I PIU' LETTI
FANINI. GLI ANEURISMI, IL CORONAVIRUS E LA VOGLIA DI RIPARTIRE
di Stefano Fiori | 14/05/2020 | 07:26

Come un vecchio leone ferito ma non domato, Ivano Fanini ha lottato e vinto la battaglia contro gli aneurismi, iniziata e combattuta nel dicembre scorso, dopo la morte del fratello Michele. Tuttora sulla via del pieno recupero ma con il solito, proverbiale ottimismo che traspare dalle sue parole, il patron del team Amore & Vita - Prodir ci parla del suo recente passato e dell'incerto futuro nel tragico segno del coronavirus. Accanto a lui il figlio Cristian e il nipotino Andrea: tre generazioni accomunate nel profondo amore verso lo sport del pedale.

Ci può riepilogare questa vicenda relativa agli aneurismi?
«Da tempo tenevo sotto controllo con visite annuali un aneurisma alla orta addominale. Dopo la morte di mio fratello Michele, la mia famiglia ha voluto anticipare la visita e questa fretta mi ha salvato la vita poiché nel frattempo gli aneurismi erano diventati tre e quello principale era molto peggiorato e poteva rompersi da un momento all'altro. La convalescenza è risultata assai difficile e solo ultimamente ho recuperato un po' di forze ma, essendo immunodepresso, ora devo stare molto attento al contagio da coronavirus».

Questo coronavirus sta causando problemi immensi al ciclismo: cosa ne pensa?
«Ribadisco che, almeno dal mio punto di vista, ben difficilmente la stagione 2020 potrà concludersi. Tutto dipenderà da questa fase due, con la speranza che non ci sia una ricaduta ed una nuova fase di lockdown. Purtroppo contro questo coronavirus non abbiamo armi a sufficienza se non il buon senso e l’attenzione nel rispettare i protocolli preventivi di distanza di sicurezza, igiene ed uso delle mascherine. Nel ciclismo gli sponsor non sono molti e tutti, nessuno escluso, stanno subendo una grave crisi a causa della pandemia, quindi è presumibile che ci sia una fuga di queste realtà. Lo dimostra il fatto che anche team ricchi stanno già attraversando molti problemi ed i mezzi per uscirne sono pochi per tutti».

Com'è il caso del team Amore & Vita-Prodir?
«Lo sponsor innamorato del ciclismo lo abbiamo, è Giorgio Pagani, il titolare del marchio Prodir, ma i supporti economici sono sempre più difficili da reperire. Sono realista e non mi piace fare del vittimismo ma questa è la situazione che dobbiamo affrontare. Mi resta la soddisfazione di poter affermare che la nostra è la formazione ciclistica professionistica più longeva al mondo. Intanto siamo tra i più vittoriosi del ciclismo virtuale che perlomeno ha dato la possibilità agli atleti di tenersi impegnati in questo periodo: Appollonio ha vinto per 24 volte e Tizza lo segue a quota 11, nella piattaforma Zwift».

I pericoli per i team Continental messi in grossa difficoltà dal virus quali sono?
«Team come il nostro contribuiscono allo spettacolo e alla riuscita delle competizioni ma nonostante questo per andare a correre ci dobbiamo pagare tutto. Sono pochissime le organizzazioni che danno una mano in quel senso. E senza un concreto rimborso per le trasferte, con tutti i problemi che ci sta creando questo coronavirus, non sarà semplice andare avanti. Inoltre, si corre il rischio di perdere molti giovani atleti per strada, non potendo garantire loro degli stipendi decenti».

L’UCI ha appena creato il nuovo calendario con Tour, Giro e Vuelta tutti di seguito, e con le Classiche monumento quasi tutte a cavallo del Giro d’Italia, cosa ne dice?
«Da sportivo mi auguro che cambiando il periodo di queste corse e non potendo più puntare a molteplici obbiettivi, venga fuori qualche nome nuovo. Una Sanremo o una Roubaix corsa d’estate possono essere altrettanto spettacolare e potrebbe regalarci delle sorprese. Peccato però che il Giro ne esca sacrificato. Penso ad un nome come Sagan che aveva confermato la sua partecipazione quest’anno e che invece sicuramente non ci sarà. E questo perché il Tour rimane l’obbiettivo principale per tutti e perciò è stato privilegiato. Poi ci sarà da puntare alle classiche, quindi tanti big saranno per forza costretti a saltare la corsa rosa e questo è un peccato per i tifosi. Però, lo ripeto, magari verranno fuori nomi inaspettati, quindi non è detto che lo spettacolo venga meno. Tuttavia, seppur con il massimo ottimismo, bisogna essere realisti, e quindi credo che ci saranno ostacoli a livello organizzativo, per garantire la sicurezza dentro e fuori gara. Se è vero che è si prevede una seconda ondata del virus ad inizio autunno questo potrebbe essere il de profundis per tutto lo sport 2020. Quindi forse sarebbe meglio per tutti stare al riparo dalla pandemia e puntare tutto su una robusta ripresa nel 2021. Purtroppo il business anche legato allo sport, impone la ripresa, quindi non ci rimane che farci il segno della croce e sperare che tutto vada bene».

Cosa accadrà alle categorie dilettantistiche e a quelle femminili?
«I dilettanti se la caveranno meglio, c'è più passione tra i giovani e circolano meno soldi nell'ambiente, dove si è abituati a ottimizzare le scarse risorse; inoltre c'è tanta voglia di fare e di affermarsi, insomma, c'è più motivazione. Infine, appoggio in toto l'idea che ha avuto il CT Cassani relativa a queste categorie e a tutte le categorie minori. Il ciclismo femminile era già in un brutto momento prima della pandemia. Ci sono poche squadre solide e serie, una di queste la dirige il mio pupillo ed ex d.s. Giuseppe Lanzoni, ma la maggior parte purtroppo ne uscirà inevitabilmente devastata da questa situazione».

Che giudizio dà della pandemia che ci ha colpiti?
«Ahimè è la natura che ci ricorda chi comanda. E quando si ribella allo sfacelo che compie l'uomo c’è ben poco da fare. La sfruttiamo come ci torna comodo ma poi ciclicamente accade qualcosa che ci ricorda che non siamo noi essere umani a comandare. Quindi abbiamo l’obbligo di cambiare il nostro stile di vita. Troppo spesso sacrifichiamo gli affetti, non abbiamo tempo da dedicare a loro e spostiamo la nostra asticella sempre più in alto; questa emergenza dovrà invece tornare a farci riassaporare la vita e pure lo sport dovrà adeguarsi».

Ma saremo davvero migliori, nel dopo?
«Il virus ci ha fatto capire quanto sia importante stare con le persone care. Nessuno è invincibile ed è ormai ben chiaro come le cose a cui teniamo ci possano venire portate via in un istante. Quindi dovremo necessariamente imparare da quanto ci sta accadendo e tentare concretamente di essere migliori sotto ogni singolo aspetto».

Se lei fosse ai vertici del ciclismo, cosa proporrebbe?
« Varie cose. Intanto avrei proposto la chiusura della stagione 2020 per puntare ad una più sicura ripartenza nel 2021, confermando i contratti in essere degli atleti, per non creare disoccupati senza speranza. Abolizione delle spese per i tesseramenti e altre tasse varie per il 2021. Valutazioni e definizione della trattativa da intraprendere per i diritti TV per le squadre, come accade nel calcio ed in altri sport»

Un suo  auspicio per il bene del ciclismo?
«Manca un anno alla fine del suo mandato ma vorrei proprio che il presidente Renato Di Rocco non lasciasse il suo incarico, lo stimo molto. In una recente intervista ha affermato che la Bike Economy vale 11 miliardi, dunque auspico che intervenga efficacemente presso le istituzioni, che prenda posizione efficace sui diritti TV e su chi gira questi 11 miliardi: è ingiusto che vengano favoriti certi organizzatori e ignorate squadre come la nostra, che fanno comunque parte del business sportivo e che creano campioni. Tutto ciò servirebbe per ridare fiato a questo sport che è il più bello di tutti. Poi vorrei che da vice presidente UCI, Di Rocco combattesse per ridarci un ciclismo più umano, quello di una volta, quello che c’era quando lui arrivò da giovane alla F.C.I., un ciclismo pieno di passione, con percorsi suggestivi ricavati su strade bianche».

Prospettive per il team Amore & Vita Prodir?
« I ragazzi soffrono questa inattività, è inevitabile. Come già detto si tengono in forma con gare virtuali dimostrandosi fortissimi. Per il resto daremo loro tutto il nostro sostegno confidando di tornare ad essere competitivi se davvero ci sarà la riapertura della stagione. Da quell'ottimista che sono voglio credere che usciremo da questa brutta situazione più forti di prima».

Pierino Gavazzi, un grande atleta e un grande tecnico nella storia dei team targati Fanini, è stato contagiato dal coronavirus: ha sue notizie?
«Tutta la famiglia Gavazzi è molto legata alla nostra. Pierino ora sta bene, gli hanno tolto anche l’ossigeno. Adesso aspetta solo di essere finalmente dimesso dall'ospedale di Brescia. Lui è una vera roccia e in questi momenti in cui ha rischiato di morire non l’ho mai lasciato solo. Ci sentivamo via messaggi quotidianamente, quando stava male, e telefonicamente nei momenti un po’ meno critici. Cercavo di incoraggiarlo, di motivarlo a lottare perché doveva vincere questa battaglia che era come un “mondiale”. E lui che è sempre stato un guerriero dotato di una forza di carattere incrollabile, è riuscito a superare anche i momenti più drammatici, vincendo alla grande anche questa dura battaglia contro il coronavirus, così come fece quando vinse il campionato italiano, la Coppa Placci a Imola, nel 1988, indossando la maglia del team Fanini».

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy