I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. LUCILLO LIEVORE E L'INTERVISTA CHE HA FATTO LA STORIA
di Giusepe Figini | 11/10/2021 | 08:07

E’ un nome di speciale rilievo, nel ciclismo del suo tempo – e pure oltre – e vedremo il perché, quello del vicentino Lucillo Lievore, nato nella piacevole cittadina di Breganze il 14 luglio 1940, nella zona collinare della pedemontana vicentina, lungo i contrafforti dell’Altopiano dei Sette Comuni, conosciuto pure come altopiano d’Asiago, che digradano verso la pianura, caratterizzata da un ottima produzione vinicola con il pregiato “Torcolato” in prima fila.

Il cognome è tipicamente vicentino e, in proposito è da ricordare il suo quasi coetaneo Carlo Lievore, nato a una decina di chilometri di distanza, a Carrè nel 1937, eccellenza assoluta dell’atletica italiana, detentore del record mondiale del lancio del giavellotto dal giugno 1961 al luglio 1964 e con pure il fratello maggiore, Giovanni, giavellottista.

Lievore è appunto il cognome di Lucillo che, per l’inusuale nome proprio d’origine latina che significa splendente, luminoso, non sa come e perché i genitori l’abbiano scelto. Lui lo porta però, sempre con orgoglio, da oltre ottanta anni.

E la sua notorietà ciclistica è legata soprattutto all’intervista televisiva in diretta, famosa, notissima, sempre attuale nella sua espressività e didascalica umanità del ciclismo, del gregario in particolare, realizzata dal grande Sergio Zavoli. Il famoso giornalista lo affiancò in motocicletta nel corso di una lunga fuga solitaria inscenata da Lucillo Lievore nella penultima tappa del Giro d’Italia 1966, la Belluno-Vittorio Veneto, dove raggiunse in vantaggio di ben 38 minuti sul gruppo e sollecitò il giovane veneto, al suo esordio nel Giro d’Italia, ad aprire il cuore e pure l’anima.

Lucillo Lievore, inquadrato nella Mainetti, squadra creata proprio in quell’anno dagli omonimi e appassionati di ciclismo imprenditori vicentini, settore materiali plastici, con sede a Castelgomberto era composta in gran parte da corridori veneti, tutti votati al servizio del capitano, il fortissimo velocista Marino Basso, classe 1945, vicentino di Rettergole di Caldogno con l’apporto d’esperienza di un altro vicentino, dello stesso paese di Basso, il compianto Marino Fontana (1936-2013).

Torniamo a Lucillo Lievore, in fuga che, come si dice in gergo, è “al gancio” per la fatica accumulata nel suo tentativo solitario, lungo le sue strade del suo Veneto, ma non si sottrae alle domande, a tutto campo, che gli rivolge Sergio Zavoli. Risponde pure con proprietà di linguaggio all’intervistatore e inventore del sempre inarrivabile “Processo alla tappa”, in bianco-nero, trasmissione-cult che per la sua straordinaria valenza originaria non merita i pallidi e inconsistenti tentativi d’imitazione poi sempre proposti con persistente pervicacia, perfino deleteria, con risultati deludenti nonostante i mezzi tecnologici moderni e vari sforzi “d’apparentamento” all’originale, con tentativi d’imitazione quasi quanto la “Settimana Enigmistica”, sempre falliti senza remissione però.

Sergio Zavoli sapeva trarre lo spunto, in varie occasioni, dalla collaborazione amichevole, tutta romagnola, di due personaggi conterranei che operavano, in moto, all’interno del gruppo. Uno era il faentino Guerrino Farolfi, “Scainell” per gli amici, moto-informatore che collaborava con i vari radio/telecronisti della Rai per il ciclismo, ricordato anche come la “gazzella della Raticosa” per la vittoria ottenuta da dilettante nell’allora importante gara, padre di Mino Farolfi, giornalista con lunga frequentazione ciclistica. L’altro era il ravennate Jader Armuzzi, del Pedale Ravennate che, al Giro d’Italia e altre corse rosa, svolgeva la funzione di “lavagna” e, soprattutto al Giro, era il responsabile dei traguardi a premio occasionali che, in quel periodo, erano una voce importante di guadagno soprattutto per i comprimari. E Jader Armuzzi, nel ruolo, riscuoteva la fiducia di tutti e sapeva appianare, con il suo caratteristico modo di fare, eventuali differenze d’opinioni sull’aggiudicazione dei premi in palio fra i corridori. Altra sua dote era di sapere sempre tradurre in moneta sonante, immediata, eventuali premi in natura, difficili da gestire durante la corsa, contrattando velocemente il controvalore “cash”e convincendo gli offerenti, in pochi attimi, con la sua dialettica romagnola, sulla bontà dell’operazione. Erano due personaggi, Guerrino Farolfi e Jader Armuzzi, molto ben introdotti e considerati all’interno del gruppo e Sergio Zavoli lo sapeva e si avvaleva anche delle loro “entrature” in materia per arricchire il suo “Processo”.

In quell’occasione Lucillo Lievore smentì anche lo stantio stereotipo del “sono contento di essere arrivato uno” ma, a sua volta, sentendo le gambe sempre più dure, espone la sua paura di essere raggiunto dagli inseguitori ottenendo le rassicurazioni di Zavoli che il gruppo era lontano, a più di mezz’ora. Invece, alle sue spalle, inseguiva, in forte rimonta, il cremasco Pietro Scandelli (1941-2020) con il quale aveva iniziato la fuga lungo la salita del Bosco del Cansiglio. Lo raggiunse e lo superò prima dell’ascesa del San Boldo e vinse la tappa con 15’18” su un esausto e oramai demotivato Lievore. Il gruppo, regolato da Bariviera, giunse a 16’30”. Scandelli era compagno di squadra, nella Molteni, di Gianni Motta, vincitore finale di quel Giro a Trieste. Come sovente succede in casi simili, Lievore e Scandelli si rimproverarono a vicenda di non avere tirato in eguale e giusta misura.

La carriera pedalata di Lucillo Lievore inizia dopo la scuola dell’obbligo quando, in contemporanea, comincia a lavorare nell’edilizia, quale apprendista muratore e inizia a correre nella società di casa, il Velo Club CSI Breganze, dove rimane fino all’ultimo anno d’allievo e con le credenziali che lo definiscono “corridore completo”, terminologia variamente interpretabile, passa quindi nel Veloce Club Vicenza Campagnolo e infine, per l’ultimo anno fra i dilettanti, nell’U.S. S. Vito di Viguzzano di Schio.

Passa nella categoria professionisti con la Mainetti, la squadra di casa, nel 1966 e 1967 e ancora oggi, sovente si ritrovano qui gli ex di Mainetti e di altre squadre nell’omonimo velodromo locale, senza gareggiare però, ma per qualche sostanzioso buffet con brindisi. Nel 1968 approda all’Eliolona, azienda tessile del milanese, con il capace manager marchigiano Alceo Moretti nel ruolo che ora si definirebbe “team manager”e il pistoiese Silvano Ciampi quale direttore sportivo. L’anno successivo, sempre con i medesimi dirigenti, gareggia con la maglia Kelvinator, industria di frigoriferi di matrice statunitense. Nel 1970 riveste la maglia della vogherese Zonca Lampadari, diretta da Ettore Milano e con il preciso Carlo Nilo uomo dei conti e dei pagamenti, ricorda Lievore.

L’ultimo biennio fra i professionisti – 1971 e 1972 - lo vede indossare la maglia bianconera della GBC di patron Jacopo Castelfranco con Enzo Moser in ammiraglia.

Poi attacca la bicicletta al famoso chiodo e non mette più né il numero al telaio, né quello dorsale. Non consegue alcun successo fra i professionisti ma è orgoglioso della maglia nera vinta con uno stratagemma, suggeritogli dall’amico Marino Fontana, al Giro d’Italia, anno 1967, quando in occasione del 50^ edizione della corsa rosa fu ripristinata, la famosa maglia nera che voleva “premiare” (virgolette d’obbligo…) l’ultimo della classifica pure con consistente premio in denaro. E anche nel 1971 chiuse la classifica finale proprio in fondo alla graduatoria, senza però ottenere il riconoscimento della maglia nera e tangibile, collegato, premio.

In carriera ha vinto corse classiche del ciclismo giovanile quali l’Astico-Brenta e il Giro del Belvedere, sempre in Veneto. Non ha rimpianti in materia però Lucillo Lievore che, lasciato il professionismo, iniziò a lavorare con i fratelli Luigi, classe 1937 e Giorgio 1942, nell’impresa famigliare di prodotti chimici specifici per alberghi, ristoranti e comunità varie. Quale addentellato ciclistico anche in questo settore ricorda che i prodotti che realizzavano erano distribuiti commercialmente dalla bergamasca Domus, nome storico del ciclismo per l’attività organizzativa, la Settimana Bergamasca soprattutto, e la forte squadra agonistica.

E’ sposato con la signora Mercedes Merlo, sua concittadina e ha tre figli: in ordine cronologico sono Eddy (ogni riferimento a Merckx è, naturalmente, puramente voluto), Marta ed Enrico.

Ha ora ottantantun anni, ben portati, vive nella sua Breganze e il sabato e la domenica compie passeggiate in bici, distese, su distanze contenute, con amici, nel piacevole territorio precollinare vicentino e senza l’assillo e il timore che da dietro lo riprendano. E se succede, pazienza, soggiunge sorridendo.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21...

Chamois Butt’r, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un...

Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e...

“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere...

Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha...

La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare...

Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio,...

Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy