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NUOVI PUNTEGGI UCI, PERCHE' APPRODARE AL WORLDTOUR SARA' SEMPRE PIU' DIFFICILE
di Paolo Broggi | 28/12/2022 | 08:15

Ogni norma, ogni legge, ogni modifica scontenta qualcuno: sappiamo bene che la perfezione non è di questo mondo. Meno che mai la perfezione appartiene al mondo del ciclismo soprattutto quando si parla di WorldTour, punteggi, classifiche e via dicendo.

Il 23 dicembre scorso, come un regalo di Natale a sorpresa, è arrivata da parte dell’Uci la modifica dei punteggi che verranno attribuiti in particolare nelle grandi corse a tappe, nelle classiche monumento e nelle tappe delle corse di WorldTour.

Una modifica richiesta da più parti e diventata necessaria quando molte squadre impegnate nella lotta per non retrocedere hanno cominciato a mettere nel mirino con i loro uomini di punta le corse in linea di fine stagione - che assegnavano punti importanti - a scapito di corse dal pedigree ben più blasonato. Una modifica che però rischia di scontentare molti e di chiudere  le prorte del WorldTour stesso.

L’Uci nel suo comunicato ci ha spiegato, come fa sempre, che la decisione è stata presa in accordo con tutti gli stakeholders, ma sono riflessioni da fare, riguardanti soprattutto retrocessioni e promozioni.

NUMERI. Il sistema di punteggio per il prossimo triennio (2023-2025) porterà alla formazione del WordlTour nel triennio successivo, vale a dire dal 2026. I colleghi di lanternerouge.com hanno calcolato un aumento di 1,6 volte per i punti assegnati ai Monumenti e alla Corsa su strada dei Mondiali e dei Giochi Olimpici. I punti assegnati nella classifica finale dei Grandi Giri e nelle crono dei Mondiali e dei Giochi Olimpici sono stati moltiplicati per 1,3 volte.

Il cambiamento più significativo è il valore delle tappe nei Grandi Giri e nelle altre corse a tappe del WorldTour. Mentre fino ad ora venivano assegnati punti solo ai primi 5 di una tappa dei Giro, Tour e Vuelta e ai primi 3 delle altre corse a tappe del WorldTour, dal 2023 verranno premiati i primi 15 di una tappa di grande giro e i primi 10 nelle altre corse a tappe. E soprattutto verrà attribuito un punteggio più alto a chi si piazzerà secondo. Se nel 2022 le tappe del Tour de France hanno distribuito complessivamente 240 punti, nel 2023 ne assegneranno 935 con un incremento del 290%. In totale, per l’intera stagione verranno assegnati 308.903 punti contro i 241.027 attuali e un incremento del 28%.

Fin qui tutto bene, se non che praticamente tutti i punti in più saranno assegnati in gare WorldTour: prima della riforma i calendari continentali assegnavano il 50% dei punti, ora si fermeranno al 40%.

È facile capire come questo sistema vada a favorire le squadre di WorldTour e i migliori tra i ProTeam (Lotto Dstny, TotalEnergies e Israel Premier Tech) che si dividono i diritti a partecipare alle corse di WorldTour. Sarà molto più difficile centrare il risultato per una squadra che vuol salire di categoria: la Uno-X, che già quest’anno ha presentato richiesta er entrare nel WorldTour, ma anche squadre come la Tudor o la Green Project BardianiCSF Faizané - che hanno già espresso la volontà di puntare alla massima categoria cn un progetto a lungo termine - dovranno fare i conti con l’ostacolo punti.

STRATEGIA. Cambierà ovviamente la strategia: le squadre che quest’anno - Movistar e Lotto sono quelle che hanno sfruttato al meglio questa opportunità - sono andate a caccia di punti nelle semiclassiche in linea (le definiamo così solo per non confonderle con le classiche vere e proprie) dal 2023 probabilmente punteranno a cogliere piazzamenti nelle gare più importanti, perché raccoglieranno comunque più punti che vincendo altrove.

