I PIU' LETTI
WALTER CALZONI. «FINORA HO SORPRESO ANCHE ME...»
di Carlo Malvestio | 30/04/2023 | 08:22

Non sono tutte nere le nuvole all’orizzonte per il ciclismo italiano. È vero, il cambio generazionale fatica a concretizzarsi, ma qualche ra­gazzo di buone prospettive c’è, va aspettato e fatto crescere. Uno dei nomi nuovi che, forse un po’ a sorpresa, si è preso la scena in questi pri­mi due mesi di stagione, è quello di Wal­ter Calzoni, neoprofessionista con la Q36.5.

Classe 2001, arriva da Sel­lero, in Val Ca­monica, e il suo percorso verso il professionismo è stato un po’ inusuale rispetto a tanti coetanei, visto che non è passato dalle formazioni satellite di team WorldTour, e non è nemmeno passato da quelle squadre italiane che di solito riforniscono le squadre professionistiche, tipo Col­pack Ballan o Zalf Euromobil Fior. Cal­zoni, infatti, ha corso per tre anni con la Gallina Ecotek Lucchini Colo­sio, alternando gare nazionali ad altre nell’Est Europa. L’anno scorso aveva cominciato a farsi vedere nelle prime posizioni con più in­sistenza, vincendo un totale di 5 corse, comprese la Bassano-Monte Grappa e una tappa del Tour of Ma­lopolska, in Polonia.

La Q36.5 è stata lesta e attenta nel co­gliere le potenzialità del ragazzo, ma un inizio di stagione così convincente era difficile immaginarselo. Già alla Clasica Jaén Paraiso Interior, la cosiddetta Strade Bian­che andalusa - dove è andato in scena il primo show stagionale di Tadej Po­gacar - Walter era ri­masto costantemente sulle ruote del pri­mo gruppo inseguitore dello sloveno, ma è al Tour du Rwanda che ha messo in mostra tutto il suo repertorio.

Su otto tappe ne ha chiuse 7 in Top 10, con due secondi posti nelle frazioni più impegnative, ed ha chiuso al secondo posto anche in classifica generale, con lo stesso tempo del vincitore finale Hen­ok Mulubrhan, che aveva conquistato due tappe.

Fuoco di paglia? Assoluta­mente no, perché a fine marzo si è piazzato ottavo alla Per Sempre Alfredo, arrivando col gruppo che si è giocato la vittoria, e poi nono nella classifica finale della Settimana Coppi&Bartali - dove occupava però il terzo posto prima di perdere diversi secondi nella cronometro conclusiva - con successo di tappa sfiorato a Longiano.

Walter, era prevista una partenza così sprint?
«Non me l’aspettavo, ma da quando sono in questa squadra e lavoro con il preparatore Mattia Michelusi sento di aver fatto un importante passo in avanti. L’ambiente è ottimo e questo mi ha permesso di inserirmi subito nella ma­niera giusta. Purtroppo la vittoria mi è sfuggita nonostante ci sia andato vicino molte volte, ma ho visto che ho le carte in regola per riuscirci nel futuro prossimo e non nego che mi piacerebbe sbloccarmi già quest’anno».

Sei partito fin da subito coi gradi di capitano o te li sei conquistati sulla strada?
«Inizialmente non ero io il leader, ma quando alla Cla­sica Jaén i corridori designati a fare la gara hanno detto al team di non stare benissimo, hanno affidato a me il compito di provare a stare davanti. Nono­stante una foratura sono riuscito a rimanere agganciato ai migliori - tranne che con Pogacar ov­viamente che aveva un’altra marcia - e alla fine ho chiuso undicesimo. Così al Tour du Rwanda mi sono guadagnato l’opportunità di provare a fare classifica e direi che è andata bene, visto che ho chiuso secondo con lo stesso tempo del vincitore. Alla Coppi & Bar­tali, in­vece, non dovevo neppure andarci, ma un mio compagno ha dato forfait e mi hanno convocato. Direi che è andata molto bene, sono andato forte quasi tutti i giorni; ho sofferto solo nella cronometro, che però non avevo praticamente mai fatto in vita mia».

Come sei riuscito ad assorbire così bene il salto tra i professionisti?
«Per me ha cambiato tutto avere un preparatore che ti guida, ti prepara tabelle specifiche e capisce che tipo di lavori vanno bene per te. Fino all’anno scorso, di fatto, mi arrangiavo».

Come mai?
«Semplicemente perché in Gallina Ecotek non ne avevamo uno. C’era l’allenatore che ci dava delle dritte, ma non avevamo schede personalizzate, non c’era questa attenzione a numeri e va­lo­ri. E la differenza di approccio l’ho sentita subito».

Già l’anno scorso in Gallina Ecotek, co­munque, avevi cominciato a prendere confidenza con le posizioni di vertice.
«Sì, nel 2022 avevo cambiato marcia, avevo vinto qualche corsa e nel complesso era stata una buona stagione. Però ora ho fatto un ulteriore passo in avanti».

Era qualche anno che la Gallina Ecotek Lucchini Colosio non lanciava un suo corridore direttamente tra i professionisti. Immaginiamo la fe­licità di vederti battagliare a questi li­velli.
«Sì, sono sicuramente felici di vedermi già così competitivo. Conoscevano bene le mie qualità, ma credo che nemmeno loro si potessero aspettare un inizio così positivo».

Che impatto hai avuto con la Q36.5?
«L’ambiente è ottimo, sono stato accolto bene, sono sempre pronti a venirti incontro in caso di necessità o problemi - che per fortuna ancora non ho avuto - e soprattutto non ti mettono addosso tensioni e pressioni. Il mio punto di riferimento tra i direttori sportivi è Gabriele Missaglia, ma nel com­plesso vado d’accordo con tutto lo staff e tutti i corridori. Hanno un progetto a lungo termine e per un ragazzo come me ad inizio carriera è davvero l’ideale per lavorare in serenità».

Adesso a quali gare ti vedremo?
«L’unica cosa certa al momento è che farò il Giro di Sicilia a metà aprile. L’inserimento all’ultimo minuto della Coppi&Bartali ha cambiato un po’ i piani e i carichi di lavoro inizialmente previsti. Quindi il calendario di massima che avevo andrà rivisto, e non l’abbiamo ancora fatto».

In queste prime uscite hai capito in quale terreno puoi toglierti le migliori soddisfazioni?
«Mi definisco uno scalatore, ma sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto di riuscire a difendermi anche su percorsi un po’ meno duri e addirittura sullo sterrato. A Jaén avevo avuto buo­ni segnali, confermati dalle Strade Bian­che, dove ho avuto un problema meccanico che mi ha rallentato, ma alla fine non sono arrivato troppo lontano dai primi. In futuro vorrei veramente provare a fare bene. Volata? Mi difendo, e posso diventare competitivo se la strada tende all’insù. Gli arrivi in cima agli strappi mi piacciono».

C’è qualche gara alla quale vorresti partecipare già quest’anno?
«Ovviamente per quest’anno non ci so­no obiettivi specifici, se non quello di accumulare più esperienza possibile. Pian piano, col passare dei mesi e degli anni, spero davvero di farle tutte. Ma se devo dirne una, quest’anno mi piacerebbe provare a fare la Freccia Val­lone, credo che il Muro di Huy e un fi­na­le così esplosivo possano essere adat­ti alle mie caratteristiche. Con­fer­me o smentite, però, me le potrà dare solo la strada».

Per chi non ti conoscesse, come e quando hai cominciato ad andare in bicicletta?
«Ho cominciato a 7 anni, da G2, giocavo a calcio, ma non faceva per me. Al­cuni amici del mio paese correvano in bici e la squadra era gestita proprio da alcune persone che conoscevo. Così coi miei genitori siamo andati a parlarci e lì è cominciato tutto. Non ho mai vinto tanto, però ottenevo risultati tali da in­vogliarmi ad andare avanti. Quando sei un bambino fatichi ad immaginare il tuo futuro, ma il sogno di diventare professionista l’ho sempre coltivato».

Quando hai capito di poter diventare un professionista?
«Direi solo lo scorso anno. Nel 2021 ave­vo partecipato con la maglia della Nazionale al Memorial Pantani coi pro­fessionisti e lì mi sono accorto che avevo ancora tanto da lavorare per sperare di passare coi grandi. Nel 2022, però, ho fatto un salto di qualità e anche nelle apparizioni coi professionisti mi sono sentito a mio agio. È il mio primo anno con un preparatore atletico, quindi spero di avere ancora margini di miglioramento».

Hai una corsa dei sogni?
«Mi piacerebbe vincere qualche tappa di un Grande Giro. La classifica generale non so se sarò mai in grado di vincerla, ma aspettiamo e vediamo. Come detto, la strada darà i verdetti».

Idoli?
«Beh, per forza di cose, corridori come Van der Poel e Pogacar non puoi non ammirarli. La voglia di rischiare, di at­taccare da lontano, di dare spettacolo. La vittoria di Mathieu alla Sanremo è stata incredibile».

Sceso di sella, che ragazzo è Walter Cal­zo­ni?
«Normalissimo. Sono un amante degli animali, mi piace fare lunghe passeggiate col mio cane. La mia famiglia, poi, ha un po’ di terreni dove viviamo e, se non fossi riuscito a diventare professionista, mi sarebbe piaciuto pro­vare ad aprire un’azienda agricola. Ma, ap­punto, parliamo di qualcosa che al momento è solo immaginazione».

Se dovessimo chiamarti a fine stagione cosa ti piacerebbe poterci dire?
«Beh spero mi chiamiate per farmi le congratulazioni per l’ottima stagione. Anzi, se mi chiamate anche durante l’anno vorrà dire che tutto sta andando bene».

da tuttoBICI di aprile

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy