I PIU' LETTI
MARECZKO: «QUESTA E' LA MIA GRANDE OCCASIONE»
di Carlo Malvestio | 30/03/2022 | 08:09

Da quando nel 2015 è passato professionista con la Southeast, Jakub Mareczko attendeva con pazienza il momento in cui una grande squadra lo avrebbe scelto come suo velocista. Il momento è arrivato in questo 2022: il bresciano nato in Polonia non ha infatti perso l’occasione per firmare con la Alpecin-Fenix, il team che, probabilmente più di tutti, fa degli sprint il suo terreno di caccia preferito.

Non è un caso che nella formazione belga siano cresciuti ed esplosi due degli sprinter di riferimento del mo­mento, Tim Merlier e Jasper Phi­lipsen.
«Questa è una squadra molto im­prontata sulle volate - spiega Ma­reczko -. Non essendoci un vero e proprio corridore da classifica, in molte corse tutta la formazione è al servizio dello sprinter e questo poi aiuta tanto a far emergere tutto il po­tenziale di ogni corridore. Non è certo un caso che Philipsen e Merlier siano diventati dei grandi velocisti in questa squadra. Sono dei bei punti di riferimento anche per me, vincono quasi ovunque vadano. Se li ho sfidati in allenamento? No, perché eravamo in gruppi diversi e ciascuno ave­va il suo lavoro da svolgere».

Il primo impatto è stato promettente: il classe 1994 ha rotto subito il ghiaccio al Tour of Antalya, dopo un Saudi Tour in cui invece aveva fatto più fatica a lanciarsi in volata, ed è già sulla buo­na strada per pareggiare il bottino dell’anno scorso di due vittorie, in una stagione che è stata complicata per lui e ancor di più per la Vini Zabù, costretta a chiudere i battenti a fine stagione.
«Al Saudi Tour non siamo stati fortunati, un corridore non è potuto partire, poi Sjoerd Bax è caduto e si è ritirato e Si­mon Dehairs ha dovuto lasciare perché stava poco bene, così di fatto eravamo solo in 4 a doverci arrabattare – continua Jakub -. In più c’erano squadre ben attrezzate per le volate, io ho dovuto più che altro arrangiarmi, ed era difficile riuscire ad emergere. Molto meglio è andata al Tour of An­ta­lya, dove siamo stati più presenti e ab­biamo portato a casa l’ultima tappa. Ho ritrovato Simon Dehairs, che insieme a Samuel Gaze e Fabio Van Den Bossche erano gli incaricati a tirarmi la volata. Mi son trovato bene con loro e abbiamo fatto un buon lavoro. Anche in Antalya abbiamo avuto qualche problema coi ritiri, ma nel complesso il mio treno è rimasto intatto, quindi mi è andata abbastanza bene».

La gamba, quindi, sembra rispondere co­me dovrebbe.
«Per essere l’inizio della stagione non mi posso lamentare. Quest’anno, rispetto al passato, ho fat­to il periodo invernale al caldo molto più lungo, alle Canarie, e questo mi ha aiutato sicuramente a partire forte. Ol­tre ai due ritiri con la squadra, ho fatto anche un periodo per conto mio insieme a Sonny Colbrelli. L'importante è dare continuità nei prossimi appuntamenti».

Il suo prossimo appuntamento sarà il Giro di Turchia, che solitamente offre tante chances agli uomini veloci. Dopodiché c’è un grande punto di domanda: sarà Giro d’Italia? Sa­ran­no probabilmente i prossimi appuntamenti a dare una risposta.

«Mi piacerebbe, ma al momento non ho la certezza di farlo o meno - prosegue l’ex CCC -. In squadra ci sono anche Mer­lier e Philipsen, non so come vorranno dividerci. Sinceramente non mi faccio tante domande sui programmi, la squadra mi dice dove andare e io ci vado. Non so nemmeno chi saranno i miei compagni nei prossimi appuntamenti, se ritroverò quelli che c’erano in An­ta­lya o meno. Van der Poel al Giro d’Ita­lia? L'unica cosa che so è quello che leggo sui siti e sui giornali. Nulla più».

Ma­reczko era ed è uno dei talenti più cristallini su cui l’Italia veloce può contare. Finora ha raccolto la bellezza di 45 vittorie da professionista, una buo­na parte, però, in corse asiatiche, dove la concorrenza non era irresistibile.
«Il ricordo più bello è la vittoria su André Greipel al Giro di Turchia 2016. Poi tutte le vittorie ovviamente si ricordano con piacere. I podi di tappa al Giro d’Italia? Un sentimento agrodolce. Bello perché ero lì a giocarmela in un palcoscenico come il Giro, ma allo stesso tempo un secondo posto è sempre una sconfitta. Inutile dire che mi piacerebbe potermi prendere la rivincita, prima o poi...».

Il successo che possa dare una svolta alla carriera e accendere le luci della ribalta sul suo nome, però, non è ancora arrivato. Cosa le manca?
«Se lo sapessi probabilmente avrei già risolto diversi problemi - risponde, schietto come d’abitudine, Jakub -. Non so cosa mi è mancato, ma so sicuramente quello che avrò quest'anno, cioè una grande squadra a disposizione che ha tutto per mettermi nelle condizioni migliori. Sicuramente, fino ad ora, non ero mai stato in una squadra così at­trezzata. Non ha certo nulla da invidiare a una WorldTour. Credo che quest’anno sia quello buono per capire dove posso arrivare».
Negli anni, infatti, sono state più le volte che lo abbiamo visto arrangiarsi in volata che quelle in cui era la squadra a guidarlo negli ultimi 200 metri.
«Rispetto a qualche anno fa ci sono molte più squadre attrezzate per fare uno sprint. Basta vedere al Saudi Tour quanti treni si sono dati battaglia negli ultimi chilometri, anche perché i vari punteggi che vengono assegnati su ogni arrivo fanno comodo alle squadre, così ci si inserisce anche per provare a portare a casa un piazzamento. I velocisti più forti del momento? Ce ne so­no tanti di forti e vincenti, non saprei davvero quale nome fare. Piuttosto che sparare a caso meglio non dire nessuno. Di certo non c’è il Cipollini di tur­no in grado di dominare tutti gli sprint».