Sempre lanternerouge.com ci regala due esempi chiarificatori: un uomo da fughe come Hugh Carthy nel 2022 ha conquistato due quarti posti di tappa al Giro d'Italia: con il nuovo sistema otterrà un aumento di punteggio del 567%. E uno sprinter come Alberto Dainese che al Giro 2022 ha conquistato 108 punti, con gli stessi risultati (una vittoria e cinque piazzamenti nella top 10) nel 2023 ne otterrebbe 370 punti.

Se da una parte è compresibile che si voglia avere il maggior numero di corridori di qualità alle corse di WorldTour, è evidene come dall’altra parte ci sia una enorme penalizzazione per le squadre che alle stesse gare di WorldTour possono partecipare in maniera saltuaria o addirittura sporadica.

MIGLIORI 20. Dal 2023 la classifica UCI World Team, utilizzata per stabilire le retrocessioni a fine trienno e per attribuire annualmente le wildcard automatiche, terrà conto dei punteggi raccolti dai migliori 20 corridori per squadra anziché dei primi 10.

L'UCI spiega che la decisione è stata presa per "ridurre la pressione attualmente imposta su un numero limitato di corridori, che può portare a una serie di conseguenze negative (rischi di infortunio, numero eccessivo di giorni di gara, tentazione del doping, ecc.)”. Lanternerouge.com ha fatto i calcoli sul triennio 2020-2022 con 20 corridori anziché 10 scoprendo che alla fine Lotto Soudal e Israel – Premier Tech sarebbero comunque retrocesse.

Anche in questo caso è evidente la penalizzazone delle formazioni ProTeam che hanno rose più limitate e soprattutto non hanno leader capaci di conquistare un grande numero di punti. Anche se avessero una formazione come l'Alpecin di queste ultime stagioni - con Van der Poel, Philipsen, Merlier e compagni - l'impresa sarebbe perlomeno ardua.

ISRAEL. Il terzo cambiamento proposto dall'UCI, e qui si tratta di una vera sorpresa, è quello di ampliare i diritti della Israel Premier Tech. Da regolamento, il team israeliano nel 2023 aveva il diritto di essere invitato alle corse in linea del WorldTour e non alle corse a tappe. L’Uci ha deciso che per il 2023 il diritto sarà esteso a tutte le corse a tappe che non sono i tre grandi giri. L'UCI ha chiarito che la misura è temporanea solo per il 2023, "perché arriva dopo tre anni di sconvolgimenti significativi dovuti alla pandemia globale".

La decisione permetterà al team di Sylvan Adams, che aveva minacciato di citare in giudizio l'UCI per il sistema di retrocessione, di ridurre al minimo i rischi di esclusione: praticamente la sola Vuelta potrebbe non invitare il team isreliano, che è chiaramente uno dei favoriti per le wildcard del Giro (anche alla luce della sicura rinuncia della Lotto e di quella probabile della TotalEnergies) e del Tour, alla luce della scomparsa dell’unico team francese che puntava ad otenerla, vale a dire la B&B. Se è vero che la norma vale solo per il 2023, lo è altrettanto il fatto che grazie a questa norma difficilmente la Israel non entrerà tra le prime due Proteam della stagione, posizione che garantisce l'invito automatico a tutte le corse: come dire che il futuro è assicurato...

Questa decisione chiuderà ulteriormente le porte del WorldTour alle formazioni ProTeam: squadre come Uno-X, la Kern Pharma, la Euskaltel, le neonate Q36.5 e Tudor, le nostre Eolo, Green Project e Corratec avranno vita dura ad essere invitate alla Tirreno-Adriatico, al Giro dei Paesi Baschi, al Delfinato o al Giro di Svizzera. Come dire che le porte di un eventuale sogno sono sempre più chiuse, verrebbe da dire quasi sbarrate.

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