Freni a disco sì, freni a disco no… ancora non si capisce bene quale sarà il nostro futuro, ma quel che è certo è che ad Eurobike vedremo bici sempre più moderne e leggere.
Questo è il caso del nuovo gioiello SL di Fuji, solo 695 gr di puro godimento per una bici che ha come terreno di caccia l’alta montagna.
Voglio fare una premessa, i freni qui restano quelli tradizionali, i freni a disco, seppur più prestazionali portano in dote un paio di modifiche strutturali che concernono qualche bel grammo in più.
Fuji ha utilizzato un nuovo processo costruttivo per ridurre al massimo lo spessore dei tubi, eliminando tutti gli eccessi di resina dall’interno dei tubi come sterzo e movimento centrale. Praticamente si potrebbe rivoltare il telaio e trovare più o meno la stessa definizione delle fibre di carbonio!
Foderi inferiori e verticali sono medellati in soli due pezzi, compresi i forcellini in carbonio, tutto a favore di una maggior resistenza alle torsioni.
Quello che mi impressiona sono i dati che la casa rilascia riguardo la rigidità, valori numerici puramente confrontati con il precedente top di gamma che fanno decisamente riflettere.
L’obliquo è massiccio ed ha forma quasi ottagonale, sfaccettatura che aggiunge rigidità, se mai non bastasse, mentre per la forcella si ha un rinforzo brevettato da Fuji che corre dentro i foderi promettendo maggior stabilità e precisione alla guida. Sterzo conico e BB30 conferiscono rigidità, in parte smorzata sulla sella da un tubo sella da 27.2mm. Mi aspettavo un freno con doppio perno simmetrico, a mio parere offre una frenata così vigorosa da prolungare di almeno un paio di anni la vita del sistema frenante a pattini.
Chi conosce Fuji ha potuto toccare con mano la qualità di queste bici, talvolta poco appariscenti ma sempre dotate di un rapporto qualità prezzo molto azzeccato.
La geometria di questo telaio è un perfetto equilibrio tra comodità e performance, busto basso ma non troppo, posizione centrata e ottima agilità faranno della SL una bici adatta ad ogni percorso.
La versione SL 1.1 che vedete in foto montata con Sram22 e ruote Reynolds RZR 46 ha un peso dichiarato di 4.9 kg, tutto ovviamente senza pedali e senza porta borraccia…
Un valore ponderale simile si allinea a quello di Merida Scultura, Trek Emonda e Scott Addict, bici dal grande carisma e dal prezzo ragguardevole.
Se pensavate che la battaglia per la bici più leggera sia finita vi sbagliate di grosso.
L’incertezza per i freni a disco porta tutte le case a bruciare i tempi e proporre bici sempre più leggere, soprattutto per poter ospitare questo sistema frenante, che come vi ho già detto comporta modifiche importanti.
Sarebbe bello che non ci fossero stupide regole ad imbrigliare la ricerca delle aziende, permettendo anche ai professionisti di correre con bici sempre più leggere.
In fondo, non è questa l’evoluzione della specie?
Giorgio Perugini