I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. ALDO PARECCHINI E IL PIACERE DI PEDALARE SEMPRE. GALLERY
di Giuseppe Figini | 19/04/2025 | 08:15

Aldo Parecchini, bresciano di Nave, nel cuore della provincia della Leonessa d’Italia, dove è nato il 21 dicembre del 1950, è stato un valido, eccellente corridore, professionista dal 1973 al 1980 in formazioni di primo rilievo anche a livello internazionale.

Dello stesso comune è originario anche Ferruccio Manza, potente passista nato nel 1943, argento alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 nel quartetto della 100 chilometri con Severino Andreoli, Luciano Dalla Bona e Pietro Guerra, tre della vicina provincia di Verona, tutti con motori di grossa cilindrata che, sempre nel 1964, vinsero anche l’iride della specialità ai Mondiali di Sallanches, in Francia. Erano i tempi in cui la squadra azzurra era al vertice della spettacolare prova, un po’ il termometro rivelatore e rilevatore dello stato di salute di un movimento ciclistico, esercizio relegato e dimenticato in soffitta dal 1994, nonostante tentativi (mal riusciti) di proporla a livello di squadre di club professionistiche ai mondiali.

Torniamo a incentrarci su Aldo Parecchini ripercorrendo, per sommi capi, la sua carriera di pedalatore iniziata nella Fenotti Comini di Nave e poi, da dilettante, nello squadrone della IAG Gazoldo, (I.A.G. è l’acronimo di Industria Alimentare Gazoldo), realtà della provincia di Mantova che era collegata alla famosissima Molteni sia nel quadro produttivo, sia nel quadro sportivo. Infatti, la I.A.G. di Gazoldo degli Ippoliti era un po’ il serbatoio della Molteni di Arcore che cresceva e selezionava i prospetti di maggior rilievo da fare poi approdare al professionismo con la maglia blu-camoscio, maglia mitica, dei patron, il “sciur Piero” e di suo figlio Ambrogio con Giorgio Albani ed Ernesto Colnago in ammiraglia.

Con Parecchini, soprannominato “Parecca”, sono da ricordare, fra vari altri della squadra diretta da Pierino Livraghi, soprattutto Luigi Castelletti, Davide Boifava e Giacinto Santambrogio, tutti con valide carriere anche nella categoria maggiore con Davide Boifava in bella evidenza quale anima e gestore di squadre di rilievo e richiamo internazionale per decenni.

Aldo Parecchini fra i “puri” è conosciuto come un passista veloce, campione italiano nel 1970 e 1971, più volte azzurro, vincitore di gare di livello quale il trofeo Amedeo Guizzi, classica di casa, la Milano-Busseto e la Targa Crocifisso di Bari.

Nel 1973 corre nella Molteni capeggiata da Eddy Merckx mentre l’anno seguente, era il 1974, passa alla Brooklyn, altra corazzata ciclistica quella della notissima “gomma del ponte” dei fratelli Perfetti con una bella “galleria” di campioni e diretta in ammiraglia dal sagace Franco Cribiori. È qui che matura la scelta di proporsi quale collaboratore di rilievo dei capitani, soprattutto quando c’era da menare sul passo per guidare, riparare dal vento, proteggere il campione di turno designato a “fare la corsa”. Un’intesa speciale ha legato Parecchini con il fiammingo Ronald De Witte, un “duraccio” belga proveniente dal prolifico vivaio della Flandria, amico di Roger De Vlaeminck, cacciatore di classiche – e non solo – di straordinaria levatura qual era il “Gitano di Eeklo”, la località d’origine di Monsieur Roubaix.

È con la maglia a stelle e strisce della formazione di Lainate che Parecchini firma il suo “capolavoro” ciclistico vincendo per distacco, dopo una fuga solitaria di circa 200 chilometri, la sesta tappa del Tour de France 1976, da Bastogne, in Belgio, a Nancy, città della Lorena, a quasi 39 km/h di media, sovente cin il vento in faccia, dopo avere raggiunto Luis Ocana subito dopo il via e proseguendo in solitaria. Secondo, a 4’29” si classifica il marchigiano Enrico Paolini. Per circa un centinaio di chilometri Parecchini è stato la maglia gialla virtuale. Dedicò l’impresa alla memoria di papà Andrea, scomparso poco tempo prima. Nel 1977 vince il criterium di Pietra Ligure.

Nel 1978 corre per la Selle Royal e con questa squadra, diretta dal fiorentino Carlino Menicagli, si afferma nella seconda tappa del Giro di Puglia. Nel 1979 si accasa alla Bianchi-Faema guidata dal d.s. Giancarlo Ferretti e conclude la carriera professionistica nel 1980 alla Famcucine, formazione toscana diretta da Luciano Pezzi.

Lascia il professionismo ma non lascia la bicicletta, anzi, quale cicloamatore furoreggia letteralmente nelle varie categorie per molteplici anni, a seconda dell’avanzare dell’età, facendo incetta di podi e coppe.

Non è però l’ambizione personale che lo determina a impegnarsi con serietà nella nuova veste ciclistica ma il piacere di pedalare solo per il piacere di pedalare, non per i premi in natura, molti anche di pregio, di vario genere, che costituivano le ricompense per i primi classificati ma, spiega Parecchini, per il gusto e il piacere di pedalare senza vincoli tattici propri del professionismo provando l’emozione della competizione e delle sfide con rivali sportivi, sovente amici nella vita “normale”.

Le competizioni si svolgevano soprattutto in piccoli centri di provincia nei fine settimana ma per competere al meglio era indispensabile curare l’allenamento e la preparazione specifica.

E questo era ben presente in Parecchini che si sottoponeva volentieri ai vincoli e ai dettami richiesti per essere in forma. Per lui pedalare non era – e non è -, seppure con la dovuta prudenza, una costrizione ma un piacere costante che ha fatto collimare, con sacrifici personali, con il lavoro nel settore delle ferriere (quale bresciano DOC verrebbe da dire) raggiungendo il fratello gemello Alfio, ma corrispondendo puntualmente agli impegni di famiglia e di lavoro.

Anche ora si diletta in bicicletta, con molta attenzione e pure però anche con qualche preoccupazione, incontrando vari compagni del prolifico territorio ciclistico bresciano, soprattutto della sua epoca.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy