vedere che anche i più giovani sapevano chi fosse.
«E' stata una giornata fantastica – ha detto Chiappucci – io ne seguo tantissime ed eventi così sono davvero rari. Non c'è quella frenesia della gara, ma la bellezza dei paesaggi, di potersi fermare a gustare i sapori. Qui consumi un chilo, ne metti due! Mi sono divertito tantissimo». Pensate che prima di salutare la Colli e dopo aver presenziato a tutte le premiazioni El Diablo è salito sul palco e si è anche improvvisato Dj!
Chiappucci ha pedalato sul percorso maggiore da 40 chilometri e 1.000 metri di dislivello, c'era anche un anello da 30 chilometri. Un percorso quest'anno reso ancora più spettacolare. Il presidente dell'Asd Acido Lattico, la società organizzatrice, ha detto: «Un vero percorso per cicloturisti. Lo abbiamo voluto rendere ancora più spettacolare e panoramico. Volevamo che fosse un'edizione tutta nostra e infatti per la prima volta non abbiamo mai varcato i confini comunali. Quest'anno più che mai era Colli del territorio, sia per i tracciati che per i sapori».
E infatti il villaggio di partenza e arrivo si è trasformato in un presidio di street food con stand gastronomici di piatti tipici preparati sul posto. Stringozzi, carne, pizze fritte... e c'era anche il caciocavallo impiccato portato da un gruppo amico di ciclisti del Matese.
Ma quando si dice che è stata la Colli della Sabina e del territorio si vuol sottolineare la grande vicinanza alle tipicità di questa zona, in primis gli uliveti secolari attraversati. La Sabina è infatti la terra dell'olio. Villa Pacieri, una dimora storica che dopo tanti sta per essere recuperata, ha accolto il primo ristoro con tanto di fisarmoniche, pizze, biscotti secchi, vino e bruschette.
Sulla “Cima Coppi” di giornata, Fara in Sabina, dopo anni di chiusura il Convento delle Suore Clarisse ha aperto il passaggio ad un evento, la Colli appunto, consentendo ai ciclisti di fare il periplo del borgo di Fara in Sabina, con scorci unici da un lato su Roma, dall'altra sui Monti Sabini e gli Appennini che troneggiavano con il Terminillo imbiancato dalle recenti perturbazioni. Un vero spettacolo.
E poi la grande festa nel bike park. Come detto, con street food, spazi gioco per i più piccoli, musica, grigliate, premiazioni e una discoteca all'aperto a seguire. La festa si è protratta quasi fino al tramonto richiamando l'attenzione anche di chi non pedalava.
Per la prossima edizione l'appuntamento è rivolto al 25 aprile 2024.
foto Sara Palocci