E quando deve farsi largo da solo, anche la tipologia di percorso incide molto sul possibile risultato, che sia uno stradone largo in stile UAE Tour o un arrivo cittadino più insidioso come alcuni del Giro.
«Quale preferisco? Dipende più che altro dal fatto se hai una squadra a di­sposizione o meno. Perché se ce l’ho, anche gli sprint più tortuosi non mi dispiacciono, mentre se sono da solo è meglio avere stradoni larghi per provare a prendere un punto di riferimento o per risalire più facilmente» ammette ancora Jakub.

Anche il cruccio di ogni velocista, la salita, non la spaventa più di tanto.
«Il mio focus è sempre rimasto sulle volate, l’unico obiettivo che ho in salita è di rimanere col gruppetto - ag­giunge il 27enne bresciano -. Quindi non ho mai spinto per mi­glio­rare più di tanto. Cre­do sia una cosa soggettiva, c’è chi perde pe­so per essere più resistente quando la strada sale e chi acquisisce muscolatura per essere performante in volata. Io mi sono sempre concentrato sull’essere il più competitivo possibile negli sprint. Secondo me, ognuno deve sfruttare le doti che ha per natura, pen­so sia inutile stravolgere la propria mu­scolatura».

Qualche settimana fa avevano attirato l’attenzione degli appassionati le sue dichiarazioni secondo le quali se non avesse fatto bene con la Alpecin-Fenix, avrebbe lasciato il ciclismo. Ma Jakub ci tiene a chiarire.
«Era una frase che è stata estrapolata da un discorso generale e più ampio - spiega -. È come se ora dicessi “se al Giro di Turchia non va bene butto via la bicicletta”, ma è un’iperbole per far capire il mio pensiero. Il discorso è semplice: sono in una grande squadra che mi appoggia al massimo, non ho più scuse e se andrà male, a quel punto vorrà dire che il problema forse sono io. Insomma, questa è la mia chance per far bene. I treni passano una volta nella vita, per noi ciclisti ma penso un po’ per tutti, anche per voi giornalisti. La vita è fatta di scelte, io aspettavo questa occasione e l’ho colta. Ora starà a me farla fruttare. E per fortuna l’inizio è stato positivo».

Infine, il desiderio per questo 2022.
«Sarei soddisfatto di quest’anno se do­vessi vincere una corsa di grande livello. Non dico in un Grande Giro, perché non sono sicuro di disputarlo, ma di elevata caratura internazionale, quello assolutamente sì. È vero che ho due anni di contratto, quindi ho tempo, ma voglio raccogliere subito. Basta scuse».

da tuttoBICI di marzo

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1...

«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione...

In occasione del campo di allenamento che la UAE Emirates XRG sta affrontando a Benidorm, la Colnago ha consegnato due bici gravel speciali ad altrettanti campioni speciali. ...

Mercoledì 17 dicembre a Monaco verrà svelato il percorso de La Vuelta Espana 2026. L’importante evento richiamerà nel Principato atleti, addetti ai lavori e appassionati e tra questi anche alcuni...

Nelle date del 6 e 7 giugno delle agende di molti amatori c’è un pallino rosso a indicare La Stelvio Santini che, nella edizione del 2026, avrà una novità: l’evento...

Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina....

A partire dal 2026 il Campione del Mondo IRONMAN 2026 Casper Stornes diventa un atleta partner di Q36.5, l’innovativo marchio di abbigliamento da ciclismo con sede a Bolzano. Le principali innovazioni...

Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche...

Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al...

De Rosa presenta la nuova 70 che accompagnerà il team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2026. «La scorsa settimana mi ha chiamato un giornalista, stava facendo il giro dei brand...

Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo...

Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature...

Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte...

È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini...

Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo...

Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025, che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress...

Nel 2026, la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà...

I nuovi occhiali da ciclismo Magicshine Rouler e Windbreaker, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sono stati progettati per offrire una visione ampia e nitida, ma anche un ottimo...

In realtà questo portaborraccia non si rivolge solo a chi fa bikepacking, ma a tutti quelli che hanno telai di piccole dimensioni come mtb “full” o e-Mtb, ma una cosa...

C’è chi per il prossimo periodo prevede estenuanti sedute di cycling indoor e chi, sicuro nel proprio equipaggiamento invernale, sfida il freddo continuando ad assaporare il ciclismo anche con le...

Ducati è orgogliosa di annunciare l’avvio di un progetto dedicato a sviluppo, produzione e distribuzione di una nuova e più ampia gamma di biciclette ad elevate prestazioni. Una scelta che...

Correte prevalentemente su fondi veloci, compatti e belli asciutti? Perfetto, quello che affrontate allora può diventare il vostro tempio della velocità in formato gravel. Per situazioni come queste uno dei...

Ogni azienda in questi anni ha provato a dare una sua definizione di gravel, tentando di accordare sulla frequenza di questa brillante specialità i prodotti più diversi. Oggi Abus, marchio...

Non facciamone un mistero, la guarnitura Powerbox K-Force Team Edition di FSA è un vero gioiello in cui la leggerezza del carbonio incontra le rilevazioni precise offerte da uno spider...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della...
di Giorgio Perugini
Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
di Giorgio Perugini
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
di Giorgio Perugini
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
di Giorgio Perugini
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy