I PIU' LETTI
BICIFIGURINE. CADEL EVANS, IL TINTIN SUI PEDALI
di Stefano Fiori | 03/02/2023 | 08:12

 

Katherine è un centro abitato di 7.500 anime, situato nella parte nord dello Stato australiano del Northern Territory. Quello, per intendersi, dove si trova Uluru, altrimenti noto come Ayers Rock, il famosissimo monolite preistorico che  resta il luogo più visitato dell'intera Australia. Terra poco ospitale, l'Outback, rare le strade degne di questo nome, caldo tropicale, tanto gravel e terreno sabbioso, con una penetrante polvere rossiccia che toglie il respiro. In più, terra popolata da grandi ragni velenosi, da 13 specie di serpenti alcuni dal morso letale, da lucertole lunghe due metri e mezzo e inoltre è proprio da queste parti che è stato stabilito il record mondiale relativo alla cattura di un (enorme) coccodrillo, effettuata da parte delle guardie forestali di Katherine nel 2018 e dopo 8 anni di caccia infruttuosa: un coccodrillo gigante lungo quasi 5 metri e dal peso di 600 chili.

Bene, quanti appassionati di ciclismo avrebbero mai osato immaginare che in un luogo simile sarebbe venuto alla luce il futuro vincitore di un Tour de France e di un campionato del mondo?

Eppure ciò è accaduto, perché Cadel Evans – è di lui che stiamo parlando – è nato proprio a Katherine il giorno di San Valentino del 1977, da mamma Helen Cocks e da papà Paul Evans. Genitori dai caratteri agli antipodi, con mamma Helen donna determinata, decisa a fare carriera nel lavoro e a trasmettere al figlioletto Cadel la convinzione che un impegno costante porti sempre a centrare i propri obiettivi. Papà Paul, al contrario, adorava la campagna, l'outback e le coltivazioni intensive, si accontentava di una vita semplice, modesta e senza sussulti, detestava i sovraccarichi di lavoro, le complicazioni e il suo motto era “non mi stressate”.

Inizialmente gli Evans vivono a Barunga, 70 km a sud di Katherine, un villaggio in cui il 90% degli abitanti sono aborigeni. Quando Cadel ha 4 anni la famiglia trasloca a Upper Corindi, vicino al mare, ma dopo due anni Helen e Paul si separano e Cadel viene affidato alla madre. Intanto il piccolo Evans a tre anni aveva già avuto in regalo una BMX gialla, alla quale fece seguito, attorno ai 9 anni, una bici più... seria. Trevor, un tipo estroverso e gran lavoratore, diventa il nuovo compagno della madre dopo l'ennesimo trasloco ad Armidale nel New South Wales, ma Cadel metabolizza nel migliore dei modi l'imprevisto forfait del padre naturale.

All'età di 8 anni, colpito alla testa dallo zoccolo di un cavallo imbizzarrito, il nostro eroe resta in coma per sette giorni e di questo incidente accuserà a lungo le conseguenze. Ma la folgorazione “ciclistica” arriva un giorno a scuola, quando la maestra fa proiettare un documentario sul Tour de France e il giovane Cadel ne rimane affascinato, tanto da pensare subito tra sé e sé ”Come vorrei essere il tipo che indossa la maglia gialla”. Il dado è tratto, dal 1991 esordisce con un team locale, ma più che verso la strada, Cadel si sente attirato dalle “Fat Tyres”, cioè dagli “pneumatici grassi” del mondo della mountain bike, specialità cross country.

I successi arrivano copiosi e importanti dal 1994 in poi, titoli australiani, quindi due coppe del mondo cross country e importanti affermazioni a livello internazionale. Un buon saggio delle sue potenzialità su strada lo si ha con la medaglia di bronzo conquistata a Ravenna, nel mondiale a cronometro Juniores 1995. Fatidico resta invece il 1997, quando Cadel, a luglio, raggiunge la nazionale australiana under 23 guidata da Shayne Bannan a Quarrata, nel quartier generale europeo dei “canguri”.

Nell'occasione Evans rifiuta la serrata corte di un personaggio illustre come Giovanni Battaglin per passare al neonato team MTB Full Dynamix, appena fondato dall'ex campione di Marostica. Evans rimane alla Volvo Cannondale, ma due anni dopo – a mò di vendetta consumata fredda - è sconfitto sul traguardo del mondiale cross country proprio dal suo “sostituto” alla Full Dynamix, Marco Bui. En passant Cadel meraviglia tutti per le sue doti di scalatore nella breve parentesi italiana per cimentarsi nelle gare su strada nel 1997: nel Giro del Montalbano a Bacchereto (Prato) stacca tutti lungo il tremendo strappo (pendenze al 22%) della Madonna del Papa e a 15 chilometri dall'arrivo vanta un vantaggio superiore al minuto sugli inseguitori, ma una crisi di fame lo manda KO. Si rifà dominando il prestigioso Trofeo di Montappone, con arrivo in salita.

Trascorrono tre anni in crescita, ricchi di successi su strada e in MTB, poi, nel 2001 il gran salto tra i Pro con Saeco Cannondale e subito due trionfi in gare a tappe, Giro d'Austria e Brixia Tour. Nel 2002 passaggio alla corazzata Mapei, con cui vive un dramma al Giro, quando parte indossando la maglia rosa nella penultima tappa, ma negli ultimi 9 chilometri del passo Coe, l'ultima salita del Giro, una terribile crisi di fame lo mette fuori dai giochi: in classifica finirà 14°. Negli anni successivi cambia spesso squadra  (T.Mobile, Telekom, Lotto) e affina sempre di più le sue notevoli doti di ciclista adatto alle grandi gare a tappe, dove colleziona molti piazzamenti tra i primi 10, fino al tripudio strameritato con il trionfo nel Tour de France 2011. Ma  questo ciclista australiano atipico si è fatto valere anche nelle gare in linea, a partire dalla vittoria strepitosa nel campionato mondiale “casalingo” (risiede in Svizzera..) di Mendrisio 2009 e nella Freccia Vallone. Da incorniciare pure il successo per distacco nella 7a tappa del Giro d'Italia 2010, sul traguardo di Montalcino a capo di una memorabile una giornata da tregenda, con pioggia, neve, fango a bizzeffe e tante vittime illustri, a partire da Vincenzo Nibali.

Professionista dal 2001 al 2015, Cadel Evans ha vinto complessivamente  55 gare e le classifiche finali di Tour de France (2011), Tour of Tasmania (1998 e 1999), Giro Austria (2001 e 2004), Brixia Tour (2001), Tour de Romandie (CH)(2006 e 2011), Test Event Bejing (Cina)(2007), Tirreno-Adriatico (2011), Criterium International (F)(2012), Giro del Trentino (I)(2014), cioè 12 gare a tappe, un curriculum significativo.

In definitiva è stato sicuramente il più grande campione che abbia avuto il ciclismo australiano.

Soprannominato “Cuddles”, tradotto “Coccole” in italiano, per una qual certa tenerezza di carattere e una gentilezza innata nei rapporti interpersonali, anche fuori dalle corse ciclistiche, qualcuno lo aveva soprannominato Tintin, come il noto personaggio dei fumetti francofoni, suo preferito. In particolare, l'avventura prediletta (e riletta, riletta...) da Cadel è “L'isola nera”.

Sposatosi l'8 settembre 2005 a Gallarate con Chiara Passerini, i due si sono separati nel 2015 restando comunque in buoni rapporti soprattutto per accudire il figlioletto Robel, etiope, adottato nel 2011 all'età di 15 mesi.

Attualmente Evans si divide tra le due abitazioni di Barwon Heads, in Australia (Stato del Victoria) e di Stabio, in Svizzera.

A partire dal 2015, per celebrare il suo addio alle corse, è stata organizzata in Australia la Cadel Evans Great Ocean Road Race Classic, gara internazionale in linea per Professionisti. L'ultima edizione, pochi gorni fa, è stata vinta dal ventiduenne tedesco Marius Mayrhofer del Team DSM.

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano...

Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy