Dalla Danimarca arriva una bicicletta davvero spettacolare, si chiama Solar Bike e rivela la sua natura già dal nome: è un modello con propulsore elettrico alimentato da due grossi pannelli che occupano le due aree piane più estese del mezzo, le ruote.
Le migliori idee sono quelle che ti fanno pensare: ma perché non mi è venuto in mente, era così ovvio? In realtà il segreto è che le invenzioni più geniali sono quelle che premiano semplicità e immediatezza. E semplicità non è sinonimo di banalità, come nel caso di questo prototipo potenzialmente davvero rivoluzionario.
In una capitale europea come Copenhagen, dove si incontrano più bici che abitanti e dove il 50% della popolazione pedala per andare a lavoro, un'innovazione in ambito ciclistico può valere davvero milioni di euro. Non ci sono dubbi che la trovata del buon Jesper Frausig profumi di genio.
Solar Bike monta ruote piene che in realtà sono due grossi pannelli in grado di lavorare costantemente, sia quando la bici è ferma sia quando è in movimento. Immagazzinano energia nelle batterie che a loro volta alimentano un propulsore elettrico che può spingere il mezzo per 64 chilometri e a una velocità di punta di oltre 50km/h.
Così, si può dire addio alla cara e vecchia spina per collegarsi alla presa di corrente domestica facendo felice ambiente e portafoglio. Per il momento è ancora a livello prototipale, ma di sicuro la bontà di questo progetto è che potrebbe adattarsi potenzialmente a qualsiasi bici elettrica dato che le misure delle ruote sono standard.
Integra anche un sistema di illuminazione LED a basso consumo per la giusta segnalazione e visto che le celle sono in grado di generare energia anche all'ombra, può garantire un'autonomia quotidiana da 2 a 25 km a seconda delle ore di esposizione alla luce. Molto interessante, speriamo che non rimanga un esercizio di stile.
Diego Barbera